Prezzi dell'elettricità, warning della Commissione Ue all'Italia
Energia
La Commissione europea ha comunicato il 6 aprile 2011 di avere invitato l'Italia a uniformare alle norme Ue la legislazione nazionale sui prezzi regolamentati dell'energia praticati ai consumatori.
Se l'Italia non si uniformerà entro due mesi potrà essere deferita alla Corte di Giustizia europea. La legge italiana impone tuttora ai distributori di fornire energia elettrica a prezzi regolamentati ai clienti domestici e alle piccole imprese che non hanno sottoscritto un contratto con un fornitore sul mercato libero. Secondo la Commissione la misura non è soggetta a un chiaro vincolo temporale, va oltre quanto necessario per tutelare i consumatori e ostacola l'accesso di nuovi operatori sul mercato italiano.
Le norme sul mercato interno di elettricità e gas (direttive 2003/54/Ce e 2003/55/Ce sostituite il 3 marzo 2011 dalle direttive 2009/72/Ce e 2009/73/Ce) stabiliscono che dal 1° luglio 2007 gli Stati membri devono garantire ai consumatori la libertà di acquistare energia elettrica e gas da un fornitore di loro scelta. Inoltre la Corte di Giustizia Ue (causa C-265/08) ha chiarito i criteri di compatibilità dei prezzi regolamentati con la norme europee: adozione nell'interesse economico generale, rispetto del principio di proporzionalità, essere chiaramente definiti, trasparenti, non discriminatori e verificabili e garantire alle società dell'Unione che operano nel settore dell'energia parità di accesso ai consumatori.
Norme comuni per il mercato interno del gas naturale - Abrogazione della direttiva 2003/55/Ce
Norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica - Abrogazione della direttiva 2003/54/Ce
Norme comuni per il mercato interno del gas naturale
Norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica
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