Via, termini perentori per pronunciarsi sull'istanza

Via (Pua-Paur) / Vas

Parole chiave: Via (Pua-Paur) / Vas | Energia | Autorizzazioni | Energie rinnovabili | Eolico

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Consiglio di Stato 26 marzo 2013, n. 1674 (30/04/2013)
• Sentenza Tar Lazio 18 settembre 2013, n. 8318 (18/11/2013)
• Sentenza Consiglio di Stato 13 marzo 2014, n. 1217 (29/04/2014)
• Sentenza Consiglio di Stato 23 novembre 2012, n. 5895 (26/11/2012)
• Sentenza Consiglio di Stato 14 ottobre 2014, n. 5092 (03/12/2014)
• Sentenza Corte Costituzionale 12 luglio 2013, n. 188 (16/07/2013)
• Sentenza Tar Puglia 19 febbraio 2013, n. 242 (06/03/2013)
• Sentenza Tar Puglia 6 agosto 2015, n. 1204 (09/09/2015)

I termini per la pubblica amministrazione per pronunciarsi su una istanza di Via sono perentori e costituiscono un principio fondamentale in materia non derogabile dalle Regioni.

Lo ha stabilito il Tar Puglia nella sentenza 21 ottobre 2010, n. 3733, nella quale i Giudici hanno accertato il silenzio dell'amministrazione su un'istanza di valutazione di impatto ambientale inserita in un procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto eolico. La Regione è stata condannata a pronunciarsi.

La legge pugliese sulla Via (Lr 11/2001) stabilisce che la Regione si pronuncia in ogni caso entro il termine perentorio di 90 giorni. L'obbligo per l'amministrazione preposta di pronunciarsi entro termini perentori sulle istanze di compatibilità ambientale è principio fondamentale della materia inderogabile dalle Regioni, ex articoli 31, 43 e 44 del Dlgs 152/2006, nel testo vigente all'epoca dei fatti (oggi si veda l'articolo 20 del Codice ambientale).