Stoccaggio temporaneo "Rsu", obbligo nullaosta paesaggistico

Rifiuti

Parole chiave: Rifiuti | Beni culturali e paesaggistici | Stoccaggio | Ordinanze sindacali | Territorio | Sanzioni | Autorizzazioni

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Consiglio di Stato 30 aprile 2013, n. 2359 (06/06/2013)
• Sentenza Tar Liguria 30 ottobre 2013, n. 1262 (05/11/2013)
• Sentenza Tar Veneto 11 dicembre 2013, n. 1407 (13/01/2014)
• Sentenza Tar Lombardia 10 aprile 2012, n. 598 (18/04/2012)
• Sentenza Tar Campania 12 novembre 2010, n. 24081 (18/11/2010)
• Sentenza Tar Campania 7 settembre 2011, n 1497 (04/10/2011)
• Legge 29 luglio 2014, n. 106 (31/07/2014)
• Sentenza Corte Costituzionale 24 luglio 2012, n. 207 (17/08/2012)

L'ordinanza contingibile e urgente con cui il sindaco istituisce un sito di stoccaggio temporaneo di rifiuti solidi urbani non lo esime dal richiedere e ottenere il nulla osta paesaggistico.

La Corte di Cassazione penale, nella sentenza 26 agosto 2010, n. 32347 ha confermato la condanna del sindaco di un Comune che aveva allestito con "ordinanza contingibile e urgente" un sito di stoccaggio di rifiuti solidi urbani in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico senza avere il nulla osta dell'ente preposto al vincolo (ex Dlgs 42/2004).

L'ordinanza sindacale non sostituisce l'autorizzazione regionale alla discarica comunale, ma è una causa di giustificazione per un'attività di smaltimento rifiuti che altrimenti costituirebbe reato, ed è subordinata ad una serie di precisi presupposti che ne condizionano la legittimità, tra i quali c'è l'ottenimento del nulla osta paesaggistico in caso di area vincolata. In caso contrario scatta la responsabilità penale per danno al paesaggio.