"Ispra", arriva il regolamento di organizzazione
Disposizioni trasversali/Aua
Dopo due anni di gestione "commissariale" il Ministero dell'ambiente ha definito il regolamento di funzionamento dell'"Ispra", l'istituto che ha assorbito compiti e personale di "Apat", "Infs" e "Icram".
Il Dm 21 maggio 2010, n. 123 ha fissato organi, funzioni e compiti dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), istituito dal Dl 112/2008, convertito in legge 133/2008 (articolo 28). L'ente pubblico, che svolge attività di ricerca, consulenza strategica, assistenza tecnico-scientifica, sperimentazione e controllo, di monitoraggio e valutazione, nonché di informazione e formazione in materia ambientale, è sottoposto alla vigilanza e controllo del Ministro dell'ambiente che detta le direttive generali cui deve attenersi l'istituto.
Ministro e Ispra stipulano una convenzione triennale con cui sono definiti obiettivi e attività anche ulteriori rispetto alle ordinarie, nonché i criteri dei flussi informativi tra istituto e Ministro. In caso di inosservanza delle direttive o mancato raggiungimento degli obiettivi fissati, il Ministro può disporre la cessazione del Cda. L'istituto è soggetto al controllo della Corte dei Conti in quanto ente cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.
Fusione dell'Apat, dell'Infs e dell'Icram e creazione Ispra - Regolamento sul funzionamento dell'Istituto
Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria - Energia - Istituzione "Ispra" - Stralcio
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