Acque di balneazione, nell’Ue sono sempre più pulite

Acque

Parole chiave: Acque | Balneazione | Informazione

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Acque di balneazione, nuova disciplina in vigore dal 5 luglio 2008 (09/07/2008)
• Dm Ambiente 18 settembre 2002 (21/10/2002)
• Dm Salute 30 marzo 2010 (27/08/2018)
• Dm Salute 19 aprile 2018 (27/08/2018)
• Qualità acque, aggiornati criteri per il divieto di balneazione (27/08/2018)
• Decreto dirigenziale Calabria 25 maggio 2018, n. 5184 (05/08/2018)
• Dgr Emilia-Romagna 2 maggio 2018, n. 627 (20/05/2018)
• Decreto dirigenziale Piemonte 10 aprile 2018, n. 230 (16/05/2018)

La relazione annuale sulle acque di balneazione presentata a Bruxelles l’11 giugno 2010 dalla Commissione Ue e dall'Agenzia Ue ambiente ha attestato che il 96% dei siti di balneazione costieri e il 90% dei siti di balneazione in riva a fiumi e laghi rispettano i requisiti minimi per il 2009.

La normativa europea  in materia di acque di balneazione è definita dalla direttiva 2006/7/Ce che ha aggiornato i parametri  del monitoraggio per  migliorare la qualità dell’ambiente e proteggere la salute umana. Gli Stati membri hanno tempo fino al 2015 per applicare completamente la direttiva ma alcuni Paesi hanno applicato i requisiti  già nel monitoraggio delle acque di balneazione condotto nella stagione balneare 2009.

L’Italia ha adottato criteri più restrittivi in materia di acque di balneazione rispetto agli altri Stati membri e il numero di monitoraggi per chilometri di costa è superiore a quello di altri Paesi europei. La balneazione, per esempio, viene vietata nelle zone inquinate e solo dopo risanamento ambientale e controlli specifici se ne consente la riapertura.