Acque di balneazione, nell’Ue sono sempre più pulite
Acque
La relazione annuale sulle acque di balneazione presentata a Bruxelles l’11 giugno 2010 dalla Commissione Ue e dall'Agenzia Ue ambiente ha attestato che il 96% dei siti di balneazione costieri e il 90% dei siti di balneazione in riva a fiumi e laghi rispettano i requisiti minimi per il 2009.
La normativa europea in materia di acque di balneazione è definita dalla direttiva 2006/7/Ce che ha aggiornato i parametri del monitoraggio per migliorare la qualità dell’ambiente e proteggere la salute umana. Gli Stati membri hanno tempo fino al 2015 per applicare completamente la direttiva ma alcuni Paesi hanno applicato i requisiti già nel monitoraggio delle acque di balneazione condotto nella stagione balneare 2009.
L’Italia ha adottato criteri più restrittivi in materia di acque di balneazione rispetto agli altri Stati membri e il numero di monitoraggi per chilometri di costa è superiore a quello di altri Paesi europei. La balneazione, per esempio, viene vietata nelle zone inquinate e solo dopo risanamento ambientale e controlli specifici se ne consente la riapertura.
Gestione della qualità delle acque di balneazione - Attuazione della direttiva 2006/7/Ce
Gestione della qualità delle acque di balneazione
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