Le nuove fonti di rischio secondo l'Agenzia europea per la sicurezza sul lavoro
Decentramento, telelavoro potrebbero portare all'aumento degli infortuni sul posto di lavoro e all'insorgenza di patologie correlate, come disturbi muscolo-scheletrici, stress.
Queste le conclusioni contenute nelle due relazioni dell'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, elaborate al fine di studiare i recenti cambiamenti in atto nel mondo del lavoro.
La prima relazione, "Il mondo del lavoro in costante cambiamento: ripercussioni e tendenze per la sicurezza e la salute sul lavoro nell'Unione europea", ha individuato cinque principali cambiamenti in atto, e le possibili conseguenze a medio/lungo termine per la salute e la sicurezza dei lavoratori:
— l'emergere di nuovi tipi di datori di lavoro (il numero delle piccole e medie imprese, PMI, dove si registrano le percentuali di infortuni più elevate, è in continua crescita; questo fenomeno originerà ulteriori nuovi interventi per gli organismi di controllo. Tra l'altro, esiste il pericolo che l'aumento dei subappalti crei confusione su chi sia il responsabile della salute e la sicurezza sul lavoro);
— la nascita dell'azienda virtuale (il decentramento, il telelavoro e la comparsa di reti virtuali di dipendenti rischiano di frammentare e di attenuare la capacità di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché, con l'aumentare dello stress, di generare sensazioni che conducono a a perdite di controllo);
— maggiori pressioni relativamente ai tempi di lavoro (ritmi più serrati e carichi di lavoro più gravosi hanno aumentato i rischi di stress ed infortuni);
— tecnologia informatica e delle comunicazioni (la crescita esponenziale nell'utilizzo di questi strumenti ha rafforzato la necessità di progettare attrezzature e dispositivi più ergonomici per combattere, tra i vari possibili problemi, il rischio di disturbi muscolo-scheletrici e di stress);
— composizione della forza lavoro (la crescente percentuale di lavoratori anziani pone importanti interrogativi sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sul tempo necessario per apprendere la buona le buone prassi. Inoltre, è necessario fronteggiare un altro fenomeno in aumento, la minaccia di violenze e molestie sul posto di lavoro nei confronti delle donne).
La seconda relazione, "Ricerca sui nuovi rapporti contrattuali e ripercussioni per la salute e la sicurezza", ha studiato l'impatto del crescente numero di contratti di lavoro a breve termine. Secondo l'Agenzia il diffondersi di tali tipologie di contratto può portare al rischio che i dipendenti temporanei non beneficino degli stessi diritti fondamentali in materia di salute e sicurezza di cui godono gli altri gruppi di lavoratori (rappresentanza, informazione e formazione), e può favorire l'insorgenza di problemi legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro, quali l'insorgere nel lavoratore di una forte sensazione di insicurezza spesso associata a stress da lavoro.
Le nuove pubblicazioni dell'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, insieme alle informazioni correlate, possono essere scaricate dalla specifica sezione "Changing World of Work" sul sito web dell'Agenzia, all'indirizzo: http://europe.osha.eu.int/topics/cww/.