Rifiuti

Giurisprudenza

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Sentenza Corte di Cassazione 9 febbraio 2018, n. 6215

Rifiuti - Territorio in stato di emergenza - Trasporto non autorizzato - Reato - Articolo 6, comma 1, lettera d, Dl 172/2008 - Unico trasporto - Ingente quantitativo - Occasionalità - Insussistenza

La presente pronuncia è correlata ai seguenti provvedimenti

Altre pronunce sullo stesso argomento

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    Rifiuti – Territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti – Trasporto non autorizzato di rifiuti – Reato ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera d), Dlgs 152/2006 – Natura istantanea – Occasionalità del trasporto – Irrilevanza – Reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti – Articolo 260, Dlgs 152/2006 (ora articolo 452-quaterdecies, C.p.) – Necessaria continuità dell'attività illecita – Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 15 gennaio 2020, n. 1426

    Rifiuti – Pastazzo di agrumi – Modalità di conservazione – Deposito su terreno senza alcun accorgimento contro gli agenti atmosferici – Quantità sproporzionata rispetto al numero di capi di bestiame al quale può essere destinato per alimentazione – Processo di fermentazione in corso – Qualifica di sottoprodotto – Articolo 184-bis, Dlgs 152/2006 – Insussistenza – Qualifica come rifiuto – Sussistenza – Deposito incontrollato – Sussistenza – Territorio in stato di emergenza – Reato - Articolo 6, comma 1, lettera b, Dl 172/2008 - Sussistenza

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    Rifiuti – Gestione illecita di rifiuti – Responsabilità penale – Articolo 256, Dlgs 152/2006 – Sovrapponibilità con la responsabilità penale ai sensi dell’articolo 6 del Dl 172/2008, convertito dalle legge 210/2008 che si applica nei territori dove è dichiarata la situazione di emergenza nel campo dei rifiuti – Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 8 aprile 2019, n. 15128

    Rifiuti - Trasporto illecito di rifiuti in territorio in cui vige la dichiarazione di "emergenza" nel settore - Responsabilità penale - Articolo 256, Dlgs 152/2006 e articolo 6, Dl 172/2008, conv. in legge 210/2008 - Declaratoria di estinzione del reato per prescrizione - Prevalenza sulla non punibilità per tenuità del fatto ex articolo 131-bis, Codice penale - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 21 marzo 2019, n. 12703

    Rifiuti - Trasporto illecito di rifiuti - Reato commesso in zona in cui è dichiarata l'emergenza nel settore dei rifiuti - Articolo 6, Dl 172/2008 - Confisca obbligatoria del mezzo di trasporto anche in caso di patteggiamento - Articolo 259 del Dlgs 152/2006 - Applicabilità anche in caso di contestazione del reato ex articolo 6, Dl 172/2008 in luogo della fattispecie ex articoli 256 o 258, comma 4, Dlgs 152/2006 - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 7 dicembre 2018, n. 54704

    Rifiuti - Trasporto abusivo di rifiuti pericolosi - Rifiuti contenenti olio - Classificazione come rifiuto pericoloso - Allegato D, Dlgs 152/2006 - Sussistenza - Trasporto del mero recipiente usato per riporvi l'olio motore trasportato - Circostanza che prova il reato di trasporto abusivo di rifiuti pericolosi - Legittimità - Sussistenza - Trasporto illecito di rifiuti in area in cui è dichiarata l'emergenza rifiuti - Articolo 6, Dl 172/2008 convertito dalla legge 210/2008 - Responsabilità penale - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 29 agosto 2018, n. 39203

    Disciplina sui rifiuti - Pastazzo di agrumi – Stato di putrefazione – Qualifica come ammendante semplice e/o come ammendante vegetale compostato – Esclusione - Qualifica come rifiuto – Sussistenza - Applicabilità della disciplina in materia di rifiuti - Trasporto non autorizzato – Reato – Articolo 6, Dlgs 172/2008 e 256, comma 1, Dlgs 152/2006 - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 2 agosto 2018, n. 37608

    Rifiuti –Trasporto non autorizzato - Territori dichiarati in stato di emergenza – Disciplina sanzionatoria speciale – Articolo 6, comma 1, lettera d), Dlgs 172/2008 – Applicabilità in deroga al principio del "favor rei" – Sussistenza - Natura del reato – Requisito della stabilità o continuatività – Non richiesto

  • Ordinanza Corte di Cassazione 24 luglio 2018, n. 35164

    Rifiuti pericolosi - Territori in stato di emergenza - Deposito incontrollato - Reato - Articolo 6, comma 1, lettera a), Dl 172/2008 - Nozione di rifiuto - Articolo 183, comma 1, lettera a), Dlgs 152/2006 - Accertamento nel caso concreto - Quaestio facti demandata al Giudice di merito - Motivazione esente da vizi logici o giuridici - Insindacabilità da parte del Giudice di legittimità - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 9 aprile 2018, n. 15771

    Rifiuti - Rottami ferrosi - Raccolta e accumulo - Territorio in stato di emergenza - Reato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Deposito temporaneo - Condizioni - Articolo 183, Dlgs 152/2006 -  Attività di smaltimento e contestazione di gestione illecita - Compatibilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 23 marzo 2018, n. 13734

    Rifiuti - Discarica non autorizzata - Ex articolo 51, comma 3, Dlgs 22/1997 (in continuità normativa con articolo 256, comma 3, Dlgs 152/2006) - Raccolta e stoccaggio di rifiuti di varia natura - Cessione della ditta - Sequestro area - Gestione post chiusura - Bonifica - Responsabilità in capo al cedente - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 16 gennaio 2018, n. 1576

    Rifiuti - Trasporto non autorizzato - Territorio in stato di emergenza - Delitto - Articolo 6, comma 1, lettera d, Dl 172/2008 - Natura istantanea - Unico trasporto abusivo - Sufficienza - Continuatività della condotta - Non richiesta

  • Sentenza Corte di Cassazione 28 dicembre 2017, n. 57849

    Rifiuti - Territori in stato di emergenza - Raccolta non autorizzata - Reato - Articolo 6, comma 1, lettera d), Dl 172/2008 - Applicabilità - Distinzione dalla fattispecie di abbandono o deposito non autorizzato - Articolo 6, comma 1, lettera a), Dl 172/2008 - Quantitativo ingente di rifiuti - Condotta non solo dismissiva - Svolgimento di una attività, sia pur elementare,  di gestione

  • Sentenza Corte di Cassazione 20 novembre 2017, n. 52632

    Rifiuti non pericolosi - Trasporto - Procedure semplificate - Comunicazione - Articolo 212, comma 8, Dlgs 152/2006 - Rilascio autorizzazione - Necessario - Territorio in stato di emergenza rifiuti - Trasporto non autorizzato - Reato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Applicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 4 luglio 2017, n. 31953

    Rifiuti - Deroga per raccolta e trasporto ambulante - Articolo 266, comma 5, Dlgs 152/2006 - Requisiti - Possesso del titolo abilitativo - Non riconducibilità del rifiuto a categorie autonomamente disciplinate - Raee e veicoli fuori uso - Esclusi - Raccolta non autorizzata - Sanzioni - Articolo 6, Dl 172/2008 - Applicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 21 giugno 2017, n. 30811

    Rifiuti - Delitti in territori dove è stata dichiarata l'emergenza nel settore dello smaltimento rifiuti - Articolo 6, Dl 172/2008 - Dichiarazione di emergenza in un territorio limitata ai rifiuti urbani - Condotta riferita allo smaltimento rifiuti speciali - Applicabilità dei delitti del Dl 172/2008 - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 9 giugno 2017, n. 28706

    Rifiuti - Gestione di discarica abusiva in territori in cui vige lo stato di emergenza nello smaltimento rifiuti - Configurabilità - Articolo 6, comma 1, Dl 172/2008 - Condotta ripetuta nel tempo di accumulo di rifiuti nell'area con conseguente degrado dell'area stessa - Necessità - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 27 aprile 2017, n. 19987

    Rifiuti - Territori in stato di emergenza - Trasporto non autorizzato - Reato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Ignoranza scusabile della legge - Articolo 5, C.p. - Dovere di attivazione dell'agente - Obbligo di informazione - Ricorso a esperti giuridici - Necessità

  • Sentenza Corte di Cassazione 21 aprile 2017, n. 19206

    Rifiuti - Definizione ex articolo 183, comma 1, Dlgs 152/2006 - Interpretazione estensiva - Necessità - Intenzione di disfarsi - Sulla scorta di dati obiettivi che definiscono tale la condotta del detentore - Sussistenza - Valutazione soggettiva della natura dei materiali da classificare - Irrilevanza - Gestione illecita ex Dlgs 172/2008 - Integrazione

  • Sentenza Corte di Cassazione 21 aprile 2017, n. 19208

    Rifiuti - Raccolta e trasporto - Assenza autorizzazioni - Territorio in stato di emergenza - Reato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Autorizzazioni in materia di gestione rifiuti - Dlgs 152/2006 - Natura "personale" - Attualità del principio - Abilitazione "impersonale" - Non ammissibile

  • Sentenza Corte di Cassazione 21 aprile 2017, n. 19209

    Rifiuti - Trasporto - Deroga per rifiuti ambulanti - Articolo 266, comma 5, Dlgs 152/2006 - Ambito di operatività delimitato - Condizioni - Possesso titolo abilitativo per commercio ambulante - Rifiuti che formano oggetto del commercio - Assenza - Reato di trasporto non autorizzato - Articolo 6, Dl 172/1998 - Sanzionabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 14 marzo 2017, n. 12159

    Rifiuti - Discarica abusiva - Nozione di "gestione" - Articolo 6, comma 1, lettera e), Dl 172/2008 - Interpretazione in senso ampio - Contributo a titolo attivo o passivo - Inclusione - Tolleranza o mantenimento del reato - Punibilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 28 febbraio 2018, n. 9069

    Rifiuti da demolizione - Abbandono - Territorio in stato di emergenza - Reato - Articolo 6, comma 1, lettera a, Dl 172/2008 - Modica quantità attraverso due conferimenti - Non punibilità per tenuità del fatto - Articolo 131-bis, C.p. - Condizioni - Non abitualità della condotta - Applicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 15 febbraio 2017, n. 7163

    Rifiuti - Cumulo di pastazzo di agrumi - Presenza di processi fermentativi - Qualifica come ammendante vegetale semplice e/o ammendante vegetale compostato - Esclusione - Qualifica come rifiuto - Sussistenza - Gestione abusiva in territorio dichiarato in stato di emergenza - Reato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Esclusione del pastazzo dalla nozione di rifiuto - Articolo 41-quater, Dl 69/2013 - Mancata adozione delle apposite procedure specifiche di trattamento/stabilizzazione demandate a regolamenti mai emanati - Inapplicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 8 febbraio 2017, n. 5747

    Rifiuti - Deposito incontrollato di lastre in cemento-amianto - Territorio in stato di emergenza - Reato -  Articolo 6, Dl 172/2008 - Causa di non punibilità per tenuità del fatto - Articolo 131-bis, C.p. - Rifiuti tra i più pericolosi in assoluto - Non applicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 22 dicembre 2016, n. 54504

    Rifiuti - Gestione non autorizzata - Articolo 6, Dl 172/2008 - Territorio dichiarato in stato di emergenza - Presupposto normativo per applicabilità sanzioni - Necessità - Efficacia delimitativa delle condotte penalmente rilevanti - Insussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 10 novembre 2016, n. 47262

    Rifiuti - Veicoli fuori uso - Nozione - Articolo 3, Dlgs 209/2003– Condizioni di applicabilità regime rifiuti - Casistica - Regime emergenziale ex Dl 172/2008 (Misure urgenti sui rifiuti in Campania) - Deposito incontrollato rifiuti - Applicabilità - Sussistenza

  • Sentenza Corte di Cassazione 18 ottobre 2016, n. 43922

    Rifiuti - Territori in stato di emergenza - Scarico abusivo - Reato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Rifiuti speciali - Caratteristiche di pericolosità - Irrilevanza

  • Sentenza Corte di Cassazione 13 ottobre 2016, n. 43295

    Rifiuti - Territori in stato di emergenza - Sanzioni - Articolo 6, Dl 172/2008 - Raccolta e trasporto non autorizzati - Integrazione - Unico trasporto - Sufficienza

  • Sentenza Corte di Cassazione 29 settembre 2016, n. 40654

    Rifiuti - Trasporto illecito - Territori in stato di emergenza - Articolo 6, lettere d) e f) del Dl 172/2008 - Riduzione pena per carenza dei requisiti  Interpretazione ragionevole - Soggetti non autorizzati - Inapplicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 26 agosto 2016, n. 35494

    Rifiuti - Raccolta, trasporto e deposito non autorizzati - Articolo 6, Dl 172/2008 - Mezzo di trasporto di proprietà di terzi - Confisca - Onere di provare la estraneità al reato e la buona fede - Applicabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 6 aprile 2016, n. 13731

    Rifiuti - Disciplina sanzionatoria - Territori in stato d'emergenza -  Articolo 6, Dl 172/2007 - Norma di natura eccezionale e temporanea - Fatti commessi durante l'emergenza e giudicati dopo la cessazione dell'emergenza - Applicabilità - Principio di retroattività della norma più favorevole al reo - Derogabilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 18 gennaio 2016, n. 1619

    Rifiuti - Territori in stato emergenziale - Trasporto non autorizzato - Sanzioni - Articolo 6, Dl 172/2008 - Unico trasporto abusivo - Sufficienza - Confisca veicolo - Obbligatorietà

  • Sentenza Corte di Cassazione 5 maggio 2015, n. 18515

    Rifiuti - Trasporto non autorizzato - Articolo 6, Dl 172/2008 - Presunzione legislativa di pericolosità - Sequestro preventivo - Confisca -  Obbligatorietà - Buona fede del terzo proprietario - Onere prova - Rigorosità

  • Sentenza Corte di Cassazione 20 novembre 2014, n. 48015

    Rifiuti - Gestione illecita - Rifiuti non pericolosi - Trasporto illecito - Configurabilità - Anche in caso di un solo trasporto - Sussiste - Reato istantaneo e solo eventualmente abituale

  • Sentenza Corte di Cassazione 6 novembre 2014, n. 45927

    Rifiuti - Trasporto non autorizzato - Territori in stato di emergenza - Sanzioni - Articolo 6, Dl 172/2008 - Patteggiamento - Confisca mezzo - Articolo 259, Dlgs 152/2006 - Obbligatorietà  - Sussiste

  • Sentenza Corte di Cassazione 28 gennaio 2014, n. 3718

    Gestione illecita di rifiuti - Sanzioni previste da normativa emergenziale per la Campania - Articolo 6, Dl 172/2008 - Carattere eccezionale e temporaneo - Applicazione del "favor rei" - Articolo 2, Codice penale - Esclusa

  • Sentenza Corte di Cassazione 11 novembre 2013, n. 45306

    Rifiuti - Gestione non autorizzata - Articolo 256, comma 1, Dlgs 152/2006 - Attività di trasporto - Reato istantaneo e solo eventualmente abituale - Continuatività e stabilità - Non necessaria

  • Sentenza Corte di Cassazione 24 luglio 2013, n. 32112

    Rifiuti - Legislazione emergenziale - Trasporto senza autorizzazione - Condanna - Patteggiamento - Confisca del veicolo - Applicabilità - Condizioni - Limiti

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Corte di Cassazione

Sentenza 9 febbraio 2018, n. 6215

 

Repubblica italiana

In nome del popolo italiano

 

La Corte di Cassazione

Sezione IV penale

ha pronunciato la seguente

 

Sentenza

sul ricorso proposto da:

(omissis)

 

Ritenuto in fatto

1. La Corte di appello di Caltanisetta con sentenza del 10 gennaio 2017, confermava la decisione del Tribunale di Enna del 21 gennaio2015, che aveva condannato L. B. S. alla pena di mesi 6 di reclusione ed Euro 10.000, 00 di multa, con la concessione delle circostanze attenuanti generiche equivalenti alla recidiva contestata (articolo 6, comma1, lettera d, legge 210 del 2008, perché poneva in essere un'attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi, senza autorizzazione. In Enna accertato il 21 ottobre 2012).

2. L'imputato ha proposto ricorso, personalmente, per i motivi di seguito enunciati, nei limiti strettamente necessari per la motivazione, come disposto dall'art 173, comma 1, disp. att., C.p.p.

2. 1. Violazione ed errata applicazione dell'articolo 6, comma 1, lettera d, Dlgs 172 del 2008.

I materiali trasportati erano riconducibili ad uno sgombero della casa di campagna della famiglia L. B.; non sussiste l'abitualità del comportamento, in relazione alla occasionalità del trasporto e all'assenza di attività imprenditoriale.

2. 2. Violazione di legge, relativamente alla mancata derubricazione in contravvenzione, articolo 6, comma 1, Dlgs 172/2008.

Il fatto andava derubricato nella contravvenzione di cui al comma 1, dell'articolo 256, Dlgs 152/2006. La Corte di appello dà per scontata l'applicazione della normativa speciale.

2. 3. Prescrizione del reato contestato.

Il reato è prescritto per decorso dei termini massimi di prescrizione.

2. 4. Violazione di legge, articolo 125, comma 3, C.p.p. e 62-bis, C.p. per mancata prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulla recidiva, manifesta illogicità della motivazione sul punto.

Tenuto conto del comportamento processuale dell'imputato le generiche dovevano riconoscersi nella massima estensione. Si doveva condannare al minimo della pena.

Ha chiesto quindi l'annullamento della sentenza impugnata.

 

Considerato in diritto

3. Il ricorso è inammissibile, per manifesta infondatezza dei motivi, genericità e perché articolato in fatto, ripetitivo dei motivi di appello senza critiche specifiche di legittimità alla decisione impugnata.

Ai fini della configurabilità del reato di cui dell'articolo 6, comma 1, lettera d, Dlgs 172 del 2008 ( e di quello di cui all'articolo 256, comma primo, del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152), trattandosi di illecito istantaneo, è sufficiente anche una sola condotta integrante una delle ipotesi alternative previste dalla norma, purché costituisca un'attività di gestione di rifiuti e non sia assolutamente occasionale. (Nella specie la Corte ha escluso l'occasionalità della condotta atteso che, pur essendo stato effettuato il trasporto in un'unica occasione, l'ingente quantità di rifiuti denotava lo svolgimento di un'attività commerciale implicante un "minimum" di organizzazione necessaria alla preliminare raccolta e cernita dei materiali). (Vedi Sez. 3, n. 8193 del 11 febbraio 2016 — dep. 29 febbraio 2016, Pm in proc. Revello, Rv. 266305; cfr. anche, nello stesso senso, Sez. 3, n. 8979 del 2 ottobre 2014 — dep. 2 marzo 2015, Pm in proc. Cristinzio e altro, Rv. 26251401).

Nel nostro caso come adeguatamente motivato nelle decisioni di merito, in doppia conforme, "l'automezzo era ricolmo di rifiuti speciali, quali parti meccaniche di una lavatrice, materiale ferroso ed altri rifiuti metallici da rottamare"; conseguentemente in considerazione dell'entità e della natura dei rifiuti (metallici) non può ritenersi un trasporto meramente occasionale, per esigenze proprie.

Il ricorrente sostiene che i rifiuti fossero relativi all'attività di sgombero della casa di campagna di famiglia; si tratta di un dubbio soggettivo non dimostrato davanti al giudice di merito, quindi non può essere considerato dalla Corte di legittimità, in assenza di elementi probatori, non indicati nel ricorso e riferibili ad atti del processo (vedi espressamente Cassazione, Sez. 5, n. 18999 del 19 febbraio 2014 — dep. 8 maggio 2014, C e altro, Rv. 260409: "La regola dell'al di là di ogni ragionevole dubbio", secondo cui il giudice pronuncia sentenza di condanna solo se è possibile escludere ipotesi alternative dotate di razionalità e plausibilità, impone all'imputato che, deducendo il vizio di motivazione della decisione impugnata, intenda prospettare, in sede di legittimità, attraverso una diversa ricostruzione dei fatti, l'esistenza di un ragionevole dubbio sulla colpevolezza, di fare riferimento ad elementi sostenibili, cioè desunti dai dati acquisiti al processo, e non meramente ipotetici o congetturali".

In considerazione del tempo e del luogo del commesso reato (Enna) trova applicazione la normativa speciale e non quella nazionale.

4. Al momento della decisione di appello il reato non era prescritto, delitto commesso il 21 ottobre 2012, e l'inammissibilità del ricorso esclude la valutazione della prescrizione eventualmente maturata successivamente (prescrizione del resto ancora non maturata alla data odierna).

5. Generico e comunque manifestamente infondato anche l'ulteriore motivo sulla prevalenza delle generiche. La Corte di appello adeguatamente motiva sul trattamento sanzionatorio, peraltro con "pena contenuta nel minimo edittale".

Del resto "In tema di determinazione della pena, nel caso in cui venga irrogata una pena al di sotto della media edittale, non è necessaria una specifica e dettagliata motivazione da parte del giudice, se il parametro valutativo è desumibile dal testo della sentenza nel suo complesso argomentativo e non necessariamente solo dalla parte destinata alla quantificazione della pena" (Sez. 3, n. 38251 del 15 giugno 2016 — dep. 15 settembre 2016, Rignanese e altro, Rv. 26794901; vedi anche Sez. 4, n. 46412 del 5 novembre 2015 — dep. 23 novembre 2015, Scaramozzino, Rv. 26528301 e Sez. 2, n. 28852 del 8 maggio 2013 — dep. 8 luglio 2013, Taurasi e altro, Rv. 25646401).

Alla dichiarazione di inammissibilità consegue il pagamento in favore della cassa delle ammende della somma di Euro 2.000, 00, e delle spese del procedimento, ex articolo 616 C.p.p.

 

PQM

 

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro 2.000, 00 in favore della Cassa delle ammende.

Così deciso il 18 ottobre 2017

Depositato in cancelleria il 9 febbraio 2018

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