Rifiuti

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Il Regolamento 1357/2014/Ue abroga e sostituisce l'allegato III alla Direttiva 2008/98, corrispondente all'allegato I alla parte IV del Dlgs 152/2006; era un atto atteso da tempo, necessario anche ai fini dell'allineamento al Regolamento 1272/2008/Ce, che, com'è noto, sostituiva le Direttive 67/548/Cee e 1999/45/Ce, poste a fondamento dei criteri di classificazione dei rifiuti.

 

Le caratteristiche di pericolo dei rifiuti sono ridisegnate: nelle sigle, da H si passa ad HP, alcune anche nelle definizioni, ma soprattutto nelle soglie limite e qui potrebbe nascere la prima perplessità: infatti nel considerando (2) viene fatta salva la Decisione 2000/532, contenente l'Elenco europeo dei rifiuti e, all'articolo 2, le caratteristiche/soglie di concentrazione attualmente in uso per la classificazione dei rifiuti pericolosi, quindi soglie vecchie o soglie nuove? Si ritiene che prima della entrata in vigore di questo Regolamento (1° giugno 2015) il Legislatore europeo avrà emanato sia la nuova Direttiva rifiuti, sia il nuovo Elenco europeo dei rifiuti da molto tempo in discussione, quindi il contrasto è solo apparente.

 

Dal punto di vista operativo cambiano molte cose, in primis va notato che sui rifiuti di produzione costante le analisi di classificazione dovrebbero (da subito, o almeno, al più presto) includere sia le valutazioni (giudizio finale ed attribuzione delle caratteristiche di pericolo) attuali, sia quelle allineate al Regolamento 1357, pena la non utilizzabilità a partire dal 1° giugno prossimo. Peraltro le significative novità introdotte, particolarmente per le ex H5 ed H6 potranno far sì che alcuni rifiuti attualmente non pericolosi siano da classificare come pericolosi.

 

Relativamente alla ecotossicità viene riaffermato l'attuale criterio di attribuzione, fondato sull'allegato IV alla Direttiva 67/548/Cee (come era già esplicitato nelle note all'allegato I al Dlgs 152/2006), occorrerà quindi risolvere il contrasto (già esistente) determinato dalla Legge 2/2012, che, si ricorda, imponeva invece l'adozione dei criteri ADR per l'attribuzione di H14, contrasto che adesso risulta amplificato.

 

Utilissima è la ricalibratura HP13 (ex H13) e di HP15 (ex H15), per quest'ultima viene lasciata agli Stati membri la possibilità di attribuirla in base ad altri criteri, ad esempio in base alle caratteristiche dell'eluato; però sarebbe stato necessario indicare un test di riferimento al riguardo.

 

Come già detto nell'intervento "Classificazione dei rifiuti: dove andremo a finire?" pubblicato nel numero 205 della Rivista "Rifiuti – Bollettino di informazione normativa", classificare un rifiuto e valutarne le caratteristiche di pericolo sarà molto più difficile di com'è adesso; se poi si considerano anche i contenuti della Legge 116/2014 inerenti questo tema (si veda l'intervento pubblicato nel numero 221 della Rivista "Rifiuti – Bollettino di informazione normativa") c'è da preoccuparsi.

 

 

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