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Commissione europea

Decisione 20 maggio 2015, n. 2015/801/Ue

(Guue 22 maggio 2015 n. L127)

Decisione relativa al documento di riferimento sulla migliore pratica di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore del commercio al dettaglio a norma del regolamento (Ce) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas)

[notificata con il numero C(2015) 3234]

(Testo rilevante ai fini del See)

 

La Commissione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (Ce) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas) che abroga il regolamento (Ce) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/Ce e 2006/193/Ce1 , in particolare l'articolo 46, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1) Il regolamento (Ce) n. 1221/2009 impone alla Commissione di elaborare documenti di riferimento settoriali in consultazione con gli Stati membri e altre parti interessate. Tali documenti di riferimento settoriali devono includere la migliore pratica di gestione ambientale, indicatori di prestazione ambientale per settori specifici e, ove opportuno, esempi di eccellenza nonché sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli delle prestazioni ambientali.

(2) La comunicazione della Commissione dal titolo "Elaborazione del piano di lavoro che stabilisce un elenco indicativo dei settori per l'adozione dei documenti di riferimento settoriali e transettoriali, a norma del regolamento (Ce) n. 1221/2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas)" stabilisce un piano di lavoro e un elenco indicativo dei settori prioritari ai fini dell'adozione di documenti di riferimento settoriali e transettoriali, in cui sono compresi i settori del commercio all'ingrosso e al dettaglio.

(3) I documenti di riferimento per settori specifici, comprensivi della migliore pratica di gestione ambientale, di indicatori di prestazione ambientale e, ove opportuno, di esempi di eccellenza nonché di sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli delle prestazioni ambientali, sono necessari per aiutare le organizzazioni a concentrarsi maggiormente sugli aspetti ambientali più importanti di un dato settore,

(4) Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito ai sensi dell'articolo 49 del regolamento (Ce) n. 1221/2009,

Ha adottato la presente decisione:

Articolo 1

Il documento di riferimento settoriale sulla migliore pratica di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore del commercio al dettaglio è riportato nell'allegato.

Articolo 2

L'organizzazione del settore del commercio al dettaglio registrata a Emas è tenuta a dimostrare nella dichiarazione ambientale come siano state applicate le migliori pratiche di gestione ambientale e gli esempi di eccellenza di cui al documento di riferimento settoriale per identificare misure e azioni ed eventualmente stabilire le priorità per migliorare la prestazione ambientale.

Articolo 3

Le organizzazioni registrate a Emas non sono obbligate a realizzare gli esempi di eccellenza identificati nel documento di riferimento settoriale, considerato che la natura volontaria di Emas lascia alle organizzazioni stesse la valutazione della fattibilità degli esempi in termini di costi e benefici.

Articolo 4

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 20 maggio 2015

Allegato

1. Introduzione

Il presente documento è il primo documento di riferimento settoriale (il "documento") a norma dell'articolo 46 del regolamento (Ce) n. 1221/2009 sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas). Al fine di agevolare la comprensione del documento, l'introduzione presenta una panoramica della base giuridica e della sua applicazione.

Il documento è basato su una dettagliata relazione scientifica e strategica (1) elaborata dall'Istituto di studi delle prospettive tecnologiche (Ipts), uno dei sette istituti del Centro di ricerca (Jrc) della Commissione europea.

 

Contesto normativo

Il sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas) è stato introdotto nel 1993 con il regolamento (Cee) n. 1836/93 del Consiglio al fine di favorire l'adesione volontaria delle organizzazioni. Da allora Emas ha subito due importanti revisioni:

— il regolamento (Ce) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio;

— il regolamento (Ce) n. 1221/2009.

Un nuovo elemento di rilievo apportato dall'ultima revisione, entrata in vigore l'11 gennaio 2010, è costituito dall'elaborazione di documenti di riferimento settoriali che rispecchiano la migliore pratica di gestione ambientale per settori specifici, introdotta dall'articolo 46 del regolamento (Ce) n. 1221/2009. Tali documenti includono le migliori pratiche di gestione ambientale (Bemp, Best Environmental Management Practices), gli indicatori di prestazione ambientale per settori specifici e, ove opportuno, gli esempi di eccellenza nonché i sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli delle prestazioni.

 

Come intendere e usare il presente documento

Il sistema di ecogestione e audit (Emas) è un sistema di adesione volontaria destinato alle organizzazioni desiderose di impegnarsi in un miglioramento ambientale continuo. All'interno di tale quadro di riferimento, il presente documento di riferimento settoriale fornisce orientamenti specifici per il settore del commercio al dettaglio e sottolinea un dato numero di opzioni per il miglioramento e le miglior pratiche. Il presente documento mira ad aiutare e sostenere tutte le organizzazioni desiderose di migliorare la loro prestazione ambientale attraverso idee e suggerimenti nonché con orientamenti pratici e tecnici.

Il documento si rivolge innanzitutto alle organizzazioni già registrate a Emas, in seguito alle organizzazioni che intendono registrarsi a Emas in futuro e infine anche a quelle che hanno attuato un altro sistema di gestione ambientale o a quelle prive di un tale sistema che desiderano saperne di più sulle migliori pratiche di gestione ambientale al fine di migliorare la propria prestazione ambientale. Di conseguenza l'obiettivo del presente documento è aiutare tutte le organizzazioni e gli operatori del settore del commercio al dettaglio a concentrarsi sugli aspetti ambientali pertinenti, diretti e indiretti, e a reperire le informazioni sulle migliori pratiche e sugli adeguati indicatori di prestazione ambientale specifici al settore, onde misurare la propria prestazione ambientale, nonché sugli esempi di eccellenza.

Ai sensi del regolamento (Ce) n. 1221/2009 le organizzazioni registrate a Emas sono tenute a predisporre una dichiarazione ambientale (articolo 4, paragrafo 1, lettera d)]. Nella valutazione della prestazione ambientale è necessario tenere conto del corrispondente documento di riferimento settoriale. Anche la decisione 2013/131/Ue della Commissione che istituisce le linee guida per l'utente che illustrano le misure necessarie per aderire a Emas (le "linee guida per l'utente Emas") rinvia alla natura giuridica dei documenti di riferimento settoriali Emas. Sia le linee guida per l'utente Emas sia la presente decisione dispongono che un'organizzazione registrata a Emas è tenuta a chiarire nella dichiarazione ambientale con quali modalità sia stato tenuto in considerazione l'eventuale documento di riferimento settoriale, ossia come questo sia stato usato per individuare misure ed azioni ed eventualmente stabilire priorità volte a migliorare (ulteriormente) la prestazione ambientale. La presente decisione stabilisce inoltre che non vi è l'obbligo di realizzare gli esempi di eccellenza, considerato che la natura volontaria di Emas lascia alle organizzazioni stesse la valutazione della fattibilità degli esempi in termini di costi e benefici.

Le informazioni contenute nel presente documento sono basate sui dati direttamente comunicati dalle stesse parti interessate, seguiti da un'analisi svolta dal Centro comune di ricerca della Commissione europea. Riuniti in un gruppo tecnico di lavoro, esperti e parti interessate del settore hanno contribuito con la loro esperienza ai lavori del Centro comune di ricerca della Commissione europea e hanno infine concordato e approvato gli esempi illustrati. Questo significa che le informazioni presentate in merito agli adeguati indicatori di prestazione ambientale specifici al settore e gli esempi di eccellenza del presente documento corrispondono ai livelli di prestazione ambientale realizzabili dalle organizzazioni più efficienti del settore. Per quanto riguarda la dichiarazione ambientale, l'articolo 4, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (Ce) n. 1221/2009 rinvia all'allegato IV del medesimo, ove si dispone che la dichiarazione ambientale riporti anche gli indicatori chiave e gli altri pertinenti indicatori esistenti delle prestazioni ambientali. I cosiddetti "altri indicatori pertinenti delle prestazioni ambientali" (allegato IV.C.3) fanno riferimento agli aspetti ambientali più specifici identificati nella dichiarazione ambientale e sono comunicati in aggiunta agli indicatori chiave. A tal fine il documento di riferimento settoriale tiene conto anche dell'allegato IV.C.3. Se giustificato da motivi tecnici, un'organizzazione può concludere che uno o più degli indicatori chiave Emas e uno o più degli indicatori settoriali specifici contenuti nel documento di riferimento non siano pertinenti alle sue attività e può non riferire in merito. A titolo di esempio, un commerciante del settore extra-alimentare non è tenuto a riferire sugli indicatori di efficienza energetica relativi alla refrigerazione commerciale degli alimenti in quanto non pertinente alla sua attività. Nella scelta degli indicatori pertinenti è opportuno tenere in considerazione che taluni indicatori sono strettamente legati all'attuazione di alcune migliori pratiche. La loro applicabilità è quindi limitata alle organizzazioni che abbiano attuato tali migliori pratiche di gestione ambientale. Tuttavia, se una di queste pratiche è adatta a un'organizzazione, anche se non applicata, è auspicabile che l'organizzazione riferisca in merito all'indicatore associato almeno al fine di stabilire uno scenario di riferimento.

Gli indicatori presentati sono stati selezionati in quanto di uso più comune da parte delle organizzazioni esemplari del settore. Le organizzazioni possono accertare quali degli indicatori di prestazione ambientale scelti (o alternative idonee) siano i più adatti a ciascun caso.

I verificatori ambientali Emas controllano se e come l'organizzazione abbia tenuto conto del documento di riferimento settoriale nella preparazione della dichiarazione ambientale [articolo 18, paragrafo 5, lettera d), del regolamento (Ce) n. 1221/2009]. Questo significa che, nell'esecuzione delle loro attività, i verificatori ambientali accreditati hanno bisogno di prove fornite dall'organizzazione in merito al modo in cui è stato tenuto in considerazione il documento di riferimento settoriale. Essi non accertano la conformità agli esempi di eccellenza descritti, bensì verificano le prove relative al modo in cui il documento è stato usato come orientamento per individuare le misure volontarie opportune che l'organizzazione può attuare per migliorare la propria prestazione ambientale.

La registrazione Emas è un processo continuo, il che significa che un'organizzazione, ogniqualvolta intenda migliorare (e riesaminare) la propria prestazione ambientale, consulta il documento su argomenti specifici per reperire orientamenti in merito alle questioni da affrontare via via in un approccio graduale.

 

Struttura del documento di riferimento settoriale

Il presente documento consta di quattro capitoli. Il capitolo 1 presenta il contesto giuridico Emas e illustra le modalità d'uso del presente documento, mentre il capitolo 2 ne definisce l'ambito d'applicazione. Il capitolo 3 descrive in modo conciso le diverse migliori pratiche di gestione ambientale, con informazioni relative alla loro applicabilità, essenzialmente per quanto attiene a impianti e/o negozi nuovi e/o esistenti e alle Pmi. Per ciascuna pratica sono altresì riportati gli indicatori di prestazione ambientale adeguati e i pertinenti esempi di eccellenza. Per ciascuna delle diverse misure e tecniche presentate, si indica più di un indicatore di prestazione ambientale al fine di riflettere l'uso di diversi indicatori nella pratica.

Infine il capitolo 4 presenta una tabella esaustiva con gli indicatori di prestazione ambientale più pertinenti nonché le spiegazioni e gli esempi di eccellenza connessi.

 

2. Ambito di applicazione

Il presente documento di riferimento settoriale verte sulla gestione ambientale delle organizzazione del settore del commercio al dettaglio. Si tratta di un settore caratterizzato nell'ambito della classificazione statistica delle attività economiche definita dal regolamento (Ce) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio 2 con il codice Nace 47 (Nace rev. 2): "Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli". Si esclude il commercio al dettaglio dei servizi, quali ristoranti, parrucchieri, agenzie di viaggio.

Il documento tratta dell'intera catena del valore per i prodotti commercializzati negli esercizi al dettaglio, come illustrato nel seguente schema di input/output.

I principali aspetti ambientali che le organizzazioni appartenenti al settore del commercio al dettaglio devono gestire sono presentati alla tabella 2.1.

Per ciascuna categoria la tabella presenta gli aspetti disciplinati nel presente documento di riferimento settoriale. Questi aspetti sono stati scelti in quanto maggiormente pertinenti per gli operatori. Tuttavia gli aspetti ambientali che ciascuno specifico commerciante deve gestire andrebbero valutati su base individuale. Potrebbero essere altresì essere rilevanti aspetti ambientali quali le acque reflue, i rifiuti pericolosi, la biodiversità o i materiali per aree diverse da quelle elencate.

 

Tabella 2.1.

Principali aspetti ambientali trattati nel presente documento

 

Categoria Carattere 3 Aspetti trattati nel presente documento
Prestazione energetica Diretto Edilizia, sistema di riscaldamento, ventilazione e condizionamento (Hvac), refrigerazione, illuminazione, apparecchiature, energie rinnovabili, monitoraggio energetico
Emissioni atmosferiche Diretto Refrigeranti
Catena di approvvigionamento Indiretto Strategie commerciali, definizione delle priorità di prodotto, meccanismi di miglioramento, limitazione della scelta in base a considerazioni ambientali, criteri ambientali, informazione e divulgazione, etichettatura ambientale (compresi i prodotti a marchio proprio 4 )
Trasporti e logistica Diretto/Indiretto Monitoraggio, acquisizione, processo decisionale, modi di trasporto, rete di distribuzione, pianificazione, progettazione dell'imballaggio
Rifiuti Diretto Sprechi alimentari, imballaggio, sistemi di resa
Materiali e risorse Diretto Consumo di carta
Acqua Diretto

Raccolta e trattamento dell'acqua piovana

Influenza sui consumatori Indiretto Aspetti ambientali associati al consumo, per esempio sporte di plastica

 

Di conseguenza le migliori pratiche di gestione ambientale (Bemp) presentate sono raggruppate come segue:

— Bemp volte a migliorare la prestazione energetica, compresa la gestione dei refrigeranti

— Bemp volte a migliorare la sostenibilità ambientale delle catene di approvvigionamento del commercio al dettaglio

— Bemp volte a migliorare le operazioni di trasporto e logistica

— Bemp relative ai rifiuti

— altre Bemp (consumo di carta ridotto e maggior ricorso alla carta ecologica per le pubblicazioni commerciali, raccolta e riutilizzo dell'acqua piovana, indirizzamento del comportamento ambientale dei consumatori).

Le Bemp disciplinano gli aspetti ambientali più importanti del settore.

 

3.   Migliori pratiche di gestione ambientale, indicatori di prestazione ambientale settoriale ed esempi di eccellenza per il settore del commercio al dettaglio

3.1.   Prestazione energetica, compresa la gestione dei refrigeranti

3.1.1. Progettazione e adattamento a posteriori dell'involucro edilizio per una prestazione energetica ottimale

La Bemp prevede di migliorare l'involucro edilizio esistente degli esercizi al dettaglio al fine di ridurre le perdite di energia a un livello accettabile e praticabile grazie all'applicazione di diverse tecniche, quali quelle illustrate alla Tabella 3.1. La Bemp mira inoltre a ottimizzare la progettazione dell'involucro edilizio onde soddisfare prescrizioni più esigenti di quelle della normativa vigente, in particolare per i nuovi edifici.

 

Tabella 3.1.

Elementi dell'involucro edilizio e tecniche associate

 

Elemento dell'involucro Tecnica
Muro/facciata/tetto/pavimento — soffitto della cantina Sostituzione dei materiali isolanti
Tecniche per aumentare lo spessore isolante
Finestre/vetrature Sostituzione con vetrature più efficienti
Sostituzione con serramenti e telai più efficienti
Schermatura Uso di dispositivi di schermatura esterni e interni
Ermeticità all'aria Miglioramento delle porte
Porte ad azionamento rapido
Guarnizioni
Introduzione di sezioni cuscinetto
Involucro generale Orientamento
Manutenzione

 

Applicabilità

Sotto il profilo tecnico è fattibile per tutte le unità edilizie nuove ed esistenti. I locatari possono attuare meccanismi per influenzare i proprietari ed è opportuno che siano consapevoli dell'importanza dell'involucro edilizio ai fini della prestazione ambientale. Adattare a posteriori l'involucro edilizio richiede investimenti ingenti. Di norma questa Bemp consente risparmi in termini di costo ma con tempi di ammortamento lunghi ed è pertanto raccomandato applicarla in occasione di importanti ammodernamenti del negozio (per esempio disposizione del negozio, illuminazione, sicurezza, struttura, ampliamento ecc.) al fine di ridurne i costi.

L'applicabilità di questa Bemp alle piccole imprese 5 è solitamente abbastanza limitata a causa degli ingenti investimenti necessari e della mancanza di incidenza sulle caratteristiche dell'edificio.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i2) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno in termini di energia primaria.

(e1) Uso energetico specifico per m2 di area di vendita per riscaldamento, raffreddamento e condizionamento inferiore o uguale a 0 kWh/m2 anno se è possibile recuperare il calore di scarico della refrigerazione; in caso contrario, inferiore o uguale a 40 kWh/m2 anno per edifici nuovi e 55 kWh/m2 anno per edifici esistenti. 6

 

3.1.2.   Progettazione dei locali per sistemi esistenti e nuovi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento

La Bemp prevede l'adattamento a posteriori dei sistemi Hvac per ridurre il consumo energetico e migliorare la qualità dell'aria interna. La Bemp prevede di ottimizzare la progettazione dei sistemi Hvac nei nuovi edifici attraverso il ricorso a sistemi innovativi per ridurre la domanda di energia primaria e aumentare l'efficienza.

L'applicazione delle migliori pratiche di progettazione dovrebbe consentire la migliore integrazione nell'involucro edilizio, evitando il sovradimensionamento e sfruttando l'orientamento dell'edificio per minimizzare il consumo energetico complessivo. In particolare nei nuovi negozi può essere importante l'uso di vetrature, del calore di scarico della refrigerazione, di energie rinnovabili, di pompe di calore e di altri sistemi innovativi. Il monitoraggio della qualità dell'aria interna e i sistemi di gestione dell'energia sono considerati migliori pratiche relative alla manutenzione dei sistemi Hvac.

 

Applicabilità

Questa Bemp è integralmente applicabile ai nuovi edifici. In tutti gli edifici esistenti il sistema Hvac può essere adattato a posteriori al fine di ridurre il consumo energetico anche se le caratteristiche dell'edificio possono incidere sull'adattamento stesso. L'influenza del clima è estremamente importante nella scelta delle tecniche applicabili. I nuovi sistemi Hvac, per esempio l'installazione di impianti di cogenerazione, i sistemi di recupero del calore e i concetti di progettazione integrata, come lo standard "casa passiva", possono essere parzialmente applicati negli edifici esistenti con una prestazione economica accettabile. La disposizione del negozio esercita una notevole influenza sulla prestazione del sistema Hvac, in particolare per quanto attiene alle specifiche di progettazione relative al processo di refrigerazione, in cui è possibile recuperare un ingente quantitativo di calore di scarico.

Per le piccole imprese, il livello di incidenza sulla progettazione Hvac può essere trascurabile anche se se ne auspica la partecipazione all'attuazione e alla raccomandazione della Bemp descritta.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i2) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno in termini di energia primaria.

(e1) Uso energetico specifico per m2 di area di vendita per riscaldamento, raffreddamento e condizionamento inferiore o uguale a 0 kWh/m2 anno se è possibile recuperare il calore di scarico della refrigerazione; in caso contrario, inferiore o uguale a 40 kWh/m2 anno per edifici nuovi e 55 kWh/m2 anno per edifici esistenti.

 

3.1.3.   Ricorso a concetti di progettazione edilizia integrata

La Bemp prevede l'applicazione di concetti di edilizia integrata per l'intero edifico o per parti di esso al fine di ridurre la domanda di energia del negozio. Tali concetti minimizzano l'uso di energia e i costi associati di un edificio realizzando nel contempo condizioni di confort termico per gli occupanti. Alcuni requisiti esemplari sono illustrati alla Tabella 3.2.

 

Tabella 3.2.

Esempi di requisiti relativi ai concetti di progettazione integrata

 

Requisiti Esempi di misure per realizzarli

Il fabbisogno energetico dell'edificio per il riscaldamento e il raffreddamento d'ambiente deve essere inferiore a 15 kWh/m2 anno

Il carico termico specifico non deve superare 10 W/m2

L'edificio non deve disperdere l'aria in misura superiore a 0,6 volte il suo volume per ora.

L'uso di energia primaria non può essere superiore a 120 kWh/m2 anno

Migliorare l'isolamento. Valori U raccomandati inferiori a 0,15 W/m2K

Progettazione priva di ponti termici

Valori U delle finestre inferiori a 0,85 W/m2K

Ermeticità all'aria. Ventilazione meccanica con recupero del calore proveniente dall'aria in uscita.

Installazione di sistemi termici solari o di pompe di calore (la domanda finale di energia esclude il contributo dell'energia solare e ambientale usata in loco per produrre calore)

 

Applicabilità

I concetti integrati sono di norma realizzati in fase di progettazione di edifici nuovi. Il concetto è parzialmente adatto agli edifici esistenti, in quanto diversi elementi possono essere integrati senza costi di investimento elevati. Anche le condizioni climatiche possono incidere sulla decisione di applicare questo concetto. Per esempio lo standard "casa passiva" è stato sviluppato essenzialmente da ricercatori tedeschi e svedesi ma può essere applicato in climi più caldi. I costi di investimento di un edificio progettato secondo i metodi integrati esemplari non superano di più del 10-15 % i costi di una costruzione convenzionale. L'analisi del costo del ciclo di vita rivela che la progettazione di un edificio secondo quanto prescritto dallo standard "casa passiva" rappresenta il costo del ciclo di vita minimo, in quanto il sistema di riscaldamento necessario è relativamente semplice e la potenza termica installata è limitata.

Per le piccole imprese l'uso dei concetti di progettazione integrata per minimizzare la domanda di energia degli edifici nuovi può essere considerato un'attività di acquisizione efficiente in termini di costi, senza restrizioni specifiche se non l'investimento iniziale supplementare.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i2) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno in termini di energia primaria.

(e1) Uso energetico specifico per m2 di area di vendita per riscaldamento, raffreddamento e condizionamento inferiore o uguale a 0 kWh/m2 anno se è possibile recuperare il calore di scarico della refrigerazione; in caso contrario, inferiore o uguale a 40 kWh/m2 anno per edifici nuovi e 55 kWh/m2 anno per edifici esistenti

 

3.1.4.   Integrazione della refrigerazione e del sistema Hvac

La Bemp prevede di recuperare il calore di scarico del ciclo di refrigerazione per massimizzarne l'uso. I dettaglianti di generi alimentari possono, in talune circostanze e anche dopo aver riutilizzato il calore per il riscaldamento d'ambiente, produrre calore in eccesso che può essere distribuito ad altre parti dello stesso edificio o ad altri edifici.

 

Applicabilità

Le misure andrebbero prese in considerazione per gli edifici nuovi o esistenti fruiti dai dettaglianti di generi alimentari e il funzionamento dei sistemi in questione darebbe risultati diversi a seconda di diversi fattori:

-   dimensione e destinazione d'uso dell'edificio: i negozi della grande distribuzione non sono in genere i soli a occupare l'edificio, cosicché il "vicinato" (per esempio i piccoli negozi di un centro commerciale) risulta essere un consumatore potenziale del calore in eccesso. Di norma un negozio di generi alimentari con un carico refrigerante tipico e un involucro ottimale dovrebbe recuperare abbastanza energia per riscaldare il doppio della sua superficie;

-   progettazione e manutenzione del sistema Hvac: tutti gli elementi del sistema Hvac dovrebbero essere progettati e mantenuti correttamente. Il recupero del calore dall'aria in uscita, il controllo su richiesta della ventilazione con sensori di CO2 e il monitoraggio dell'ermeticità all'aria e della qualità dell'aria interna costituiscono tecniche vivamente raccomandate;

-   carico refrigerante: i negozi più piccoli offrono una quantità maggiore di merci refrigerate per metro quadro di area di vendita con un'efficienza di refrigerazione inferiore. Riveste inoltre importanza la tendenza ad aumentare il quantitativo disponibile di merci refrigerate. La dimensione del negozio non influenza l'applicabilità tecnica dei metodi integrati ma l'efficienza in termini di costo dell'intero sistema è inferiore per i piccoli negozi;

-   condizioni climatiche: nei climi freddi il carico refrigerante è inferiore a quello delle regioni più calde. Nel contempo la domanda di calore degli edifici siti nel Nordeuropa è elevata e l'integrazione dipende quindi dalla qualità dell'involucro edilizio. Per i climi più caldi, per esempio nei paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, la domanda di raffreddamento può essere elevatissima e l'ermeticità all'aria dell'edifico può consentire di realizzare un aumento dei guadagni interni. È quindi necessaria una progettazione ottimale della ventilazione. Fra le tecniche raccomandate vi sono inoltre il raffreddamento meccanico notturno e la temperatura interna variabile (per esempio 21-26 °C);

-   temperatura ambiente: nell'integrazione del ciclo di refrigerazione esiste un limite alla temperatura ambiente, che dipende dalla progettazione del sistema, per cui il tasso di generazione di calore di scarico non è sufficiente per mantenere una temperatura confortevole all'interno degli edifici. A tal fine può essere necessaria una fonte di riscaldamento supplementare, ma anche in questo caso la discriminante è la qualità dell'involucro dell'edificio;

-   proprietà dell'edificio: molti negozi sono integrati in un edificio commerciale o residenziale appartenente a terzi. Una migliore integrazione del recupero del calore deve coinvolgere quindi i proprietari dell'edificio.

Questa Bemp è applicabile a tutti i sistemi di refrigerazione nuovi ed esistenti destinati a essere installati in negozi nuovi o ammodernati ed è pienamente applicabile alle piccole imprese (considerate le condizioni supra). È tuttavia possibile che le piccole imprese debbano esternalizzare l'assistenza tecnica.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i3) Calore recuperato dal sistema di refrigerazione per m2 (area di vendita) e anno

(e2) Uso energetico per il riscaldamento d'ambiente di 0 kWh/m2 anno (assenza di sistema di riscaldamento), se è possibile recuperare il calore di scarico della refrigerazione

 

3.1.5.   Monitoraggio della prestazione energetica dei negozi

La Bemp prevede di monitorare l'uso energetico dei processi interni al negozio (almeno i processi a maggior consumo di energia come riscaldamento, refrigerazione, illuminazione ecc.) e a livello di negozio e/o di organizzazione. La Bemp prevede altresì di analizzare comparativamente il consumo energetico (per ciascun processo) e di attuare misure preventive e correttive.

 

Applicabilità

È possibile applicare un sistema di monitoraggio a tutti i concetti di vendita. Se la struttura di gestione commerciale non è adeguata è necessario assegnarvi risorse supplementari. Si tratta di una pratica che può richiedere sforzi supplementari per i negozi esistenti.

È possibile che le piccole imprese che gestiscono uno o pochi negozi necessitino di una buona struttura di gestione commerciale e di metodi di responsabilità condivisa per stabilire e mantenere un sistema di monitoraggio adeguato. Possono sorgere problemi di accessibilità economica nell'applicazione di questa Bemp ai negozi esistenti.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i4) Realizzazione di un sistema di monitoraggio (s/n)

(i5) Percentuale di negozi controllati

(i6) Numero di processi controllati

 

(e3) il 100 % dei negozi e dei processi è monitorato e i dati relativi all'uso energetico sono comunicati con cadenza annuale (sulla base dell'esito di un audit energetico annuale)7 .

(e4) Attuazione di meccanismi di analisi comparativa.

 

3.1.6.   Efficienza della refrigerazione, compreso l'uso dei refrigeranti

La Bemp prevede di applicare misure di risparmio energetico al sistema di refrigerazione del negozio di generi alimentari, in particolare coprendo gli espositori frigoriferi con sportelli di vetro, se il potenziale di risparmio energetico comporta notevoli benefici ambientali.

La Bemp prevede di usare refrigeranti naturali nei negozi di generi alimentari, in quanto l'impatto ambientale ne sarebbe sostanzialmente ridotto, e di evitare perdite garantendo che gli impianti siano chiusi ermeticamente e in buono stato di manutenzione.

 

Applicabilità

La presente pratica è applicabile ai negozi al dettaglio di generi alimentari con un carico refrigerante significativo. La copertura degli armadi frigoriferi può presentare tempi di ammortamento brevi (meno di tre anni) a fronte di una previsione di risparmio almeno del 20 %. La copertura degli espositori frigoriferi può anche incidere sul comportamento termico del negozio nonché sull'umidità dell'ambiente interno. In talune circostanze, oltre al beneficio ambientale l'uso di refrigeranti naturali può ridurre il consumo energetico nel settore del commercio al dettaglio di generi alimentari.

L'applicabilità alle piccole imprese può essere limitata alle organizzazioni che usano sistemi di refrigerazione commerciali, sia a spina che in gruppi remoti.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i7) Uso energetico (lineare) specifico alla refrigerazione per metro di espositore e anno.

(i8) Percentuale di negozi che usano refrigeranti naturali.

(i9) Controllo delle perdite (% di refrigerante).

(e5) 100 % di armadi frigoriferi a bassa temperatura coperti.

(e6) 100 % di uso di aree di vendita raffreddate (per esempio nei cash and carry) o 100 % di copertura della refrigerazione a media temperatura qualora possa generare un risparmio energetico superiore al 10 %.

(e7) Uso energetico (lineare) specifico alla refrigerazione di 3 000 kWh/m anno.

(e8) Uso generalizzato di refrigeranti naturali.

 

3.1.7.   Efficienza dell'illuminazione

La Bemp prevede l'adozione di strategie intelligenti di illuminazione più efficienti e a consumo ridotto, di usufruire della luce solare senza cambiare il concetto di vendita e di usare dispositivi di controllo intelligenti, una progettazione adeguata del sistema e dispositivi di illuminazione della massima efficienza per garantire livelli ottimali di illuminazione.

 

Applicabilità

Questa tecnica è applicabile a tutti i concetti di vendita e incide anche sull'illuminazione specifica a fini di marketing. Tuttavia l'influenza di una vetratura più ampia che consenta di sfruttare ulteriormente la luce diurna sull'equilibrio termico del negozio va valutata attentamente. La definizione di una strategia di illuminazione ottimale che si avvalga dei dispositivi più efficienti può tradursi in risparmi superiori del 50 % rispetto alle prestazioni attuali.

L'uso di sistemi di illuminazione intelligenti e di dispositivi efficienti è praticabile per le piccole imprese.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Uso energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i10) Potenza di illuminazione installata per m2.

(e9) Potenza di illuminazione installata inferiore a 12 W/m2 per i supermercati e a 30 W/m2 per i negozi specializzati. 8

 

3.1.8.   Misure secondarie per migliorare la prestazione energetica

La Bemp prevede di attuare misure di risparmio energetico nei centri di distribuzione, di effettuare verifiche periodiche dell'uso di energia nell'ambito del sistema di gestione ambientale, di formare il personale al risparmio energetico e di comunicare gli sforzi in questo settore sostenuti dall'organizzazione sia internamente che esternamente.

 

Applicabilità

Per il dettagliante non vi sono limitazioni di dimensione, tipo o ubicazione geografica per dotarsi di un sistema di gestione energetica generale che tenga in considerazione apparecchiature, centri di distribuzione, usi specifici dell'energia o comunicazione e formazione.

Per le piccole imprese l'acquisizione di apparecchiature efficienti, la formazione del personale e la comunicazione sono misure praticabili, anche sotto il profilo economico.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i1) Consumo energetico specifico al negozio per m2 (area di vendita) e anno.

(i10) Potenza di illuminazione e/o delle apparecchiature installate per m2.

(i11) Sistema di gestione energetica 9 realizzato per un miglioramento continuo (s/n).

(e10) Monitoraggio del 100 % dei centri di distribuzione che riforniscono esclusivamente il dettagliante.

 

3.1.9.   Ricorso a fonti energetiche alternative

Dopo aver minimizzato la domanda di energia, la Bemp prevede di integrare le fonti di energia rinnovabile nei negozi. Soddisfare la domanda di energia mediante le energie rinnovabili genera notevoli benefici ambientali. Resta tuttavia essenziale ridurre innanzitutto la domanda di energia e aumentare l'efficienza, come illustrato nei punti da 3.1.1 a 3.1.8, e successivamente integrare le energie rinnovabili per la parte rimanente di domanda energetica. Andrebbe inoltre presa in considerazione l'installazione di pompe di calore e di sistemi di cogenerazione di calore ed energia.

 

Applicabilità

In linea generale questa pratica è applicabile a tutti i format di negozio. Le principali limitazioni sono costituite dalla disponibilità di fonti di energie rinnovabili, l'accessibilità di impianti a terra o sul tetto e la stabilità della domanda di sistemi di cogenerazione di calore e di energia.

Gli acquisti verdi possono rappresentare una buona soluzione per le microimprese. Per le piccole imprese l'uso di fonti di energia rinnovabile e altre fonti alternative è un'opzione praticabile.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

 

(i12) Generazione specifica di energia alternativa in loco o in prossimità per m2 di area di vendita per fonte energetica.

(i13) Percentuale di energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o in prossimità come quota sull'uso energetico del negozio (13).

(e11) Dotarsi di edifici a energia quasi zero (negozi o centri di distribuzione) ove le condizioni locali consentano la produzione di energia da fonti rinnovabili in loco o in prossimità.

 

3.2.   Catena di approvvigionamento al dettaglio

 

 

3.2.1.   Integrare la sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento nella strategia e nelle operazioni commerciali

La Bemp prevede che la direzione integri la sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento nella strategia commerciale e che il personale di gestione responsabile (idealmente in un'unità apposita) coordini l'attuazione delle azioni necessarie in tutte le operazioni al dettaglio. Le azioni andrebbero coordinate almeno fra persone o dipartimenti responsabili delle acquisizioni, della fabbricazione, della garanzia della qualità, del trasporto e della logistica nonché della commercializzazione. La fissazione di obiettivi quantitativi di sostenibilità ambientale ampiamente comunicati e fortemente ponderati nel processo decisionale dell'impresa assume rilevanza particolare, sia come indicatore sia come catalizzatore delle azioni volte a migliorare la sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento. Alla figura 3.1. si propone una sequenza di azioni in termini di migliore pratica per migliorare sistematicamente le catene di approvvigionamento dei prodotti, determinata per ordine cronologico ed efficacia ambientale. La Bemp è costituita dalla realizzazione di questa sequenza di azioni, che rispecchia anche le Bemp descritte successivamente.

 

Applicabilità

L'integrazione di una strategia di sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento nella struttura gestionale e nelle operazioni del commercio al dettaglio è possibile per tutti i dettaglianti. Perla grande distribuzione questa Bemp è più complessa e richiede un'ampia formazione congiuntamente a una riorganizzazione per stabilire le priorità di approvvigionamento sostenibili sotto il profilo ambientale. L'integrazione della gestione della sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento nelle organizzazioni al dettaglio può migliorare la prestazione economica sul lungo periodo, grazie alla creazione di un'identità di marca ad alto valore aggiunto e alla sicurezza di un approvvigionamento efficiente e sostenibile nel futuro.

Per le piccole imprese queste azioni possono essere relativamente semplici da attuare e possono essere associate a un cambiamento del posizionamento sul mercato per sottolineare un assortimento di prodotti più sostenibile e a valore aggiunto.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i14) Comunicazione pubblica degli obiettivi quantitativi dell'impresa specificamente connessi al miglioramento della sostenibilità ambientale delle catene di approvvigionamento dei prodotti prioritari

(i15) Presenza all'interno dell'azienda di un'unità di alto livello responsabile di indirizzare e coordinare le azioni relative alla sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento

(i16) Obiettivi quantitativi di prestazione interna (per esempio per i singoli dipendenti) specificamente connessi alla sostenibilità ambientale della catena di approvvigionamento

(e12) Attuazione sistematica di programmi di miglioramento della catena di approvvigionamento per i gruppi di prodotti prioritari

 

3.2.2.   Valutare i prodotti chiave della catena di approvvigionamento per individuare i prodotti, i fornitori e le opzioni di miglioramento prioritari, identificando meccanismi efficaci di miglioramento della catena di approvvigionamento del prodotto

Secondo la sequenza delle Bemp applicabili al miglioramento ambientale delle catene di approvvigionamento nel commercio al dettaglio (Figura 3.1), i commercianti dovrebbero individuare i prodotti, i processi e i fornitori prioritari per il miglioramento per mezzo di una valutazione ambientale delle catene di approvvigionamento del prodotto, attraverso le informazioni scientifiche esistenti, la consultazione di esperti (per esempio Ong) e gli strumenti di valutazione del ciclo di vita. I dettaglianti devono individuare quindi le pertinenti opzioni di miglioramento disponibili per i gruppi di prodotti prioritari. Un aspetto importante di questo processo è l'identificazione delle pertinenti norme ambientali indipendenti ampiamente riconosciute che possono essere usate per indicare livelli superiori di prestazioni ambientali del fornitore e/o del prodotto. L'applicabilità e il livello di protezione ambientale rappresentato da queste norme varia notevolmente.

Alcune norme sono ampiamente applicabili (Tabella 3.4 — Tabella 3.7) e la relativa migliore pratica è garantire che tutti i fornitori/prodotti siano certificati secondo tali norme. La direttiva sull'etichettatura energetica 2010/30/Ue ha creato un quadro di riferimento giuridico che consente ai consumatori, ma anche ai dettaglianti, di concentrare il loro assortimento di prodotti sulla classe di efficienza energetica più alta. Altre norme non si basano su criteri di ampia applicabilità per migliorare la sostenibilità ambientale di tutti i prodotti e i fornitori, bensì mirano a identificare i prodotti all'avanguardia (Tabella 3.3). Per esempio, il marchio ecologico dell'Ue, l'Ecolabel, è concesso ai prodotti che dimostrano una prestazione ambientale durante il ciclo di vita equivalente al 10-20 % dei migliori prodotti della stessa categoria. La migliore pratica per le norme dai requisiti rigorosi, come i marchi ambientali Iso di tipo I 10 e le norme biologiche, è promuovere la selezione dei prodotti presso i consumatori.

 

Tabella 3.3

Esempi illustrativi e non esaustivi di norme di certificazione come "prodotto ecologico" all'avanguardia e dei gruppi di prodotti cui si applicano

 

Norma Gruppo di prodotti

Blue Angel

Ecolabel Ue

Cigno nordico

Etichettatura energetica Ue (classe di efficienza più elevata)

Prodotti extra-alimentari

Biologici [ex regolamento (Ce) n. 889/200811 della Commissione e regolamento (Ce) n. 834/2007 del Consiglio]. Comprende GOTS, KRAV, Soil Association, BioSuisse ecc.

Prodotti alimentari e in fibre naturali

 

Per le norme di ampia applicabilità, si propone un sistema di classificazione semplice che ricorre a norme di uso comune come esempi. La Tabella 3.4 presenta i criteri proposti che le norme imporrebbero ai prodotti e alla loro fabbricazione di soddisfare per poter essere considerate "di base", "migliorate" o "esemplari".

 

Tabella 3.4

Proposta di criteri per la classificazione delle norme "di base", "migliorate" e "esemplari" relativamente ai prodotti venduti dai dettaglianti

 

Di base Migliorate Esemplari

— conformità alla normativa locale

— tenuta dei registri relativi ad aspetti ambientali di rilievo

— attuazione di un piano generale di gestione

— in alcuni casi, esclusione delle pratiche o dei prodotti più dannosi

— in alcuni casi, parametri per una minoranza di aspetti ambientali di rilievo

— specifiche pratiche gestionali associate a una significativa conformità di miglioramento ambientale

— a parametri quantitativi di prestazione ambientale

— miglioramento continuo dimostrato entro un quadro di riferimento specifico

— requisiti specifici per affrontare in modo sufficientemente valido e completo gli aspetti ambientali di rilievo, cosicché i prodotti certificati possano essere definiti sostenibili sotto il profilo ambientale

 

Alcuni esempi di norme ambientali di base, migliorate ed esemplari e di gruppi di prodotti cui sono applicabili, sono elencati rispettivamente alla Tabella 3.5, Tabella 3.6 e Tabella 3.7.

Le tabelle 3.5, 3.6, 3.7 e 3.8 presentano esempi illustrativi e non esaustivi che non costituiscono un'approvazione ufficiale di norme di base, migliorate ed esemplari per i rispettivi gruppi di prodotti.

 

Tabella 3.5

Esempi illustrativi e non esaustivi di norme di certificazione ambientale "di base" e gruppi di prodotti cui si applicano

 

Norma Gruppo di prodotti
GlobalGAP (Good Agricultural Practice) e norme di riferimento Agricoltura e allevamento
Oeko-Tex 1000 Prodotti tessili
Certificazioni di produzione nazionale/regionale (per esempio certificazione d'origine Red Tractor per il Regno Unito) Tutti i prodotti
Pesce della lista rossa (deselezionato) Pesce

 

Tabella 3.6

Esempi illustrativi e non esaustivi di norme e iniziative di certificazione ambientale "migliorate" e gruppi di prodotti cui si applicano

 

Norme e iniziative Gruppo di prodotti
BCI (Better Cotton Initiative) Prodotti del cotone
BCRSP (Criteri di Basilea per la produzione responsabile di soia) Soia (mangimi per la produzione lattiero-casearia, di uova e di carne)
BSI (Better Sugarcane Initiative) Prodotti saccariferi
4C (Codice comune dell'associazione per la comunità del caffè) Caffè
Fair-trade Prodotti agricoli provenienti da regioni in via di sviluppo
RA (Rainforest Alliance) Prodotti agricoli provenienti dalle regioni tropicali
RSPO (Tavola rotonda per l'olio di palma sostenibile) Prodotti a base di olio di palma
PeFC (Programma per l'approvazione dei sistemi di certificazione forestale) Legno e carta
RTRS (Tavola rotonda per la soia responsabile) Soia (mangimi per la produzione lattiero-casearia, di uova e di carne)
UTZ Cacao, caffè, olio di palma, tè

 

Tabella 3.7

Esempi illustrativi e non esaustivi di norme e iniziative di certificazione ambientale "esemplari" e gruppi di prodotti cui si applicano

 

Norma Gruppo di prodotti
FSC (Consiglio per la gestione forestale sostenibile) Legno e carta
MSC (Marine Stewardship Council) Frutti di mare selvatici

 

Se non sono disponibili norme ambientali di ampia applicabilità, la miglior pratica per il dettagliante è specificare nei contratti i criteri ambientali relativi ai punti della catena di approvvigionamento che costituiscono criticità ambientali o intervenire per migliorare la prestazione della catena di approvvigionamento mediante la diffusione della migliore pratica e l'analisi comparativa della prestazione ambientale.

 

Applicabilità

Tutti i dettaglianti possono identificare i meccanismi più efficienti per migliorare la catena di approvvigionamento. Per la grande distribuzione con prodotti a marchio proprio, è possibile attuare tutti gli aspetti di questa Bemp.

Per le piccole imprese questa tecnica è circoscritta all'identificazione dei prodotti prioritari per la limitazione della scelta in base a considerazioni ambientali o per l'acquisto verde sulla base di una certificazione indipendente. L'attuazione di un approccio sistematico e mirato nel tempo non incide significativamente sulla spesa.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i17) Percentuale delle vendite complessive rappresentata da prodotti delle catene di approvvigionamento migliorate sotto il profilo ambientale grazie al ricorso alla certificazione o alle norme relative al commercio al dettaglio o all'intervento

(i18) Numero di catene di approvvigionamento dei prodotti prioritari ampiamente migliorate sotto il profilo ambientale (i prodotti migliorati rappresentano almeno il 50 % del valore delle vendite per il gruppo) mediante l'applicazione di tecniche di migliore pratica

(e13) Attuazione di una valutazione sistematica (indipendente o attraverso consorzi) delle catene di approvvigionamento dei prodotti chiave.

 

3.2.3.   Limitazione della scelta in base a considerazioni ambientali e acquisto verde per i gruppi di prodotti prioritari sulla base di una certificazione indipendente

La Bemp prevede di escludere i prodotti meno sostenibili (per esempio specie in via d'estinzione) ed esige un'ampia certificazione (ossia un obiettivo del 100 % delle vendite) secondo norme ambientali indipendenti per i prodotti identificati come prioritari ai fini del miglioramento ambientale. Le norme ambientali si applicano ai prodotti e/o ai fornitori e sono in linea di massima classificate come di base, migliorate o esemplari secondo il rigore e la globalità dei requisiti ambientali (cfr. Tabella 3.8 per esempi illustrativi e non esaustivi). La Bemp prevede l'applicazione del massimo livello di norma ambientale ampiamente riconosciuta disponibile.

 

Tabella 3.8

Esempi illustrativi e non esaustivi di migliore pratica alla base degli esempi di eccellenza per questa Bemp per gruppi di prodotti

 

Categoria di prodotto

Esempi di migliore pratica

(quote di vendita reali o obiettivo per le diverse norme)

Caffè, tè 100 % Fair-trade 100 % 4C
Ortofrutticoli 100 % Global GAP
Grassi e oli 100 % RSPO; 100 % RTRS
Frutti di mare 100 % MSC
Zucchero 100 % Fair-trade
Prodotti tessili 100 % BCI
Legno e carta 100 % FSC

 

Applicabilità

Questa Bemp si applica a tutti i dettaglianti. L'esempio di eccellenza è espresso in relazione ai prodotti a marchio proprio venduti dalla grande distribuzione.

Le piccole imprese prive di linee a marchio proprio dovrebbero evitare i prodotti più dannosi per l'ambiente (per esempio specie di pesci minacciate di estinzione) e commercializzare prodotti di marca certificati secondo le pertinenti norme ambientali (per esempio Tabella 3.3).

È possibile che le norme ambientali indipendenti non disciplinino tutti i pertinenti aspetti e processi ambientali della catena di approvvigionamento; inoltre, non per tutti i gruppi di prodotti sono disponibili norme di ampia applicabilità rigorose sotto il profilo ambientale. I gruppi di prodotti non ricompresi alla Tabella 3.8 possono costituire l'obiettivo di miglioramenti della catena di approvvigionamento mediante l'applicazione di prescrizioni relative al prodotto/fornitore, l'intervento del dettagliante (per esempio analisi comparativa del fornitore) e la promozione dei prodotti ecologici all'avanguardia, come descritto nelle successive Bemp.

Se la certificazione ambientale è specificata come criterio che qualifica per l'ordine, i costi di conformità e di certificazione sono sostenuti dai fornitori e non scaricati sui dettaglianti. Tuttavia la migliore pratica richiede che i dettaglianti offrano sostegno ai fornitori esistenti per ottenere la certificazione, nel qual caso i costi sono ripartiti. Per i fornitori i costi di conformità possono essere considerati un investimento per incrementare l'accettazione di mercato dei loro prodotti ed eventualmente applicare un sovrapprezzo. Per i dettaglianti i costi supplementari associati a questa tecnica possono essere bilanciati da una riduzione del rischio lungo la catena di approvvigionamento e da potenziali vantaggi in termini di prezzo e di marketing.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i19) Percentuale di prodotti venduti appartenenti a un dato gruppo di prodotti certificati secondo una particolare norma ambientale indipendente, per valore di vendita

(i20) Rigore ambientale e completezza della norma indipendente, come indicato in linea di massima dalla categorizzazione (di base, migliorata o esemplare)

(i21) Numero di gruppi di prodotti in cui oltre metà delle vendite è certificata secondo una norma ambientale indipendente

(e14) Il dettagliante dimostra di realizzare nei tempi stabiliti i progressi previsti da un piano particolareggiato per conseguire il 100 % di certificazione secondo una norma ambientale "migliorata" (tabella 3.6) dei prodotti a marchio proprio in taluni gruppi di prodotti, quali per esempio caffè, tè, grassi e oli, zucchero e tessili.

(e15) Il dettagliante dimostra di realizzare nei tempi stabiliti i progressi previsti da un piano particolareggiato per conseguire il 100 % di certificazione secondo una data norma ambientale "esemplare" (tabella 3.7) in taluni gruppi di prodotti, quali per esempio frutti di mare, legno e carta.

 

3.2.4.   Imporre prescrizioni ambientali ai fornitori di gruppi di prodotti prioritari

La Bemp prevede di stabilire criteri ambientali per i prodotti prioritari e i relativi fornitori, mirando ai punti che costituiscono criticità ambientali, e di far rispettare la conformità a tali criteri sottoponendo ad audit il prodotto e il fornitore.

 

Applicabilità

Questa Bemp è applicabile alla grande distribuzione e ai prodotti prioritari a marchio proprio. L'audit della prestazione ambientale del fornitore può essere integrato nell'audit sociale e nei sistemi di controllo della qualità del prodotto per minimizzare i costi supplementari. Per quanto riguarda i fornitori, i costi di conformità possono essere bilanciati da una maggior sicurezza della domanda e da una migliore vendibilità dei loro prodotti, e dall'applicazione di un sovrapprezzo che può derivarne. Per quanto riguarda i dettaglianti i costi possono essere bilanciati dalla riduzione nella catena di approvvigionamento dei rischi relativi alla reputazione e all'attività aziendale sul medio periodo associati a pratiche non sostenibili, e dall'applicazione di un sovrapprezzo e dai vantaggi in termini di marketing che possono derivarne.

Questa Bemp non è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i22) Percentuale delle vendite di prodotti a marchio proprio appartenenti a un gruppo di prodotti conformi a determinati requisiti ambientali

(i23) Prestazione ambientale rappresentata da tali requisiti

(i24) Obiettivi percentuali di conformità relativi ai gruppi di prodotti per i quali si attua un programma di ampia conformità

(i25) Numero di gruppi di prodotti in cui oltre metà delle vendite è conforme a requisiti ambientali specifici

(e16) Il 100 % delle vendite di prodotti a marchio proprio appartenenti a un gruppo di prodotti è conforme a determinati requisiti ambientali specificati dal dettagliante.

 

3.2.5.   Indirizzare il miglioramento della prestazione dei fornitori mediante l'analisi comparativa e la diffusione delle migliori pratiche

La Bemp prevede di indirizzare il miglioramento dei fornitori adottando sistemi di scambio di informazioni che possono essere usati per valutare i fornitori e diffondendo pratiche gestionali. Quest'ultimo aspetto può aiutare il fornitore nella conformità a norme indipendenti e ai criteri definiti dal dettagliante.

 

Applicabilità

Questa Bemp è applicabile alla grande distribuzione e ai prodotti prioritari a marchio proprio. I dettaglianti possono offrire ai fornitori un modesto sovrapprezzo per incoraggiare la partecipazione a programmi di miglioramento e versare un corrispettivo per la raccolta dei dati e la diffusione di tecniche migliori di pratica gestionale. Tali costi possono essere bilanciati dalla riduzione nella catena di approvvigionamento dei rischi relativi alla reputazione e all'attività aziendale sul medio periodo associati a pratiche non sostenibili, e all'applicazione di un sovrapprezzo che può derivarne a beneficio dei dettaglianti. I dividendi dei miglioramenti identificati in termini di efficienza possono essere divisi con i dettaglianti per mezzo di un apposito contratto.

Questa Bemp non è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i26) Percentuale delle vendite di prodotti a marchio proprio provenienti da fornitori che partecipano a programmi al dettaglio volti a migliorare la prestazione ambientale.

(i27) Livello della prestazione ambientale rappresentato da questi programmi.

(i28) Obiettivi percentuali di fornitori partecipanti relativi a gruppi di prodotti per i quali si attua un programma di miglioramento del fornitore.

(i29) Numero di gruppi di prodotti in cui oltre metà delle vendite proviene da fornitori che partecipano a programmi al dettaglio volti a migliorare la prestazione ambientale.

(e17) Il 100 % delle vendite di prodotti a marchio proprio proviene da fornitori che partecipano a programmi al dettaglio volti a migliorare la prestazione ambientale.

 

3.2.6.   Ricerca collaborativa e sviluppo volti a promuovere la diffusione dei miglioramenti e delle innovazioni della catena di approvvigionamento

La Bemp prevede una collaborazione strategica con le altre parti interessate per identificare ed elaborare opzioni innovative atte a migliorare la catena di approvvigionamento e per sviluppare norme ambientali ampiamente accettate.

 

Applicabilità

Qualsiasi operatore della grande distribuzione che possiede una linea di prodotti a marchio proprio può collaborare con istituti di ricerca o consulenti per migliorare la sostenibilità della catena di approvvigionamento. Si suggerisce ai dettaglianti di concentrare gli sforzi di ricerca e sviluppo sui gruppi di prodotti per i quali non esistono opzioni di miglioramento valide che siano ampiamente praticabili sotto il profilo commerciale. Questa pratica può essere considerata un investimento per assicurarsi catene di approvvigionamento sostenibili ed economicamente competitive.

Questa Bemp non è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i30) Spesa per la ricerca sulle catene di approvvigionamento sostenibili (espressa in relazione al fatturato)

(i31) Valutazione qualitativa per stabilire se la ricerca sia mirata a reperire opzioni di miglioramento innovative, scalabili e ad elevato potenziale

(i32) Specifici miglioramenti ambientali riconducibili all'attuazione dei risultati della ricerca

-

 

3.2.7.   Promuovere i prodotti ecologici all'avanguardia

La Bemp prevede di promuovere i prodotti ecologici all'avanguardia certificati. Le campagne di sensibilizzazione, l'approvvigionamento, la fissazione dei prezzi, il posizionamento nel negozio e la pubblicità sono elementi importanti di questa tecnica, che può essere realizzata in modo efficace per mezzo dello sviluppo di gamme ecologiche a marchio proprio.

 

Applicabilità

Tutti i dettaglianti possono tenere in assortimento e promuovere il consumo di prodotti ecologici all'avanguardia. La grande distribuzione può realizzare questa tecnica a dimensione più ampia grazie allo sviluppo di gamme ecologiche a marchio proprio. I costi facenti capo ai fornitori per la certificazione di tali prodotti possono essere ripercossi sui dettaglianti. I prodotti ecologici all'avanguardia certificati sono associati a significativi livelli di sovrapprezzo e a margini di profitto più elevati. Si ritiene inoltre che le gamme ecologiche a marchio proprio possano aumentare le vendite complessive dei prodotti a marchio proprio di un dettagliante grazie a un "effetto alone" positivo.

Questa Bemp è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i33) Percentuale delle vendite relative a un gruppo di prodotti certificati secondo norme esemplari per i prodotti all'avanguardia

(i34) Numero di gruppi di prodotti per i quali esiste un'offerta di prodotti ecologici all'avanguardia

(i35) Esistenza di un'ampia gamma di prodotti ecologici a marchio proprio (s/n) (e18) 10 % delle vendite relative a gruppi di prodotti alimentari certificato biologico.

(e19) 50 % delle vendite di cotone certificato biologico

(e20) 10 % delle vendite relative a gruppi di prodotti extra-alimentari certificato con marchi ambientali indipendenti ufficiali e verificati, secondo la definizione Iso di tipo I.

 

3.3.   Trasporti e logistica

3.3.1.   Acquisti verdi e prescrizioni ambientali per i trasportatori

La Bemp prevede di integrare la prestazione ambientale e i criteri di comunicazione nell'acquisizione di servizi di trasporto e logistica da terzi, compresi i requisiti relativi all'attuazione della Bemp descritta nel presente documento.

 

Applicabilità

Tutti i dettaglianti acquistano almeno una parte delle operazioni di trasporto e logistica da terzi e possono prendere decisioni di acquisto mutuate da criteri di efficienza o ambientali. Tuttavia, migliorare l'efficienza delle operazioni di trasporto e logistica riduce i costi operativi e richiede un monitoraggio e una comunicazione efficienti. I fornitori efficienti di trasporto per conto terzi possono essere in grado di offrire ai dettaglianti servizi a costi inferiori.

I piccoli dettaglianti dipendono in linea generale da fornitori esterni.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i36) Percentuale di trasportatori certificati secondo norme ambientali (compresa la registrazione a programmi di comunicazione).

(i37) Percentuale di trasportatori conformi a specifici requisiti ambientali o a Bemp descritte nel presente documento.

(e21) 100 % di fornitori di servizi di trasporti e logistica (T&L) che soddisfino:

i) norme ambientali indipendenti e verificate

ii) specifici requisiti ambientali

iii) le migliori pratiche di gestione ambientale descritte nel presente documento.

 

3.3.2.   Monitoraggio dell'efficienza e comunicazione per tutte le operazioni di trasporto e logistica

La Bemp prevede di comunicare in merito all'efficienza e alla prestazione ambientale di tutte le operazioni di trasporto e logistica fra i fornitori di primo livello, i centri di distribuzione, i dettaglianti e gli impianti di smaltimento dei rifiuti, in base al monitoraggio delle operazioni interne e dei dati comunicati dalle operazioni di terzi.

 

Applicabilità

Questa pratica è applicabile da tutti i dettaglianti. La comunicazione in merito a tutte le operazioni interne di trasporto e logistica si applica solo alla grande distribuzione. Un monitoraggio e una comunicazione efficaci richiedono investimenti esigui nei necessarie sistemi informatici e nella relativa gestione, ma possono identificare opzioni atte a migliorare l'efficienza delle operazioni di trasporto e logistica.

Per le piccole imprese per stimare le emissioni sono disponibili dati di base relativi ai fattori medi di emissione dei diversi modi di trasporto.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i38) Tonnellate di CO2 eq. per anno emesse nelle operazioni di trasporto e logistica.

(i39) Kg CO2 eq. per m3 o bancale consegnato.

(i40) Eventuale comunicazione dei seguenti parametri per tutte le pertinenti operazioni di trasporto e logistica:

(i) numero e percentuale di km/tonnellata-chilometro (tkm) per ciascun modo

(ii) kg CO2 eq. per tonnellata, per m3 o per bancale consegnato.

(i41) Eventuale comunicazione dei seguenti indicatori per tutte le operazioni interne di trasporto e logistica:

(i) fattore di carico dell'autocarro (% del peso o capacità volumetrica)

(ii) kg CO2 eq. per tkm.

(e22) Per il 100 % delle operazioni di T&L tra fornitori di primo livello, negozi al dettaglio e impianti di gestione dei rifiuti, comprese quelle effettuate da fornitori di trasporti per conto terzi, si comunicano:

i) percentuale dei trasporti nei diversi modi

ii) kg CO2 eq. per m3 o per bancale consegnato.

(e23) Per tutte le operazioni interne di T&L fra fornitori di primo livello, negozi al dettaglio e impianti di gestione dei rifiuti, si comunicano i seguenti indicatori:

i) fattore di carico dell'autocarro (% del peso o capacità volumetrica)

ii) kg CO2 eq. per tkm

 

3.3.3.   Integrare l'efficienza del trasporto nelle decisioni sulle fonti di approvvigionamento e nella progettazione dell'imballaggio

La Bemp prevede di integrare l'efficienza dei trasporti nelle decisioni sulle fonti di approvvigionamento e nella progettazione dell'imballaggio, in base alla valutazione del ciclo di vita dei prodotti provenienti da diverse regioni e grazie allo sviluppo di un imballaggio atto a massimizzare la densità delle unità di trasporto.

 

Applicabilità

Questa pratica è applicabile alla grande distribuzione che possiede gamme di prodotti a marchio proprio e dipende in larga parte dall'ubicazione del prodotto e dalla provenienza, connessi a un ampio numero di fattori inerenti alle fonti di approvvigionamento. Per quanto riguarda l'imballaggio l'aumento della densità delle merci condizionate può migliorare notevolmente l'efficienza del trasporto riducendone in tal modo i costi.

Questa Bemp non è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i39) Kg CO2 eq. per m3 (o bancale) consegnato.

(i42) Ripartizione dei trasporti secondo i modi.

(i43) Numero di gruppi di prodotti in cui la fonte di approvvigionamento o l'imballaggio è stato appositamente modificato per ridurre l'impatto ambientale delle operazioni di T&L e del ciclo di vita.

(i44) Attuazione sistematica dei miglioramenti dell'imballaggio per ottimizzarne la densità e migliorare l'efficienza delle operazioni di T&L (s/n).

(e24) Attuazione sistematica dei miglioramenti dell'imballaggio per ottimizzarne la densità e migliorare l'efficienza delle operazioni di T&L

 

3.3.4.   Transizione verso modi di trasporto più efficienti

La Bemp prevede di effettuare la transizione verso modi di trasporto più efficienti, in particolare ferrovia, mare e vie navigabili e autocarri più grandi, e di minimizzare le operazioni via aria, nella misura in cui sia possibile tenuto conto delle distanze. La possibilità di effettuare questa transizione può essere limitata alla distribuzione primaria, dai centri di distribuzione del fornitore a quelli del dettagliante, considerato che i chilometri iniziali e finali richiedono spesso il trasporto su gomma. Le transizioni modali esigono pertanto l'ottimizzazione delle reti di distribuzione per tener conto dei trasferimenti intermodali (per esempio ubicazione dei centri di distribuzione con accesso alla ferrovia e alla rete navigabile). La transizione ad autocarri di maggiore tonnellaggio, eventualmente con rimorchio a due piani, fa parte di questa tecnica grazie all'efficienza notevolmente maggiore degli autocarri grandi rispetto a quelli piccoli. Le transizioni modali possono anche incidere sulle decisioni circa le fonti di approvvigionamento in cui trasporto rappresenta una componente significativa degli impatti ambientali del ciclo di vita del prodotto (tenuto conto di tutti gli aspetti pertinenti di esso).

 

Tabella 3.9

Classifica dei modi di trasporto per preferenza ambientale (in ordine decrescente)

 

Posizione Modo di trasporto
1 Treno merci
2 Nave d'alto mare
3 Via navigabile interna
4 Autocarro di grosso tonnellaggio
5 Autocarro di medio tonnellaggio
6 Autocarro di piccolo tonnellaggio
7 Trasporto per via aerea

 

Applicabilità

Tutti i dettaglianti possono agire per effettuare la transizione verso modi di trasporto meno inquinanti, basati almeno sulle dimensioni dei veicoli, mentre la maggior parte della grande distribuzione può trasferire almeno parte della distribuzione primaria dalla gomma alla ferrovia o alla rete navigabile. Tuttavia, realizzare transizioni (gomma-ferrovia/vie navigabili) su grande scala nel trasporto delle merci destinate alla vendita al dettaglio richiede miglioramenti delle infrastrutture ferroviarie e navigabili nazionali nonché un maggior coordinamento transfrontaliero tra le società responsabili. Le infrastrutture e le politiche nazionali dei trasporti (per esempio pedaggi stradali) possono quindi incidere significativamente sulle possibilità di miglioramento e sui processi decisionali dei dettaglianti per quanto riguarda il modo di trasporto.

 

La Bemp non è applicabile alle piccole imprese, salvo ove la possibilità di scelta sugli acquisti consenta di selezionare modi di trasporto più efficienti per particolari prodotti.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i45) Percentuale di trasporto totale di prodotti (tkm), dai fornitori di primo livello ai negozi, assicurata da specifici modi di trasporto più efficienti

(i46) Percentuale di trasporto internazionale di prodotti (tkm), assicurata da specifici modi di trasporto più efficienti

(e25) Oltre il 50 % del trasporto terrestre fra i fornitori di primo livello e i centri di distribuzione al dettaglio, per valore di vendita, avviene per ferrovia o rete navigabile (ove le infrastrutture lo consentano) (e26) Oltre il 99 % (per valore di vendita) dei trasporti oltremare avviene per nave

 

3.3.5.   Ottimizzare la rete di distribuzione

La Bemp prevede di ottimizzare la rete di distribuzione grazie a un'attuazione sistematica delle più efficienti fra le seguenti opzioni: i) nodi strategici centralizzati di trasporto per ferrovia e rete navigabile, ii) piattaforme consolidate e iii) rotte dirette.

 

Applicabilità

La Bemp è applicabile alla grande distribuzione avente servizi interni di trasporto e logistica e ai fornitori di trasporto per conto terzi, in particolare se i prodotti provengono da lontano. Questa pratica non richiede investimenti significativi. La costruzione di nuovi nodi centrali integrati con la ferrovia e la rete navigabile richiede investimenti ingenti. In entrambi i casi una maggiore efficienza di carico e il ricorso a modi più efficienti per le rotte più lunghe può ridurre significativamente i costi operativi.

Non è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza (i39)

(i39) Kg CO2 eq. per m3 (o bancale) consegnato.

(i47) Numero di piattaforme di consolidamento in uso, numero di nodi strategici centrali in uso o numero di rotte dirette di trasporto in uso.

(i48) Percentuale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nelle operazioni di T&L grazie all'attuazione di specifiche opzioni di miglioramento della rete di distribuzione.

(i49) Esternalizzazione delle operazioni di T&L a terzi aventi una rete di distribuzione ottimizzata (s/n).

(i50) Ottimizzazione sistematica delle reti di distribuzione grazie alla realizzazione di nodi strategici, di piattaforme consolidate e di rotte dirette (s/n).

(e27) Ottimizzazione sistematica delle reti di distribuzione grazie alla realizzazione di nodi strategici, di piattaforme consolidate e di rotte dirette.

 

3.3.6.   Ottimizzare pianificazione delle rotte, uso della telematica e formazione dei conducenti

La Bemp prevede di ottimizzare l'efficienza operativa attraverso una pianificazione efficiente delle rotte, l'uso della telematica e la formazione dei conducenti. Una pianificazione efficiente delle rotte comprende il riuso dei veicoli di consegna che dal negozio prelevino i rifiuti e le consegne del fornitore ai centri di distribuzione nonché le consegne notturne per evitare la congestione del traffico.

 

Applicabilità

La Bemp è applicabile a tutti i prodotti da consegnare alla grande distribuzione con servizi di trasporti e logistica interni e ai fornitori di trasporto per conto terzi. La formazione dei conducenti consente in genere di risparmiare il 5 % di carburante. L'ottimizzazione delle rotte può richiedere un investimento significativo in termini di tecnologie dell'informazione, ma è in grado di ridurre i costi del capitale investito (servono meno autocarri) e di ridurre significativamente i costi operativi (carburante).

È applicabile alle piccole imprese se dispongono di veicoli di trasporto propri (per esempio furgoni).

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i39) Kg CO2 eq. per m3 (o bancale) consegnato.

(i51) Percentuale media della flotta in termini di efficienza di carico (capacità in volume o massa) o percentuale media della flotta senza carico (km/autocarro) o produzione media di g CO2 eq./tkm della flotta.

(i52) Percentuale di conducenti in formazione continua di guida efficiente

(i53) Attuazione di un programma di incentivi per la guida efficiente rivolto ai conducenti (s/n) (i54) Riduzione in percentuale delle emissioni di gas a effetto serra derivate dalle operazioni di T&L attraverso l'attuazione di opzioni specifiche (per esempio riuso dell'autocarro per il recupero dei rifiuti o le consegne dei fornitori, telematica, formazione dei conducenti e programmi di incentivazione, consegne fuori orario).

(i55) Ottimizzazione sistematica delle rotte per mezzo del riuso dell'autocarro per il recupero dei rifiuti e le consegne dei fornitori durante il ritorno dalla consegna al negozio, uso della telematica e fasce orarie di consegna più ampie (s/n).

(e28) 100 % dei conducenti in formazione continua di guida efficiente o attuazione di un programma di incentivi per la guida efficiente rivolto ai conducenti.

(b29) Ottimizzazione sistematica delle rotte per mezzo del riuso dell'autocarro per il recupero dei rifiuti e le consegne dei fornitori durante il ritorno dalla consegna al negozio, uso della telematica e fasce orarie di consegna più ampie.

 

3.3.7.   Minimizzare l'impatto ambientale dei veicoli stradali attraverso decisioni di acquisto e modifiche a posteriori

La Bemp prevede di minimizzare l'impatto ambientale dei veicoli stradali attraverso scelte di acquisto e modifiche a posteriori Si comprende l'acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, efficienti e scarsamente inquinanti, a basse emissioni acustiche, modifiche aerodinamiche e l'applicazione di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento.

 

Applicabilità

La Bemp è applicabile a tutti i prodotti da consegnare alla grande distribuzione con servizi di trasporti e logistica interni e ai fornitori di trasporto per conto terzi. Per i veicoli guidati su lunghe distanze a velocità più elevate (> 80 km/h), investimenti modesti in modifiche aerodinamiche e investimenti maggiori per dotarsi di una motrice e di unità di rimorchio più aerodinamiche sono ammortati in periodi non superiori a due anni. Gli stessi tempi di ammortamento valgono per l'adozione di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento. I veicoli ad alimentazione alternativa richiedono costi di investimento notevolmente superiori.

È applicabile alle piccole imprese se dispongono di veicoli di trasporto propri (per esempio furgoni).

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i56) L/100 km (consumo di carburante del veicolo) o kg CO2 eq. per tkm.

(i57) Percentuale di veicoli della flotta di trasporto conformi alle diverse classi EURO.

(i58) Percentuale di veicoli, rimorchi e attrezzature di carico conformi agli standard PIEK per il rumore, o a norme equivalenti, che consentono le consegne notturne.

(i59) Percentuale di veicoli della flotta di trasporto alimentati con carburanti alternativi, quali gas naturale, biogas o energia elettrica.

(i60) Percentuale di veicoli della flotta di trasporto muniti di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento.

(i61) Percentuale di veicoli e rimorchi della flotta di trasporto progettati o modificati per migliorare la prestazione aerodinamica.

(e30) 100 % di autocarri conformi alla norma EURO V 12 e con un consumo di carburante per trasporto pesante inferiore a 30 l/100 km.

(e31) 100 % di autocarri, rimorchi e attrezzature di carico conformi agli standard PIEK per il rumore, o a norme equivalenti, che consentono le consegne notturne.

(e32) Ricorso a veicoli ad alimentazione alternativa (gas naturale, biogas, energia elettrica).

(e33) 100 % di veicoli muniti di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento.

(e34) 100 % di veicoli e rimorchi progettati o modificati per migliorare la prestazione aerodinamica.

 

3.4.   Gestione dei rifiuti

3.4.1.   Minimizzazione degli sprechi alimentari

Per evitare la generazione di rifiuti alimentari, la Bemp prevede di integrare pratiche favorevoli all'ambiente, quali monitoraggio, audit, assegnazione di priorità, questioni logistiche, migliori meccanismi di conservazione, dispositivi di controllo della temperatura e dell'umidità nel negozio, nei centri di distribuzione e nei veicoli per le consegne, formazione del personale, donazioni, consigli ai consumatori ecc., e di evitare il conferimento in discarica o l'incenerimento di rifiuti alimentari attraverso processi di fermentazione.

 

Applicabilità

Si tratta di una misura efficiente in termini di costi, applicabile ai dettaglianti di generi alimentari di qualsiasi dimensione in tutti gli Stati membri. Possono tuttavia essere state adottate politiche volte a evitare/scoraggiare la donazione di alimenti.

Tutte le piccole imprese possono applicare misure preventive per evitare la generazione di rifiuti alimentari. I costi di gestione sarebbero compensati da risparmi derivati da minori perdite di prodotti e dalla produzione di una quantità minore di rifiuti.

 

Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i62) Kg o tonnellata di rifiuti alimentari, in valore assoluto, per m2 o per milioni di EUR di fatturato.

(i63) Percentuale di generazione di rifiuti alimentari sul totale degli acquisti alimentari

(i64) Kg o tonnellata di alimenti che hanno superato la data limite di vendita ma non la data limite per il consumo donati a enti di beneficenza.

(i65) Kg o tonnellata di rifiuti alimentari inviati verso operazioni di recupero come la fermentazione

(i66) Kg di rifiuti alimentari conferiti in discarica o in impianti di incenerimento

(e35) Nessun rifiuto alimentare conferito in discarica o in impianti di incenerimento

 

3.4.2.   Integrazione della gestione dei rifiuti nelle attività al dettaglio

La Bemp prevede di integrare le pratiche afferenti alla gestione dei rifiuti che privilegino la prevenzione. Le buone pratiche comprendono:

— pratiche di gestione interna:

-— raccolta differenziata e trattamento specifico per il riutilizzo: compattamento, riduzione in bricchette per i rifiuti di carta e plastica, refrigerazione dei rifiuti alimentari ecc.

-— monitoraggio della produzione di rifiuti

-— preparazione per il riutilizzo dei materiali d'imballaggio, come bancali e casse di plastica per fornitori, centri di distribuzione, espositori nei negozi e consegne a domicilio

-— formazione del personale;

— pratiche di gestione dell'organizzazione:

--monitoraggio dei rifiuti generati dai negozi per categoria e per destinazione finale

--adozione della logistica di ritorno per la gestione di materiali d'imballaggio (destinati a essere riutilizzati o riciclati), Raee e altri rifiuti (come i rifiuti pericolosi) restituiti ai fornitori o inviati agli impianti di trattamento e/o ai centri di distribuzione

--creazione di partenariati locali e/o regionali per la gestione dei rifiuti

--comunicazione ai consumatori in merito alla gestione responsabile dei rifiuti domestici.

 

Applicabilità

La tecnica descritta è applicabile a tutti i dettaglianti. Le migliori pratiche dovrebbero essere adatte ai dettaglianti che gestiscono un numero significativo di negozi e di centri di distribuzione. L'allocazione delle risorse per ridurre efficacemente i rifiuti è giustificata sotto il profilo economico. Il trasporto simultaneo di grandi quantità di rifiuti verso i centri di distribuzione consentirebbe di ridurre i costi di trattamento rispetto ai costi negoziati a livello locale o di negozio.

Le piccole imprese che producono un quantitativo ingente di rifiuti dovrebbero allocare risorse e formare il personale alle buone pratiche di gestione dei rifiuti.

 

Indicatore di prestazione ambientale ed esempio di eccellenza associato

 

Indicatore di prestazione ambientale Esempio di eccellenza
(i67) Tassi di riciclaggio e di riutilizzo (e36) Integrazione di un sistema di gestione dei rifiuti nel negozio con l'obiettivo di riciclare o riutilizzare il 100 % dei materiali d'imballaggio secondari.

 

3.4.3.   Sistemi di resa delle bottiglie in Pet e Pe e dei prodotti usati

La Bemp prevede di attuare sistemi di ripresa integrandoli nella logistica aziendale, come per esempio per le bottiglie in Pet o Pe.

 

Applicabilità

I dettaglianti di generi alimentari, in particolare le grandi catene, possono attuare questa Bemp, che richiede allocazione di risorse, manutenzione e attrezzature. In alcuni paesi è già obbligatoria (per esempio Paesi Bassi, Svezia e Germania).

Per le piccole imprese, essa richiede risorse supplementari per il funzionamento quotidiano del sistema di resa.

 

Indicatore di prestazione ambientale ed esempio di eccellenza associato

 

Indicatore di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i68) Percentuale di riciclaggio da parte dei consumatori sulla base delle vendite di bottiglie con vuoto a rendere.

(e37) Tasso di resa da parte dei consumatori dell'80 % senza cauzione o del 95 % con cauzione.

 

3.5.   Minor ricorso alla carta e uso di carta certificata/riciclata per le pubblicazioni

La Bemp prevede di ridurre l'impatto attraverso una diminuzione del consumo di materiali, come l'ottimizzazione della carta per le pubblicazioni commerciali, o l'uso di carta più ecologica.

Applicabilità

Tutti i dettaglianti possono trarre vantaggio dall'attuazione di questa Bemp, in particolare le grandi catene che producono un ingente quantitativo di pubblicazioni commerciali a stampa. Una corretta esecuzione della pratica di riduzione del consumo di carta può generare risparmi nei costi.

Questa Bemp è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatori di prestazioni ambientali ed esempi di eccellenza associati

 

Indicatori di prestazione ambientale Esempi di eccellenza

(i69) Percentuale di carta certificata impiegata

(i70) Grammatura di carta usata

(i71) Percentuale di carta patinata

(i72) Percentuale di tipografie certificate Emas o Iso 14001

(e38) 100 % di carta certificata/riciclata

(e39) Grammatura inferiore a 49 g/m2.

(e40) Meno del 10 % di carta patinata

(e41) 100 % di tipografie certificate Emas o Iso 14001

 

3.6.   Raccolta e riutilizzo dell'acqua piovana

La Bemp prevede la raccolta e il riutilizzo e/o l'infiltrazione in loco dell'acqua piovana proveniente dai tetti e dalle aree di parcheggio.

 

Applicabilità

Possono applicare questa pratica i dettaglianti proprietari degli edifici e/o dei parcheggi, in siti in cui sussistono condizioni propizie. Le condizioni climatiche e il sistema standard di raccolta delle acque piovane nel comune possono incidere sull'applicazione di questa tecnica. Si tratta di una misura ad alta intensità di costi.

Questa Bemp è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatore di prestazione ambientale ed esempio di eccellenza associato

 

Indicatore di prestazione ambientale Esempio di eccellenza

(i73) La raccolta e/o l'infiltrazione in loco dell'acqua piovana sono integrate nel sistema di gestione idrica (s/n).

(e42) La raccolta e/o l'infiltrazione in loco dell'acqua piovana sono integrate nel sistema di gestione idrica.

 

3.7.   Prevenzione del ricorso a sporte di plastica monouso o altre misure atte a influenzare il comportamento del consumatore

La Bemp prevede di influenzare i consumatori affinché riducano il loro impatto ambientale, attraverso campagne quali l'eliminazione delle sporte di plastica, la pubblicità responsabile e la comunicazione dei migliori orientamenti e informazioni ai consumatori.

 

Applicabilità

Tutti i dettaglianti possono attuare questa pratica. Di norma i regolamenti ne sono i principali fattori di attuazione.

Questa Bemp è applicabile alle piccole imprese.

 

Indicatore di prestazione ambientale ed esempio di eccellenza associato

 

Indicatore di prestazione ambientale Esempio di eccellenza
(i74) Numero di sporte monouso disponibili alle casse (e43) Nessuna sporta monouso disponibile alle casse

 

4.   Principali indicatori ambientali raccomandati per settore specifico

 

Indicatore Unità comuni Descrizione sintetica Livello minimo di monitoraggio raccomandato Indicatore chiave correlato ex allegato IV del regolamento (Ce) n. 1221/2009 (sezione C.2) Esempio di eccellenza e migliore pratica di gestione ambientale correlata
PRESTAZIONE ENERGETICA
1. Uso specifico dell'energia kWh/m2 anno Uso dell'energia (energia elettrica, calore, altri combustibili) per unità di area di vendita e per anno.

Indicazioni

- Non si detrae l'uso delle energie rinnovabili.

- Si possono usare fattori di correzione per determinare l'area di vendita (in funzione dell'altezza e di altri parametri tecnici). L'"area di vendita" è definita dal dettagliante.

- Non si raccomanda l'applicazione di una correzione per l'orario di apertura. Si comunicano i dati relativi all'uso energetico annuo.

Per negozio (sito), centro di distribuzione o altro e a livello di organizzazione (va lore aggregato) Per i principali processi che consumano energia: calore, energia elettrica per la refrigerazione (se pertinente) ed energia elettrica per tutti gli altri usi Efficienza energetica Uso energetico specifico per m2 di area di vendita per riscaldamento, raffreddamento e condizionamento inferiore o uguale a 0 kWh/m2 anno se è possibile integrare il calore di scarico della refrigerazione. In caso contrario, inferiore o uguale a 40 kWh/ m2 anno per edifici nuovi e a 55 kWh/m2 anno per edifici esistenti.

(cfr. Bemp: 3.1.1, 3.1.2, 3.1.3, 3.1.4)

2. Uso energetico specifico (lineare) per la refrigerazione kWh/m anno Uso energetico del sistema di refrigerazione per metro lineare per espositore frigorifero e per anno. Indicazioni - Non applicabile ai negozi privi di armadi frigoriferi, come i negozi di prodotti extra-alimentari. Per negozio (sito) Efficienza energetica

Consumo specifico (lineare) della refrigerazione centralizzata pari a 3.000 kWh/m anno.

(cfr. Bemp: 3.1.6)

3. Densità della potenza di illuminazione W/m2 Potenza d'illuminazione installata per soddisfare le esigenze di illuminazione (di base e a fini di presentazione dei prodotti) per unità di vendita e per anno.

Indicazioni

- Si tratta di un indicatore connesso al progetto e al concetto di vendita, applicabile a tutte le dimensioni e a tutti i tipi di negozi. -

Si possono usare fattori di correzione per determinare l'area di vendita (in funzione dell'altezza e di altri parametri tecnici). L'"area di vendita" è definita dal dettagliante.

- I lumen per m2 sono un buon indicatore tecnico ma la prestazione ambientale va misurata in termini di W/m2.

- Essa può variare all'interno del negozio (per zona) e durante il giorno (per periodo).

Per negozio (sito), centro di distribuzione o altro Per area del negozio e per periodo del giorno, come opportuno Efficienza energetica

Potenza di illuminazione installata inferiore a 12 W/m2 per i supermercati e inferiore a 30 W/m2 per i negozi specializzati.

(cfr. Bemp: 3.1.7)

4. Monitoraggio dell'energia %

Percentuale dei negozi monitorati nel sistema di gestione dell'energia. Indicazioni

- Il monitoraggio dovrebbe comprendere tutti i negozi e i processi più rilevanti.

- È opportuno fornire informazioni in merito agli eventuali meccanismi di analisi comparativa attuati.

Per negozio (sito) Per processo Efficienza energetica

100 % dei negozi e dei processi monitorati. Attuazione di meccanismi di analisi comparativa.

(cfr. Bemp: 3.1.5, 3.1.8)

5. Percentuale di perdite di refrigerante %

Perdite di refrigeranti in relazione al carico refrigerante totale dell'impianto. Indicazioni

- Adatto alla refrigerazione di generi alimentari presso grandi impianti (sistemi centralizzati)

- Si raccomanda di calcolare questo valore a partire dagli acquisti annuali di refrigeranti. - Non pertinente sotto il profilo ambientale per gli impianti che usano refrigeranti naturali.

Per negozio (sito), centro di distribuzione o altro e a livello di organizzazione (valore aggregato) Per tipo di refrigerante Emissioni

-

(cfr. Bemp: 3.1.6)

6. Percentuale di negozi che usano refrigeranti naturali % Percentuale di negozi che usano refrigeranti naturali sul numero totale di negozi muniti di armadi frigoriferi. Indicazioni - Adatto ai negozi di generi alimentari muniti di armadi frigoriferi. A livello di organizzazione Emissioni

Uso generalizzato di refrigeranti naturali

(cfr. Bemp: 3.1.6)

PRESTAZIONE DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO
7. Attuazione sistematica di programmi di miglioramento della catena di approvvigionamento per gruppi di prodotti prioritari (s/n)

Questo indicatore dimostra l'attuazione sistematica di programmi di miglioramento della catena di approvvigionamento per i gruppi di prodotti prioritari.

Indicazioni

- Applicabile ai negozi di tutte le dimensioni.

- Per le imprese più piccole si intende il ricorso agli acquisti verdi e l'incoraggiamento di un consumo rispettoso dell'ambiente.

- Per la grande distribuzione che vende prodotti a marchio privato, è possibile un più elevato livello di integrazione della sostenibilità della catena di approvvigionamento nella strategia commerciale.

A livello di organizzazione, per catena di approvvigionamento di prodotto I miglioramenti della prestazione ambientale della catena di approvvigionamento riguardano: efficienza energetica efficienza dei materiali acqua rifiuti biodiversità emissioni

Attuazione sistematica di programmi di miglioramento della catena di approvvigionamento per gruppi di prodotti prioritari.

(cfr. Bemp: 3.2.1)

8. Attuazione di una valutazione sistematica (indipendente o attraverso consorzi) delle catene di approvvigionamento dei prodotti chiave (s/n)

Questo indicatore fa riferimento alla valutazione degli impatti sull'ambiente della catena di approvvigionamento e all'identificazione di meccanismi efficaci di miglioramento della catena di approvvigionamento del prodotto.

Indicazioni

- Se disponibili, è possibile comunicare, per i prodotti esaminati, i dati relativi ai carichi ambientali del ciclo di vita del prodotto (CO2 eq., kg SOx eq., kg VOC eq., kg 1,4-DCB eq., kg Sb eq., m3 acqua, kg PO4 eq.), alle pressioni sulla biodiversità, alle pressioni sull'acqua specifiche al sito, espresse per massa di prodotto o, se più accurato, per unità funzionale.

- I prodotti aventi un elevato volume di vendita vanno considerati prodotti chiave prioritari ai fini della valutazione.

A livello di organizzazione, per catena di approvvigionamento di prodotto I miglioramenti della prestazione ambientale della catena di approvvigionamento riguardano: efficienza energetica efficienza dei materiali acqua rifiuti biodiversità emissioni

Attuazione di una valutazione sistematica (indipendente o attraverso consorzi) delle catene di approvvigionamento dei prodotti chiave.

(cfr. Bemp: 3.2.2)

9. Tasso di miglioramento del prodotto Percentuale di vendite di prodotti certificati secondo i livelli di prestazione ambientale specificati

Vanno tenuti in considerazione i seguenti rapporti: percentuale di vendite di

- prodotti con certificazione ambientale indipendente

- prodotti a marchio privato conformi ai requisiti ambientali definiti dal dettagliante

- prodotti alimentari certificati biologici

- cotone certificato biologico

- prodotti extra-alimentari con marchio ecologico

A livello di organizzazione, per gruppo di prodotto Le norme ambientali riguardano: efficienza energetica efficienza dei materiali acqua rifiuti biodiversità emissioni 100% di certificazione, al

l'interno di un gruppo di prodotti, secondo una norma ambientale indipendente.

100% di vendite a marchio privato, all'interno di un gruppo di prodotti, conforme alle norme ambientalidefinite dal dettagliante.

10% di vendite relative a gruppi di prodotti alimentari certificato biologico.

50% di vendite di cotone certificato biologico.

10 % di vendite relative a gruppi di prodotti extra-alimentari certificato a norma di marchi ecologici ufficiali (Iso di tipo I).

(cfr. Bemp: 3.2.2, 3.2.3, 3.2.4, 3.2.5, 3.2.6, 3.2.7)

PRESTAZIONE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA
10. Consumo energetico specifico dei trasporti MJ/tkm Consumo energetico diretto di carburante per tonnellata-chilometro trasportata, per il totale dei trasporti e per modo, al fine di raffrontare le opzioni modali

Indicazioni

- Sulla base dei contenuti energetici del carburante

- Per l'energia elettrica, sulla base dell'energia primaria per la generazione di energia elettrica (per esempio moltiplicare per 2,7).

A livello di organizzazione Per modo di trasporto e rotta principale Efficienza energetica Efficienza dei materiali

-

(cfr. Bemp: 3.3.1, 3.3.2, 3.3.3, 3.3.4, 3.3.5, 3.3.6, 3.3.7)

11. Emissioni di gas a effetto serra specifiche al trasporto (per quantità di prodotto e distanza) kg CO2 eq./tkm

Indica l'efficienza ambientale delle operazioni di trasporto.

Indicazioni

- Per i combustibili fossili, in base alla combustione diretta, più le emissioni dovute all'estrazione indiretta e alla lavorazione.

- Per l'energia elettrica, in base alle emissioni medie nazionali specifiche di gas a effetto serra dovute alla generazione di energia elettrica.

- Per i biocarburanti, in base alla valutazione del ciclo di vita delle emissioni di gas a effetto serra corrispondenti alla pertinente fonte del carburante.

A livello di organizzazione Per modo di trasporto e rotta principale Per tipo di combustibile Efficienza dei materiali Emissioni

-

(cfr. Bemp: 3.3.1, 3.3.2, 3.3.3, 3.3.4, 3.3.5, 3.3.6, 3.3.7)

12. Emissioni di gas a effetto serra specifiche al trasporto (per quantità di prodotto) kg CO2 eq./m3 (o bancale) consegnato kg CO2 eq./per tonnellata di prodotto consegnata

Indica l'impatto ambientale finale delle operazioni di trasporto. Questo indicatore rispecchia la distanza coperta dai prodotti trasportati. È inferiore se i prodotti hanno origine locale/ regionale.

Indicazioni

- Per i combustibili fossili, in base alla combustione diretta, più le emissioni dovute all'estrazione indiretta e alla lavorazione.

- Per l'energia elettrica, in base alle emissioni medie nazionali specifiche di gas a effetto serra dovute alla generazione di energia elettrica.

- Per i biocarburanti, in base alla valutazione del ciclo di vita delle emissioni di gas a effetto serra corrispondenti alla pertinente fonte del carburante.

A livello di organizzazione Per modo di trasporto e rotta principale Per gruppo di prodotti Efficienza dei materiali Emissioni

-

(cfr. Bemp: 3.3.1, 3.3.2, 3.3.3, 3.3.4, 3.3.5, 3.3.6, 3.3.7)

13. Percentuale dei trasporti per vie d'acqua/ ferrovia fra i fornitori di primo livello e i centri di distribuzione del dettagliante %

Questo indicatore mostra la quota di modi di trasporto più efficienti sul totale delle attività di trasporto del dettagliante

Indicazioni

- La percentuale di trasporti per modo può essere calcolata in base al dato tkm o al valore di vendita.

- I dettaglianti dovrebbero distinguere fra trasporti sulla terraferma (gomma, ferrovia, vie navigabili interne) e trasporti oltremare (marittimi, aerei).

- Questo indicatore è applicabile ai prodotti provenienti da lontano.

A livello di organizzazione Per rotta principale o distinguendo almeno fra trasporto sulla terraferma e trasporto oltremare Efficienza energetica Efficienza dei materiali

Oltre il 50 % dei trasporti sulla terraferma fra i fornitori di primo livello e i centri di distribuzione al dettaglio (tkm o valore di vendita) avviene per vie navigabili/ ferrovia (laddove le infrastrutture lo consentano).

Oltre il 99 % dei trasporti oltremare, per valore di vendita, avviene per nave.

(cfr. Bemp: 3.3.4)

14. Ottimizzazione sistematica della pianificazione della rotta (s/n) Questo indicatore mostra se il dettagliante ha attuato un'ottimizzazione sistematica delle sue reti di distribuzione grazie alla realizzazione di nodi strategici, di piattaforme consolidate e di rotte dirette. Sono compresi il riuso dell'autocarro per il recupero dei rifiuti e le consegne dei fornitori durante il ritorno dalla consegna al negozio, l'uso della telematica e fasce orarie di consegna più ampie. A livello di organizzazione Efficienza energetica Efficienza dei materiali

Ottimizzazione sistematica della pianificazione della rotta.

(cfr. Bemp: 3.3.5, 3.3.6)

15. Percentuale dei veicoli conformi alla norma EURO V %

Indicazioni

- Applicabile alla grande distribuzione con servizi interni di trasporto e logistica e ai fornitori di trasporti per conto terzi.

- Se possibile monitorare anche il risparmio di carburante dei veicoli (l/ 100 km).

A livello di organizzazione Emissioni

100 % degli autocarri conforme alla norma Euro V.

(cfr. Bemp: 3.3.7)

GESTIONE DEI RIFIUTI CONSUMO DEI MATERIALI ESCLUSI I REFRIGERANTI GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
16. Generazione di rifiuti kg/anno tonnellate/anno kg/m2 anno

Peso dei rifiuti prodotti per anno. Indicazioni

- Può essere espresso per unità di area di vendita

- Dovrebbe essere monitorato separatamente per diversi tipi di rifiuti.

A livello di organizzazione Per tipo di rifiuti, per esempio rifiuti alimentari, plastica, carta e cartone, legno, metallo, materiali pericolosi ecc. Per destinazione: riutilizzo, riciclaggio esterno, fermentazione, donazione ecc. Rifiuti

-

(cfr. Bemp: 3.4.1, 3.4.2)

17. Percentuale di rifiuti alimentari conferiti in discarica o all'incenerimento

%

 

Percentuale di rifiuti alimentari non sottoposti a operazioni di recupero, come la fermentazione, sul totale dei rifiuti alimentari generati. A livello di organizzazione Rifiuti

0% di rifiuti alimentari conferiti in discarica o all'incenerimento.

(cfr. Bemp: 3.4.1)

18. Tasso di riciclaggio dell'imballaggio secondario %

Peso dei materiali riciclati diviso per il quantitativo totale di rifiuti.

Indicazioni

- Alcuni dettaglianti includono il quantitativo di materiali riutilizzati. Nella comunicazione di questo indicatore è necessario indicare chiaramente la scelta effettuata in merito.

A livello di organizzazione Efficienza dei materiali Rifiuti

Integrazione di un sistema di gestione dei rifiuti nel negozio con l'obiettivo di riciclare o riutilizzare il 100% dei materiali d'imballaggio secondari.

(cfr. Bemp: 3.4.2)

19. Tasso di resa degli imballaggi e dei prodotti usati %

Tasso di resa, da parte dei consumatori, degli imballaggi del prodotto, quali bottiglie di plastica, e dei prodotti usati, come batterie e apparecchiature elettroniche, sul totale delle vendite di tali prodotti.

Indicazioni

- Per i sistemi di resa relativi alle bottiglie in Pet e Pe, il tasso di ripresa dovrebbe essere misurato per bottiglia con vuoto a rendere venduta.

Per tipo di imballaggio/prodotto con vuoto a rendere Efficienza dei materiali Rifiuti

Tasso di resa da parte del consumatore dell'80 % senza cauzione. Tasso di resa da parte del consumatore del 95 % con cauzione.

(cfr. Bemp: 3.4.3)

20. Carta certificata o riciclata per le pubblicazioni commerciali % Percentuale di carta certificata (per esempio Fsc) o riciclata usata per le pubblicazioni commerciali - Efficienza dei materiali Rifiuti 100 % di carta certificata o riciclata. (cfr. Bemp: 3.5)
21. Negozi che effettuano la raccolta di acqua piovana % Percentuale dei negozi muniti di un sistema di raccolta e/o di sistemi di infiltrazione dell'acqua piovana - Acqua

La raccolta e/o l'infiltrazione in loco dell'acqua piovana sono integrati nel sistema di gestione idrica.

(cfr. Bemp: 3.6)

COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI
22. Numero di sporte #

Numero di sporte di plastica offerte o vendute alle casse Indicazioni

- Va controllato il numero di sporte di plastica monouso offerte gratuitamente, ma anche di quelle vendute e di quelle offerte a fini promozionali, così come il numero di sporte di plastica riutilizzabili vendute.

- I dati possono essere comunicati per cliente o per 1 000 clienti o per unità di fatturato.

Sporte di plastica monouso gratuite, sporte di plastica biodegradabile monouso gratuite, sporte di plastica monouso vendute, sporte di plastica riutilizzabili vendute Efficienza dei materiali Rifiuti

Nessuna sporta monouso disponibile alle casse.

(cfr. Bemp: 3.7)

 

 

Note ufficiali

1.

GU L 342 del 22.12.2009, pag. 1

2.

Regolamento (Ce) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che definisce la classificazione statistica delle attività economiche Nace Revisione 2 e modifica il regolamento (Cee) n. 3037/90 del Consiglio nonché alcuni regolamenti (Ce) relativi a settori statistici specifici (GU L 393 del 30.12.2006, pag. 1).

3.

Si tratta di una classificazione approssimativa del carattere degli aspetti ambientali ai sensi delle definizioni contenute nel regolamento (CE) n. 1221/2009. Il carattere diretto o indiretto di ciascun aspetto ambientale andrebbe valutato su base individuale.

4.

Prodotti fabbricati da una società e venduti con il marchio di un'altra (per esempio del dettagliante). I prodotti a marchio proprio sono anche detti marchi privati.

5.

Prodotti fabbricati da una società e venduti con il marchio di un'altra (per esempio del dettagliante). I prodotti a marchio proprio sono anche detti marchi privati.

6.

Questo esempio può anche essere visto alla luce della direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia e delle definizioni nazionali di edificio a energia quasi zero (nearly zero energy buildings, NZEB). Un'illustrazione/esempio ne è la soglia di 20 kWh/m2 anno (http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52013DC0483).

7.

Ai sensi della direttiva sull'efficienza energetica le grandi imprese sono obbligate a far effettuare audit energetici da esperti qualificati ogni quattro anni, il primo dei quali entro il 5 dicembre 2015.

8.

Questo esempio va considerato anche alla luce dei criteri UE per gli appalti verdi relativi all'illuminazione interna degli esercizi al dettaglio, pari a 3,5 W/m2/100 lux (criteri di base) o a 3,2 W/m2/100 lux (criteri generali). Cfr.: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf

9.

Il sistema di gestione energetica può far parte di EMAS.

10.

Marchi ambientali ISO di tipo I: marchi ambientali indipendenti ufficiali e verificati (ISO 14024).

11.

Regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione, del 5 settembre 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l'etichettatura e i controlli (GU L 250 del 18.9.2008, pag. 1).

12.

Regolamento (Ce) n. 889/2008 della Commissione, del 5 settembre 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l'etichettatura e i controlli (GU L 250 del 18.9.2008, pag. 1).

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