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Decreto direttoriale MinPolitiche agricole 4 agosto 2010

Conservazione e gestione delle risorse biologiche del mare - Primo programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura

Ultima versione disponibile al 05/05/2024

Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo

Decreto 4 agosto 2010

(Gu 20 agosto 2010 n. 194)

Invito alla presentazione di progetti di ricerca per l'attuazione del Primo programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura in materia di conservazione e gestione delle risorse biologiche del mare

 

Il direttore generale della pesca marittima e dell'acquacoltura

 

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 modificato dal decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, con il quale è stato istituito

il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle

amministrazioni pubbliche";

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 22 luglio 2009, n. 129 "Regolamento recante riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133";

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti;

Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, concernente "modernizzazione del settore pesca e acquacoltura, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38" che abroga la legge 17 febbraio 1982, n. 41, concernente il "Piano per la razionalizzazione e lo sviluppo della pesca marittima";

Visto il decreto ministeriale 3 agosto 2007 con cui è stato approvato il Primo Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura in acque marine e salmastre 2007-2009;

Visto l'articolo 2, comma 56, della legge 23 dicembre 2009 n. 191 — Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010) che proroga per l'anno 2010 il Programma triennale di cui al citato decreto ministeriale 3 agosto 2007;

Considerata altresì la necessità di definire strumenti di gestione coerenti con le esigenze di conservazione delle risorse definite dalla vigente normativa comunitaria (regolamento Ce n. 2371/02 e regolamento Ce n. 1967/06) e in attuazione del I Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura sopra citato;

Visti gli Orientamenti per l'esame degli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell'acquacoltura pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 84 del 3 aprile 2008;

Visto il Regolamento (Ce) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato;

 

Decreta:

 

Articolo 1

1. Sono aperti i termini per presentare progetti di ricerca finanziabili a contributo riguardanti lo sviluppo metodologico e scientifico per la messa a punto di strumenti di gestione coerenti con l'esigenza di conservazione delle risorse definite dalla vigente normativa comunitaria (regolamento (Ce) n. 2371/02, regolamento (Ce) n. 1967/06), attraverso l'attivazione di un net-work nazionale.

La presentazione dei progetti è riservata ai soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all'Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell'università e della ricerca scientifica.

2. I progetti di cui al precedente comma possono includere anche prestazioni collaborative da parte di soggetti pubblici o privati non in possesso dei requisiti ivi indicati, purchè le stesse risultino funzionalmente necessarie alla realizzazione del progetto, non configurino forme di subappalto da parte del proponente del progetto e siano da questo assunte a proprio carico sui fondi richiesti a contributo.

 

Articolo 2

1. I progetti presentati devono essere rispondenti alle finalità di cui all'articolo 1, comma 1, del presente decreto, nonché agli indirizzi strategici ed agli obiettivi enunciati nel Primo Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura citato nelle premesse. I progetti devono prevedere lo sviluppo metodologico e scientifico per la messa a punto di strumenti di gestione coerenti con l'esigenza di conservazione delle risorse definite dalla vigente normativa comunitaria (regolamento (Ce) n. 2371/02, regolamento (Ce) n. 1967/06), attraverso l'attivazione di un net-work nazionale. In particolare, i progetti, mediante lo sviluppo di modelli bio-economici, e della piena applicazione dell'approccio eco sistemico, devono contribuire alla definizione di un supporto metodologico in materia di piani di gestione delle risorse biologiche ed essere finalizzati ad assicurare la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell'attività di sfruttamento da parte dell'industria della pesca.

 

Articolo 3

1. Le proposte di progetto, a pena di inammissibilità, devono riguardare l'esecuzione delle attività indicate al precedente articolo 2.

2. I progetti devono essere redatti e presentati secondo le istruzioni indicate all'articolo 8, commi 1, 2 e 3 del presente bando e fornire informazioni chiare, esaurienti e documentate circa:

a) gli obiettivi del progetto in relazione allo stato dell'arte delle problematiche affrontate e delle ricadute applicative dei risultati attesi;

b) le metodologie tecnico-scientifiche previste per lo sviluppo del progetto e la focalizzazione delle attività in funzione degli obiettivi;

c) le istituzioni scientifiche ed eventuali altre strutture coinvolte nel progetto;

d) la qualificazione tecnico-scientifica individuale e collettiva degli operatori impegnati nel progetto;

e) l'articolazione gestionale del progetto sotto il profilo delle funzioni delle unità operative coinvolte e del coordinamento delle relative attività;

f) le eventuali iniziative previste per la divulgazione, la pubblicazione, il trasferimento dei risultati;

g) la formazione dei costi in relazione alle esigenze di realizzazione del progetto;

h) la tempistica delle fasi di attuazione intermedie e di conclusione del progetto.

3. Ciascun progetto, a pena di inammissibilità, deve riguardare l'esecuzione di attività che non costituiscano duplicato di programmi già effettuati o in corso di realizzazione e già finanziati a totale copertura da altri enti.

4. I costi ammissibili per la realizzazione di ciascun progetto sono quelli indicati all'articolo 31 paragrafo 5 del regolamento (Ce) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008.

 

Articolo 4

1. L'ammontare delle risorse destinante al finanziamento dei progetti presentati nell'ambito del presente invito è stabilito nel massimale di € 1.100.000,00.

2. L'importo sopra indicato è da considerarsi come massimale, essendo soggetto a possibili riduzioni derivanti da superiori esigenze di bilancio dello Stato, in seguito a disposizioni del Ministero dell'economia e delle finanze.

 

Articolo 5

1. I progetti presentati saranno sottoposti ad un procedimento istruttorio finalizzato alla selezione delle proposte ammissibili a contributo.

2. L'espletamento dell'istruttoria sarà svolto da una commissione di valutazione appositamente costituita presso l'Amministrazione, il cui compenso sarà determinato ai sensi dell'articolo 31, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1994, n. 645, sul massimale indicato all'articolo 4 del presente decreto.

Le spese di funzionamento della commissione sono a carico dei beneficiari.

3. La valutazione dei progetti sarà effettuata sotto il profilo della conformità della proposta ai requisiti formali richiesti per la presentazione dei progetti e della relativa aderenza alle attività di cui all'articolo 1, comma 1, e all'articolo 2 del presente decreto.

4. Accertata l'ammissibilità delle proposte ai sensi del comma precedente i singoli progetti verranno classificati secondo graduatorie, sulla base dell'assegnazione di punteggi di merito riferibili ai seguenti aspetti:

A) Rilevanza strategica del progetto: rilevanza degli obiettivi, livello innovativo delle conoscenze acquisibili e suscettibilità di ricaduta applicativa dei risultati attesi, in termini di sostenibilità delle attività produttive, miglioramento della competitività e del benessere socio-economico del mondo produttivo, sostegno all'azione amministrativa, potenziamento del sistema scientifico del settore. In questo ambito di valutazione saranno privilegiate, anche a fini comparativi, le proposte caratterizzate da uno o più dei seguenti elementi di merito:

costituzione o consolidamento di gruppi di ricerca coordinati in rete, anche improntati a strategie multidisciplinari tese ad affrontare, in termini sistemici ed integrati, problematiche complesse riconducibili a più aree d'intervento;

capacità di favorire il reclutamento, la formazione e la valorizzazione di giovani ricercatori, all'interno di programmi di ricerca fortemente qualificati sotto il profilo tecnico-scientifico.

B) Qualità tecnico-scientifica della proposta progettuale: coerenza e validità scientifica e tecnica dell'impostazione metodologica e sperimentale delle attività di ricerca in rapporto agli obiettivi del progetto (l'inserimento di linee e metodiche di ricerca, fondamentale all'interno del progetto, dovrà risultare chiaramente propedeutico e di supporto per il perseguimento di risultati applicativi a favore della sostenibilità delle attività produttive);

competenza tecnico-scientifica dei soggetti proponenti, a livello collettivo (organismi scientifici, unità operative) e individuale (responsabili di progetto e di linee di ricerca), in rapporto alla natura delle ricerche oggetto del progetto;

validità del sistema interno di coordinamento e monitoraggio esecutivo del progetto;

formazione dei costi finanziari previsti in rapporto alle attività in programma.

In questo ambito di valutazione saranno privilegiati, anche a fini comparativi, i progetti presentati da soggetti che sulle tematiche affrontate abbiano già prodotto studi settoriali e innovazioni di provata ed efficace ricaduta sul settore.

 

Articolo 6

1. I progetti da includere nel programma di intervento e l'ammontare del contributo da concedere a ciascuno di essi saranno stabiliti tenuto conto delle graduatorie di merito che deriveranno dalla valutazione di cui all'articolo 5, comma 2.

 

Articolo 7

1. L'espletamento del procedimento istruttorio sull'ammissibilità a contributo e sulla selezione dei progetti da finanziare decorrerà dal giorno successivo alla data fissata come termine per la presentazione delle proposte e si concluderà entro trenta giorni.

 

Articolo 8

1. Ciascun progetto di ricerca dovrà pervenire all'Amministrazione centrale in un unico plico sigillato. Ciascun plico, che dovrà risultare anonimo, riporterà in evidenza la dicitura: "Invito alla presentazione di progetti per l'attività di ricerca in materia di conservazione e gestione delle risorse biologiche del mare per l'attuazione del Primo Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura" e il titolo del progetto.

2. La stesura della proposta di progetto dovrà essere conforme allo schema di cui all'allegato A del presente decreto e dovrà essere indirizzata a: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali — Direzione generale della pesca marittima e dell'Acquacoltura — "Ufficio Pemac I" — viale dell'Arte n. 16 — 00144 Roma.

3. La suddetta documentazione deve essere trasmessa a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o mediante consegna diretta presso l'Ufficio di Segreteria della Direzione generale (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00), entro e non oltre quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta u fficiale della Repubblica italiana.

4. I proponenti sono tenuti a fornire in qualsiasi momento tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari e richiesti dal Ministero. Tutto il materiale documentale fornito dai proponenti sarà gestito dal Ministero con la massima riservatezza nel rispetto della normativa vigente e verrà utilizzato esclusivamente per l'espletamento degli adempimenti tecnici ed amministrativi di propria competenza

 

Allegato A

Guida alla presentazione di proposte di progetto

1. La presente guida descrive lo schema di riferimento per la redazione dei progetti da presentare di cui all’articolo 2 del presente decreto, al fine di uniformare e facilitarne la presentazione e di favorire la trasparenza, l’imparzialità e l’efficacia dell’istruttoria e della gestione del decorso dei progetti.

2. L’illustrazione del progetto va articolata nelle seguenti quattro parti, di cui le prime tre redatte in forma cartacea, la quarta in formato elettronico:

— Parte 1 " Anagrafe del proponente e sintesi del progetto"

— Parte 2 " Rilevanza strategica e articolazione dell’attività tecnico— scientifica della ricerca" (anonima in ordine alla identità degli enti e dei ricercatori partecipanti)

— Parte 3 "Competenza collettiva ed individuale degli operatori e gestione del progetto"

— Parte 4 "Copia informatica complessiva del progetto".

3. Le informazioni relative alle diverse Parti devono essere fornite secondo i seguenti schemi e sezioni relativi al frontespizio e al successivo sviluppo descrittivo della specifica Parte.

Parte 1. " Anagrafe del proponente e sintesi del progetto".

Vanno forniti i seguenti dati.

In frontespizio:

— numero e titolo della parte

— denominazione dell’ente proponente

— programma nazionale di riferimento

— titolo del progetto

— nome, cognome e firma dei responsabili scientifico e amministrativo

— e a seguire:

1.1 Titolo di ammissibilità all’invito ( ai sensi dell’articolo1 dell’invito)

1.2 Indirizzario (telefono, telefax, e-mail della sede amministrativa e operativa dell’ente)

1.3 Piano finanziario di spesa (articolato per singole voci e costo complessivo, riguardanti investimenti

funzionamento, collaboratori, viaggi e missioni, borse di studio e di soggiorno – vedi anche circolare n. 7/0640 del 11/2/2003)

1.4 Elenco del personale partecipante (cognome e nome, codice fiscale, titolo di studio qualifica professionale, ente di appartenenza, funzione del progetto, tempo di impegno mesi/uomo, eventuale retribuzione)

1.5 Sommario del progetto (illustrare per punti sintetici: inquadramento innovativo nel contesto dello stato dell’arte della problematica affrontata, obiettivi strategici e specifici, risultati attesi sotto il profilo metodologico o/e applicativo e relativa rilevanza, diretta o indiretta, ai fini degli obiettivi di sostenibilità nel breve, medio e lungo periodo, natura degli eventuali benefici prevedibili per gli utilizzatori finali dei risultati)

1.6 Durata del progetto (mesi)

1.7 Autocertificazione (articolo3 comma 3 dell’invito). 1.8 Anagrafe fiscale e bancaria indicare: — codice fiscale e partita Iva

— n° di conto contabilità speciale presso la Tesoreria centrale e provinciale dello Stato ai sensi della legge 29/10/1984, n. 720 (obbligatorio per gli Enti pubblici e le Università)

— n° di conto corrente postale ovvero n° di conto corrente bancario completo di coordinate ABI e CAB (per i Dipartimenti universitari, ai sensi della circolare n.44 dell’8/10/1999 del Ministero del Tesoro)

— n° di conto corrente bancario completo di coordinate Abi e Cab (per i soggetti privati).

Parte 2. “Rilevanza strategica e articolazione dell’attività tecnico-scientifica"

(Anonima: il contenuto di questa parte non deve fornire elementi atti ad identificare l’identità dei soggetti partecipanti al progetto)

Va fornita una descrizione chiara e dettagliata della ricerca, segnatamente in relazione agli aspetti richiamati all’articolo 3 e all’articolo 5, comma 4 del bando di invito, con indicazione dei seguenti elementi. In frontespizio:

— numero e titolo della parte

— titolo del progetto

— Piano triennale di riferimento

— e a seguire:

2.1 Obiettivi generali e specifici 2.2 Rilevanza strategica (ai fini degli obiettivi del programma nazionale di riferimento)

2.3 Stato delle conoscenze ed elementi progettuali innovativi (in relazione alle tematiche affrontate)

2.4 Piano del lavoro tecnico-scientifico (descrizione generale del programma, della struttura del piano operativo e dell’articolazione delle fasi esecutive delle diverse linee di ricerca in termini di obiettivi specifici, connesse metodologie, tecnologie e attività, e relativi prodotti finali funzionali al perseguimento degli obiettivi della ricerca)

2.5 Eventuali modalità di divulgazione, trasferimento, o pubblicazione dei risultati

2.6 Diagramma temporale delle attività (con riferimento allo sviluppo delle diverse fasi e linee esecutive)

2.7 Benefici diretti o indiretti attesi (nel breve, medio o lungo termine per i potenziali fruitori dei risultati)

2.8 Bibliografia specifica di riferimento.

Parte 3. "Competenza tecnico-scientifica degli operatori e gestione del progetto"

Vanno forniti i seguenti dati.

In frontespizio:

— numero e titolo della parte

— titolo del progetto

— e a seguire:

3.1 Competenze dell’Istituzione proponente e degli altri organismi che operano nel progetto (denominazione, afferenza istituzionale, compiti statuali, principali campi di attività, ruolo nell’ambito del progetto, da illustrare in una pagina per ciascun soggetto) 3.2 Competenza dei responsabili scientifici (curriculum professionale del responsabile scientifico del progetto e dei responsabili delle relative linee di ricerca, comprensivo di informazioni circa i principali incarichi svolti, campi di ricerca affrontati e lavori scientifici pubblicati, a livello nazionale e internazionale, segnatamente in ordine ad argomenti attinenti al progetto da illustrare in una pagina per ciascun soggetto).

3.3 Articolazione della gestione del progetto (sotto il profilo di eventuali collegamenti coordinati con altri progetti, delle funzioni delle unità operative interne e delle modalità sia di coordinamento delle relative attività che di monitoraggio degli stati di avanzamento delle ricerche).

Parte 4. ""copia informatica del progetto"

È costituita da una copia delle Parti 1, 2 e 3 su supporto elettronico (floppy – disk o CD-Rom).

4. Si raccomanda vivamente di illustrare il contenuto delle Parti utilizzando il numero ed il titolo della Parte e delle sue sezioni (escluse le indicazioni in parentesi) e di contenerne l’ampiezza entro il seguente numero massimo di pagine:

Parte 1: sette pagine

Parte 2: dieci pagine

Parte 3: tre pagine (con esclusione di quelle relative alla sezioni 3.1 e 3.2).

5. Tre copie per ciascuna delle Parti 1,2 e 3 ed una copia della Parte 4. andranno chiuse in quattro distinte buste sigillate anonime, ciascuna delle quali recante all’esterno solamente il numero della Parte contenutavi ed il titolo del progetto.

Tutto il materiale così raccolto verrà imbustato in un unico plico, da trasmettere al Ministero secondo le modalità indicate all’articolo8 del bando d’invito.

Le facciate esterne del plico e delle buste interne non dovranno evidenziare l’identità del soggetto proponente del progetto.

6. Ulteriori informazioni sulle materie e sulle disposizioni inerenti al presente invito, comprese le modalità di presentazione dei risultati e di rendiconto amministrativo potranno essere acquisite presso il sito web: www.politicheagricole.it

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