Energie rinnovabili, Senato riduce sanzioni per illeciti su incentivi
Energia (Normativa in Cantiere)
Parole chiave:
Energia |
Sanzioni |
Energie rinnovabili |
Incentivi / agevolazioni / sussidi
Nel Ddl di conversione del Dl 101/2019 approvato dal Senato il 23/10/2019 e trasmesso alla Camera spunta la riduzione delle sanzioni per violazioni relative a incentivi per le energie rinnovabili.
Il disegno di legge di conversione del Dl 101/2019 sulla risoluzione delle crisi d'impresa (Atto Senato 1476) ha introdotto un articolo 13-bis che riscrive l'articolo 42 del Dlgs 28/2011 il quale regola le sanzioni che colpiscono chi ha ottenuto incentivi per gli impianti a fonti rinnovabili sulla base di false dichiarazioni al Gestore dei servizi energetici (Gse) l'Autorità che eroga gli incentivi. Nel caso in cui il Gse scopra una violazione delle norme, in deroga al rigetto della domanda può disporre un "taglio" dell'incentivo spettante che attualmente va dal 20% all'80% mentre con la modifica il taglio scende dal 10% al 50% a seconda di quanto è grave l'infrazione. Analogamente per il fotovoltaico di piccola taglia con moduli non certificati il taglio dell'incentivo passerebbe dal 30% al 10%.
Le sanzioni "migliorative" si applicano agli impianti oggetto di procedimenti amministrativi in corso ma anche, su richiesta dell'interessato, agli impianti già definiti con provvedimento del Gse che sia stato impugnato e oggetto di un procedimento giudiziale in corso o sia stato oggetto di sentenza non passata in giudicato.
Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali - Stralcio - Disposizioni in materia di cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) - Tutela del lavoro tramite piattaforme digitali - Incentivi per energia da fonti rinnovabili
Attuazione della direttiva 2009/28/Ce sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili
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