Conversione a Dl "Crescita", spinta su riciclo imballaggi e rifiuti

Rifiuti (Normativa in Cantiere)

Parole chiave: Rifiuti | Imballaggi | Concimi / Fertilizzanti | Incentivi / agevolazioni / sussidi | Recupero / Riciclo | Tasse / Tariffe / Contributi

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Nel Ddl di conversione del Dl 34/2019 (Dl "Crescita") approvato dalla Camera il 21 giugno 2019 e trasmesso al Senato spuntano due disposizioni che incentivano il riciclo di rifiuti e imballaggi.

La prima disposizione del provvedimento (Atto Senato n. 1354) prevede che l'impresa venditrice della merce possa riconoscere all'impresa acquirente un abbuono pari al 25% del prezzo dell'imballaggio esposto in fattura. L'abbuono (a valere sul prezzo dei successivi acquisti) è riconosciuto all'atto della resa dell'imballaggio. L'impresa venditrice che riutilizza gli imballaggi usati resi o effettua la raccolta differenziata ai fini dell'avvio a riciclo fruisce di un credito d'imposta pari al doppio dell'importo degli abbuoni riconosciuti all'impresa acquirente anche se quest'ultima non li ha utilizzati. Il credito d'imposta è utilizzabile solo in compensazione. Un successivo Dm stabilirà le misure operative dell'agevolazione.

Con la seconda disposizione invece per il 2020 è riconosciuto a imprese e lavoratori autonomi un credito d'imposta pari al 25% del costo di acquisto di semilavorati e prodotti finiti derivanti, per almeno il 75% per cento della loro composizione, dal riciclaggio di rifiuti o di rottami, nonché per l'acquisto di compost di qualità derivante dal trattamento della frazione organica differenziata dei rifiuti. Il credito spetta a condizione che i beni acquistati siano impiegati nell'esercizio dell'attività economica o professionale. L'agevolazione non è cumulabile col credito d'imposta previsto dalla legge di bilancio 2019 (legge 145/2018) per gli acquisti di prodotti in plastica riciclata.