Acque pubbliche, in Senato Ddl per ridefinizione giurisdizione su controversie
Acque (Normativa in Cantiere)
Il 19 febbraio 2019 è stato presentato a Palazzo Madama un disegno di legge che prevede la soppressione dei Tribunali regionali e del Tribunale superiore delle acque pubbliche.
Il provvedimento in cantiere (Ddl n. 1075), che deve ancora essere assegnato alle competenti Commissioni senatoriali, prende spunto dalla "assoluta antieconomicità" degli otto Tribunali regionali delle acque e del Tribunale superiore delle acque pubbliche (secondo le stime dell'Istat, le controversie sottoposte all'esame di tali Giudici sono passate dalle quasi 1.800 del 2004 a meno di 1.150 nel 2011), responsabili del contenzioso in materia di acque pubbliche in base a quanto stabilito dal Regio-decreto 1775/1933 (cd. "Tu acque").
Al fine di migliorare l'efficienza dell'apparato della giustizia e tenuto conto della circostanza che, in tema di acque pubbliche, distinguere la posizione di diritto soggettivo da quella di interesse legittimo spesso non è agevole, il Ddl prevede quindi la soppressione dei Tribunali regionali e del Tribunale superiore delle acque e conseguente devoluzione di tutte le controversie inerenti le acque pubbliche, già di competenza di tali organi giurisdizionali, alla giurisdizione esclusiva amministrativa, ex articolo 7 del Dlgs 104/2010 (Codice del processo amministrativo).
Presentato in Senato il 19 febbraio 2019
Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941