Turismo e ambiente, bilancio in chiaroscuro
Disposizioni trasversali/Aua (Attualità)
Il turismo, rispetto al contributo percentuale fornito alla produzione dell'economia italiana, ha un bilancio positivo per gli impieghi energetici e le emissioni climalteranti, negativo per le emissioni lesive dell'ozono e acidificanti.
Il bilancio arriva dalle stime sperimentali delle pressioni ambientali generate dalle attività turistiche, diffuse dall'Istat il 14 marzo 2019, che sono state realizzate integrando due prodotti della statistica ufficiale: il conto satellite del turismo, che presenta i principali aggregati che descrivono l'offerta turistica interna e il consumo turistico interno, e i conti satellite dell'ambiente che misurano alcune pressioni sull’ambiente naturale esercitate a fronte dell’attività turistica.
L'elevato valore aggiunto informativo del conto integrato consiste nella possibilità di confrontare i valori economici creati, produzione o valore aggiunto, con i relativi impieghi di prodotti energetici e emissioni.
Stando alla lettura congiunta dei dati economici ed ambientali, nel 2015 le attività turistiche hanno rappresentato il 10,4% della produzione dell’economia italiana, da un lato contribuendo alle emissioni di gas serra (a partire da quelle di anidride carbonica) e agli impieghi di prodotti energetici per circa il 6,3%, dall'altro pesando per più del 17% sulle emissioni totali di sostanze acidificanti (SOx, NOx e NH3) e oltre il 19% per le emissioni di sostanze che determinano la formazione di ozono troposferico (COVNM, NOx, CH4 e CO).
Per informazioni: www.istat.it
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