Inquinanti organici persistenti (Pop) e rifiuti, per l’Ue è una priorità
Rifiuti (Documentazione Complementare)
Una delle principali sfide per l'Unione europea consiste nell'eliminare i Pop dal ciclo dei rifiuti e dalle scorte residue, giacché essi rappresentano ancora un'importante fonte di emissioni.
È quanto afferma la Commissione europea nella relazione, presentata alle altre istituzioni unionali il 4 gennaio 2019, riguardante il riesame e l'aggiornamento del secondo piano di attuazione Ue della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. Stando a quanto si apprende dal documento, il piano di attuazione aggiornato, che sarà presentato al Segretariato della convenzione, aggiungerà otto nuove azioni (su trenta totali) all'elenco delle azioni ritenute necessarie per l'adempimento degli obblighi convenzionali, che riguarderanno, in particolare, sostanze chimiche di recente inclusione nel campo di applicazione dell'accordo.
Sempre in tema di rifiuti e Pop, la relazione sottolinea anche la "sfida" rappresentata dall'individuazione e dalla gestione dei siti contaminati da rifiuti contenenti esaclorocicloesani (HCH), per rispondere alla quale potrebbe rivelarsi necessario adottare una strategia coordinata.
Il rilascio di Pop derivante da produzione non intenzionale, più in generale, continua a rappresentare una delle principali problematiche da affrontare.
Relazione riguardante l'aggiornamento del piano di attuazione sugli inquinanti organici persistenti (Pop)
Import/Export di sostanze chimiche pericolose - Violazione regolamento 649/2012/Ue - Disciplina sanzionatoria
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