Gestione pubblica delle acque, la Camera accelera discussione
Acque (Normativa in Cantiere)
Nella seduta del 2 ottobre 2018 la Camera ha deciso di accelerare i tempi di discussione del Ddl recante "Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque".
La procedura di urgenza votata dal Parlamento consentirà di accelerare i tempi di discussione del provvedimento. Il disegno di legge n. 52 nelle parole dei relatori si propone come una sorta di testo unico sull'acqua intervenendo profondamente sulle modalità di gestione della risorsa idrica. Secondo le disposizioni della proposta legislativa il servizio idrico integrato è considerato servizio pubblico locale di interesse generale non destinato ad essere collocato sul mercato in regime di concorrenza. Questa disposizione certamente avrà un impatto notevole sulle gestioni del servizio attualmente esistenti.
Altra disposizione di principio del provvedimento è quella per cui la gestione del servizio idrico integrato è realizzata senza finalità lucrative, mediante modelli di gestione pubblica ed è finanziata sia dalla fiscalità generale (che coprirà essenzialmente gli investimenti nella rete idrica), sia da meccanismi tariffari di copertura dei costi di gestione. Fissato il diritto all'accesso gratuito a 50 litri di acqua giornalieri a persona. Infine le competenze sul servizio idrico oggi degli Ambiti territoriali ottimali (articolo 147, Dlgs 152/2006) sono assegnate a un Consiglio di bacino idrografico istituito nell'ambito di ogni bacino idrografico ex articolo 54, Dlgs 152/2006.
All'esame della Commissione Ambiente della Camera congiuntamente col Ddl 773 recante medesima disciplina
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte III - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941