Pneumatici fuori uso (Pfu), Ecopneus fa i conti con la sostenibilità
Rifiuti (Documentazione Complementare)
Oltre a raccogliere più di un milione e mezzo di tonnellate di Pfu (quasi 120mila extra target), Ecopneus ha realizzato un intervento straordinario nella "Terra dei fuochi" ed eliminato 13 "stock storici" in tutta Italia.
I dati, relativi al periodo 2011-2017, sono contenuti nel Rapporto di sostenibilità 2017 pubblicato nei giorni scorsi da Ecopneus, il consorzio che si occupa di gestire i Pfu per conto dei principali produttori di pneumatici operanti in Italia (ai sensi dell'articolo 228 del Dlgs 152/2006) e che oggi gestisce, attraverso il coordinamento e la supervisione di una filiera composta da oltre 100 imprese in tutta Italia, circa il 70% dei Pfu circolanti sul territorio nazionale (250mila tonnellate all'anno).
Il documento, organizzato in otto capitoli tematici, fa il punto sugli impatti e sui benefici generati dall'attività di gestione dei Pfu messa in opera da Ecopneus, valutando le performance di sostenibilità del sistema consortile lungo tutta la filiera (raccolta, trasporto, trattamento e recupero) nelle diverse opzioni possibili.
Tra i principali elementi di contributo al dibattito nazionale sull’economia circolare, il rapporto segnala anche la decisa inversione di tendenza nel rapporto tra la percentuale di Pfu destinati a recupero di materia (dal 30% al 51%) e quella dei Pfu destinati a recupero di energia (dal 70% al 49%).
In collaborazione con Ecopneus
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