Pacchetto economia circolare, imballaggi oxodegradabili in plastica non biodegradabili
Imballaggi (Normativa Vigente)
Parole chiave:
Imballaggi |
Rifiuti |
Plastica |
Economia sostenibile/circolare |
Recupero / Riciclo |
Prevenzione rifiuti / Riuso
Ai sensi della direttiva imballaggi come modificata dalla direttiva 2018/852/Ue (del pacchetto economia circolare) gli imballaggi oxodegradabili in plastica non sono biodegradabili.
In linea con quanto già prevede la definizione di "borsa di plastica oxodegradabile" (articolo 3 della direttiva 94/62/Ce come modificato dalla direttiva 2015/720/Ue sugli shopper di plastica) le modifiche apportate dal "pacchetto economia circolare" alla direttiva imballaggi del 1994 lasciano fuori gli imballaggi oxodegradabili dalla categoria degli imballaggi biodegradabili ai fini di un loro recupero coerentemente col "considerando" (18) della direttiva 2015/720/Ue che stabilisce come sia fuorviante definire "biodegradabili" i sacchetti "oxo-degradabili" o "oxo-biodegradabili".
Tra le modifiche di rilievo apportate alla direttiva imballaggi del 1994 da parte della direttiva 2018/852/Ue vi sono i nuovi obiettivi di riciclaggio degli imballaggi: 65% al 2025 e 70% al 2030. Riscritte inoltre le norme sul riutilizzo. Rispetto alle indicazioni "vaghe" del testo precedente le novità prevedono l'obbligo per gli Stati membri di adottare misure per aumentare gli imballaggi riutilizzabili, ad esempio introducendo sistemi di restituzione con cauzione, fissando target qualitativi e quantitativi, usando incentivi economici o fissando una percentuale minima di imballaggi riutilizzabili immesse sul mercato ogni anno.
Riduzione dell'utilizzo di borse di plastica in materiale leggero - Modifiche alla direttiva 94/62/Ce
Direttiva che modifica la direttiva 94/62/Ce sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
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