Parlamento Ue: usare meglio i Fondi comunitari per l'economia circolare

Economia sostenibile/circolare (Normativa Vigente)

Parole chiave: Economia sostenibile/circolare | Rifiuti | Incentivi / agevolazioni / sussidi | Recupero / Riciclo | Mercato / Commercio | Prevenzione rifiuti / Riuso

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Risoluzione parlamento Ue 13 giugno 2018 (15/06/2018)
• Transizione 4.0, in pista gli incentivi per ecodesign "circolare" (01/06/2020)
• Comunicazione Commissione Ue 11 marzo 2020 (11/03/2020)
• Commissione Ue lancia "Piano azione economia circolare 2020" (11/03/2020)
• Via al Piano Sud 2030, aiuti a imprese "circolari" e meno rifiuti (17/02/2020)
• Comunicazione Commissione Ue 11 ottobre 2018 (e documenti annessi) (19/10/2018)
• Comunicazione Commissione Ue 13 febbraio 2012 (13/02/2012)
• Dl "Crescita" e rifiuti, finanziata ricerca e sviluppo "circolare" (02/05/2019)

Il Parlamento Ue in una risoluzione 13 giugno 2018 su politica di coesione ed economia circolare ha invitato Stati membri e Commissione a usare meglio i Fondi Ue per lo sviluppo dell'economia circolare.

Nella risoluzione sulla politica di coesione e l'economia circolare, il Parlamento europeo ha ribadito la necessità di muoversi verso un modello economico circolare nel quale il quadro dei Fondi Ue (fondi strutturali, programma Horizon 2020) sia maggiormente orientato verso investimenti nell'economia circolare e nel quale gli Stati membri adottino politiche di finanziamento, usando meglio gli stessi Fondi europei, che incentivino l'uso efficiente delle risorse, creazione di posti di lavoro verdi, agevolazioni alla bioindustria che punta a sostituire i combustibili fossili, gestione efficiente delle risorse idriche.

Tra le altre cose, il Parlamento ha invitato a avvalersi pienamente dei Fondi della Ue per raggiungere i nuovi ambiziosi obiettivi in materia di rifiuti per il 2025, il 2030 e il 2035 stabiliti nella revisione della legislazione dell'Ue sui rifiuti (direttiva 2018/851/Ue che modifica la direttiva 2008/98/Ce), ha spinto gli Stati a creare regimi di sostegno alle reti di riparazione e riuso, a prolungare la durata di vita dei prodotti tramite il reimpiego, la riparazione e il riutilizzo, agevolando l'accesso delle reti di riparazione reti ai centri di raccolta dei rifiuti, promuovendo per tali scopi l'impiego di Fondi Ue, strumenti economici, criteri ambientali negli appalti o altre misure in tal senso.