Sicurezza sul lavoro, condotta abnorme lavoratore scagiona datore
Sicurezza sul lavoro (Giurisprudenza)
Parole chiave:
Sicurezza sul lavoro |
Malattie / Infortuni
Si ha interruzione del nesso causale tra la condotta del datore di lavoro e l'evento dannoso quando si è in presenza di una condotta abnorme e imprevedibile del lavoratore.
È quanto sostiene la Corte di Cassazione con sentenza 18 maggio 2018, n. 22034 escludendo il rapporto di causalità fra azione ed evento poiché nel caso specifico il sopravvenuto comportamento del lavoratore è stato da solo sufficiente a determinare l'evento (articolo 41 del Codice penale). La Corte ha confermato il proprio orientamento esonerando il datore di lavoro da responsabilità davanti ad un comportamento abnorme del dipendente posto in essere in modo autonomo e in un ambito estraneo alle mansioni affidategli.
Nel caso in esame, la Corte suprema ha confermato la mancanza di responsabilità in capo al datore di lavoro ligure per l'infortuno occorso al un lavoratore avendo quest'ultimo messo in atto un comportamento imprudente che esula dalle normali competenze a lui attribuitegli interrompendo il nesso eziologico tra l'evento lesivo e la condotta colposa del datore di lavoro.
Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - Attuazione articolo 1, legge 123/2007 (cd. "Testo unico sulla sicurezza sul lavoro")
Sicurezza sul lavoro – Infortunio del lavoratore – Comportamento abnorme e imprevedibile del dipendente - Interruzione del rapporto di causalità fra azione ed evento lesivo, articolo 41 C.p. - Esclusione di responsabilità del datore di lavoro – Ex articolo 163, Dlgs 81/2008 - Sussistenza
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