Prevenzione rifiuti, speciali in ritardo su urbani
Rifiuti (Documentazione Complementare)
La relazione annuale del MinAmbiente al Parlamento indica il conseguimento, nel 2015, dell'obiettivo di prevenzione fissato dal Programma nazionale per i rifiuti urbani, mentre il traguardo "appare ancora lontano" per i rifiuti speciali.
I dati arrivano dalla relazione annuale di aggiornamento del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti pubblicata nei giorni scorsi sul sito della Camera, in cui il MinAmbiente, ex articolo 180 del Dlgs 152/2006, prova a fare il punto sul raggiungimento degli obiettivi 2020 (rispetto al 2010) di prevenzione dei rifiuti stabiliti dal Programma nazionale adottato con Dm 7 ottobre 2013: — 5% di produzione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi per unità di prodotto interno lordo; — 10% per i rifiuti speciali pericolosi.
La relazione, che riepiloga anche i provvedimenti adottati a livello regionale in attuazione del Programma, solleva comunque dubbi sulla completa idoneità degli indicatori previsti e sottolinea la maggior adeguatezza dell'indicatore "consumi delle famiglie", rispetto al Pil, per i rifiuti urbani. I dati sui rifiuti speciali, si evidenzia, devono scontare "differenti e non sempre comparabili" cicli e processi produttivi.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti - Aggiornamento - Articolo 180, comma 1-bis, Dlgs 152/2006
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