Sicurezza sul lavoro, chi dirige di fatto azienda di famiglia risponde
Sicurezza sul lavoro (Giurisprudenza)
Le omissioni di norme antiinfortunistiche hanno ricadute, in termini di responsabilità, sul soggetto che in concreto esercita funzioni sostanziali all’interno dell’azienda, che prevalgono quindi sulle cariche formali.
La Suprema Corte ha con sentenza 31 ottobre 2017, n. 50019 stabilito che in base all’articolo 299, Dlgs 81/2008 (esercizio di fatto di poteri direttivi) le posizioni di garanzie in materia di sicurezza sul lavoro gravano su colui che — seppur sprovvisto di investitura formale— eserciti in concreto i poteri attribuibili al datore di lavoro. È questo il caso di un soggetto che subentra nella conduzione dell'azienda di famiglia, esercitando le funzioni di datore e violando le specifiche norme antiinfortunistiche.
Nel caso di specie, i Giudici confermerebbero la condanna (reato prescritto) per lesioni ex articolo 590, C.p. dell’imputato piemontese, subentrato al comando dell’azienda di famiglia attraverso nuovi patti sociali, che gli avrebbero imposto di adottare misure tecniche per ridurre i rischi connessi all'attività dei lavoratori (nella fattispecie non ha rimosso le fonti di pericolo di cui all’articolo 71, Dlgs 81/2008).
Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - Attuazione articolo 1, legge 123/2007 (cd. "Testo unico sulla sicurezza sul lavoro")
Sicurezza sul lavoro – Lesioni del lavoratore – Soggetto responsabile ex articolo 590, Codice penale – Titolare della posizione di garanzia – Individuazione – Principio delle funzioni concretamente svolte - Articolo 299, Dlgs 81/2008 - In caso di subentro in azienda di famiglia - Subentrante che esercita poteri di direzione – Sussistenza
Lo strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941