Ispra su consumo di suolo, in discesa ma non accenna a fermarsi
Territorio (Documentazione Complementare)
Il consumo di suolo è in discesa in Italia ma non accenna a fermarsi come rilevato dal Rapporto Ispra 2017 sul consumo di suolo in Italia rilasciato a giugno 2017.
Si tratta del quarto rapporto in materia redatto dall'Istituto superiore per la protezione ambientale che fa il punto della situazione a livello nazionale e per singola Regione, anche al fine di fornire alle Amministrazioni locali utili indicazioni per riscrivere gli atti di governo del territorio che devono essere orientati verso una decisa diminuzione del consumo di suolo anche in vista dell'azzeramento del consumo di suolo netto al 2050 chiesto dall'Unione europea. Questo comporta evitare l'impermeabilizzazione di aree agricole e di aree aperte e, per la componente residua non evitabile, compensarla attraverso la rinaturalizzazione di un'area di estensione uguale o superiore, che possa essere in grado di tornare a fornire i servizi ecosistemici forniti da suoli naturali.
L'Ispra sottolinea che il Ddl 2383 sul contenimento del consumo del suolo in discussione al Senato contiene una definizione di "consumo di suolo" (considerate le diverse esclusioni) limitativa che non considera il consumo di suolo in tutte le sue forme e rappresenta allo stesso tempo un potenziale ostacolo al suo reale contenimento.
Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici - Edizione 2017
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