Incentivi al Sud per tutela ambientale, MinSviluppo chiarisce attività escluse
Economia sostenibile/circolare (Prassi)
Come precisato dal MinSviluppo in una nota del 12 maggio 2017, le attività già finanziate ex direttiva 2003/87/Ce non accedono agli incentivi per programmi di sviluppo per la tutela ambientale ex Dm 7/12/2016.
Il Dicastero dello sviluppo economico nella circolare 12 maggio 2017, n. 45207 ha fornito chiarimenti sui settori ammissibili alle agevolazioni del Dm 7 dicembre 2016 dei fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per iniziative imprenditoriali per la salvaguardia dell'ambiente, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti poste in essere da imprese delle "Regioni convergenza" (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).
Per evitare che le attività comprese nell'allegato I della direttiva 2003/87/Ce (direttiva emission trading) fruiscano di eccessive agevolazioni Fesr, come previsto dalle disposizioni Ue in materia, il Ministero ha precisato che le attività comprese nell'allegato I alla direttiva 2003/87/Ce non possono beneficiare degli incentivi per programmi di sviluppo per la tutela ambientale che siano espressamente finalizzati alla riduzione dell'emissione in atmosfera dei gas serra quali biossido di carbonio (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC), esafluoro di zolfo (SF6).
Incentivi alle imprese del Sud per programmi di sviluppo per la tutela ambientale - Dm 7 dicembre 2016 - Interventi finalizzati a ridurre i gas serra - Esclusione dagli incentivi per le attività ex allegato I direttiva 2003/87/Ce
Termini e modalità per la concessione di agevolazioni per programmi di sviluppo per la tutela ambientale realizzati in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia - Riduzione delle emissioni ed efficientamento energetico delle imprese
Istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - Emission trading system (Eu Ets)
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