Pacchetto "economia circolare", Ue spinge su bando oxodegradabili
Imballaggi (Normativa in Cantiere)
Spinta del Parlamento Ue sulla "espulsione" degli imballaggi "oxodegradabili", secondo la proposta di direttiva in materia approvata il 14 marzo 2017 e trasmessa al Consiglio Ue essi non sono biodegradabili.
La proposta di direttiva in parola che modifica la "storica" direttiva imballaggi 94/62/Ce spingendo verso una "economia circolare" che miri al recupero, riciclaggio e riutilizzo delle risorse, un intervento significativo viene fatto modificando la definizione di "biodegradabile" contenuta nell'allegato II alla direttiva. La modifica specifica, facendo chiarezza in un panorama confuso, che gli imballaggi oxodegradabili non sono "biodegradabili" ai sensi delle disposizioni sugli imballaggi. Gli oxodegradabili sono imballaggi in plastica addizionati con additivi che facilitano la degradazione.
"Stretta" del Parlamento Ue anche a monte del "sistema prodotto/rifiuto" imponendo (altra modifica all'allegato II della direttiva) una produzione degli imballaggi che sia fatta in modo tale da ridurre al minimo la loro impronta di carbonio, anche attraverso l'utilizzo di biomateriali biodegradabili e sostenibili. Gli Stati membri sono inoltre obbligati a incoraggiare i produttori a utilizzare bioimballaggi riciclabili e imballaggi biodegradabili che siano anche compostabili.
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