Compostaggio di comunità, via a nuove regole semplificate
Rifiuti (Normativa Vigente)
Dal 10 marzo 2017 sono in vigore le regole semplificate del Dm 29 dicembre 2016, n. 266 per l'attività di compostaggio di comunità ai sensi dell'articolo 180, comma 1-octies, Dlgs 152/2006.
La norma del Codice ambientale, introdotta dalla legge 221/2015"Green Economy" demandava a un regolamento la definizione delle procedure semplificate per il compostaggio di comunità, che riduce il conferimento in discarica dei rifiuti urbani biodegradabili contribuendo agli obbiettivi comunitari in materia di rifiuti. Il regolamento 266/2016 in parola stabilisce i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per l'attività di compostaggio di comunità in quantità non superiori a 130 tonnellate annue. Le norme del regolamento non si applicano agli impianti di compostaggio aerobico di rifiuti biodegradabili (articolo 214, comma 7-bis, Dlgs 152/2006).
Ai sensi dell'articolo 183, comma 1, lettera qq-bis) del Dlgs 152/2006 il compostaggio di comunità è quello effettuato collettivamente da più utenze domestiche e non domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime per l'utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti. In termini semplici il compostaggio è la trasformazione in fertilizzanti di rifiuti solidi urbani di tipo organico. L'attività di compostaggio è intrapresa dall'organismo collettivo previa presentazione di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) al Comune.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green Economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali - Ex "Collegato ambientale" alla legge di stabilità 2014
Criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunità di rifiuti organici - Articolo 180, comma 1-octies, Dlgs 152/2006, introdotto dalla legge 221/2015
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