"Responsabilità 231", chi la previene è candidato ideale per appalti edilizia
Appalti e acquisti verdi (Normativa Vigente)
La selezione dei candidati, negli appalti pubblici in materia di edilizia, passa ora attraverso la verifica del possesso di un modello organizzativo ex Dlgs 231/2001 che eviti lo sfruttamento del lavoro.
Nei criteri ambientali minimi (cd. “Cam”) così come aggiornati dal Dm 11 gennaio 2017, si evidenzia come l’appaltatore debba rispettare i principi di responsabilità sociale contro lo sfruttamento del lavoro (Punto 2.2.1). Il rispetto di tali criteri di selezione dei candidati avviene attraverso l’adozione di modelli organizzativi e gestionali ex Dlgs 231/2001 da parte delle aziende, che in questa maniera dimostrano di aver valutato il rischio relativo alle condotte ex articolo 25-quinquies del suddetto decreto.
Pare instaurarsi, in un sistema italiano che ha sancito la facoltatività del Dlgs 231/2001, una corsia preferenziale, in fase di selezione di candidati per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione edifici, per coloro che sono dotati di un modello organizzativo ex Dlgs 231/2001..
Criteri ambientali minimi per gli arredi per interni (compresi i serramenti), per l'edilizia e per i prodotti tessili
Criteri ambientali minimi per costruzione, manutenzione e ristrutturazione edifici, ausili per l'incontinenza - Attuazione Dm 11 aprile 2008
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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