Furto rame, ok della Camera a nuove sanzioni ad hoc
Energia
L'11 ottobre 2016 la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge che introduce il "Furto in danno di infrastrutture energetiche e di comunicazione" nel Codice penale.
Il provvedimento (Ddl n. 2664), che ora passa al Senato per l'esame di competenza, prevede che chiunque si impossessi di componenti metalliche o di altro materiale appartenente alle infrastrutture destinate all'erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici, venga punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da mille a 5mila euro.
Oltre a tipizzare il nuovo reato (articolo 624-ter del C.p.), il Ddl n. 2664 integra lo stesso con la figura dell'associazione a delinquere (articolo 416 del C.p.) e coordina le norme relative alla ricettazione e all'arresto obbligatorio in flagranza.
Stando a quanto si legge nella relazione introduttiva presentata in Parlamento il 13 ottobre 2014, il Ddl nasce per rispondere alla "emergenza" derivante dalla sistematica pratica criminale del furto di rame e di altri materiali dalle infrastrutture, gestita dalle organizzazioni criminali attraverso una vera e propria "filiera".
Approvato dalla Camera dei Deputati l'11 ottobre 2016
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