Pneumatici fuori uso (Pfu), protocollo per la legalità al via
Rifiuti
Il 21 giugno 2016 è stato firmato a Roma il patto per la legalità ambientale e fiscale nelle filiere di pneumatici e Pfu tra Ecopneus, Associazione italiana ricostruttori pneumatici, Confartigianato imprese, Federpneus e Legambiente.
Secondo le stime ufficiali, ogni anno tra le 20mila e le 30mila tonnellate di Pfu non possono essere raccolti e riciclati a causa di un "sistema parallelo" di ingressi irregolari nel mercato all'ingrosso e di vendite "in nero" al dettaglio, che causano un ammanco di circa 12 milioni di euro di contributi Pfu (accompagnato a un'evasione Iva stimata in 80 milioni di euro).
Proprio al fine di contrastare tali irregolarità Ecopneus (la società senza scopo di lucro costituita ai sensi del Dm 82/2011 dai principali produttori di pneumatici in Italia), Associazione italiana ricostruttori pneumatici, Federpneus (che rappresenta i rivenditori speciali di pneumatici), Confartigianato imprese e Legambiente hanno firmato un "patto per la legalità" che mira ad affrontare in modo organico e strutturale il fenomeno, attraverso sistemi di monitoraggio, attività di tracciamento degli acquisti e delle vendite, forme di collaborazione con le autorità di controllo e sistemi di "whistle blowing".
In collaborazione con Ecopneus
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941