Riforma conferenza dei servizi, via libera definitivo dal Governo
Disposizioni trasversali/Aua
Il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2016 ha dato il via libera definitivo allo schema di Dlgs di riforma della conferenza dei servizi, strumento procedimentale che inciderà su diverse autorizzazioni ambientali.
Il provvedimento emanato in base alla delega della legge 124/2015 di riforma della Pubblica Amministrazione riscrive le norme degli articoli 14 e seguenti della legge 241/1990 sul funzionamento della conferenza dei servizi: maggiore semplificazione, tempi certi di conclusione del procedimento, spazio al dialogo on line tra le Amministrazioni anche asincrono, conferenza simultanea e sincrona lasciata solo ai progetti più complessi.
Alla conferenza partecipa un solo rappresentante per Amministrazione statale e un solo soggetto per ogni Ente territoriale coinvolto. Può partecipare anche il privato proponente il progetto. I dissensi dovranno essere motivati e "costruttivi" (prevedere soluzioni) e le Amministrazioni "ambientali" avranno sempre la possibilità di impugnare una decisione positiva della conferenza se avranno espresso il loro dissenso motivato durante i lavori. Il nuovo meccanismo si applicherà anche ai procedimenti di valutazione di impatto ambientale (Via), autorizzazione integrata ambientale (Aia), autorizzazione unica ambientale (Aua) e autorizzazione alle emissioni. Resterebbe fuori l'autorizzazione agli impianti rifiuti ex articolo 208, Dlgs 152/2006.
Disciplina del procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi
Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche - Stralcio - Silenzio-assenso "ambientale", riforma della conferenza dei servizi, dei servizi locali, delle Camere di commercio
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