Testo unico appalti, via libera definitivo dal Governo
Appalti e acquisti verdi
Il Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2016 ha approvato in via definitiva il Testo unico dei contratti pubblici e delle concessioni che ora viaggia verso la Gazzetta ufficiale.
Emanato in attuazione della delega legislativa della legge 28 gennaio 2016, n. 11 recepisce le direttive del "pacchetto appalti e concessioni Ue" (2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue) in un unico testo mandando in soffitta lo storico Codice appalti pubblici ex Dlgs 163/2006. Tra le novità quella del criterio base di aggiudicazione che è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa (salve eccezioni) nonché l'obbligo per la P.a. di inserire nei bandi di gara i "criteri ambientali minimi" per appalti di determinati beni o servizi tra cui il servizio rifiuti.
Il criterio del massimo ribasso resterebbe solo per appalti fino a 500mila euro. L'offerta economicamente più vantaggiosa è individuata in base al miglior rapporto qualità/prezzo o sulla base dell'elemento prezzo o del costo, seguendo un approccio costo/efficacia quale il costo legato al ciclo di vita di un prodotto o servizio, compresi costi imputati a esternalità ambientali legate ai prodotti, servizi o lavori nel corso del ciclo di vita. All'Authority anticorruzione il compito di approvare le regole attuative del Codice, nel frattempo il regolamento ex Dpr 207/2010 continua ad applicarsi.
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
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