Bonifica Bagnoli, relazione 2015 in Senato
Danno ambientale e bonifiche
Tra il 2 ottobre 2014 e il 31 dicembre 2015 non vi sono stati avanzamenti del Piano di completamento del recupero ambientale dell'area di Bagnoli avviato con la legge 388/2000 ("Finanziaria 2000").
È quanto si evince dalla relazione biennale sullo stato di avanzamento delle attività di risanamento dell’area di Bagnoli presentata dal MinAmbiente al Parlamento (doc. CXXIX n. 2). Gli eventi accaduti nell’ultimo biennio (fallimento del soggetto attuatore, aggravamento della situazione finanziaria e sequestro delle aree ex Ilva ed ex Italsider), oltre ad aggravare la situazione già critica, hanno anche determinato un superamento, almeno a livello di fatto, del Piano di recupero ambientale stabilito dalla legge 388/2000 (non a caso rimasto al palo nel corso del 2015). Il Legislatore viene quindi invitato a coordinare la normativa.
Nella relazione si evidenzia come proprio al fine di rispondere alla "stratificazione di Piani e interventi rilevatisi inefficaci nel corso di un ventennio", il decreto "Sblocca Italia" (Dl 133/2014) abbia riformulato la strategia unitaria di risanamento ambientale del sito attribuendo in capo al binomio Commissario/(nuovo)Soggetto attuatore la responsabilità e la titolarità del programma.
Avanzamento delle attività di risanamento dei siti industriali dell'area di Bagnoli
Misure urgenti per apertura cantieri, realizzazione opere pubbliche e emergenza dissesto idrogeologico - Incenerimento rifiuti - (cd. "Sblocca Italia")
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge Finanziaria 2001 - Stralcio
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