Rifiuti ed informazione ambientale, terzi esclusi da accesso a formulari

Rifiuti

Parole chiave: Rifiuti | Autorizzazioni | Formulario

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Corte di Cassazione 29 ottobre 2015, n. 43613 (17/11/2015)
• Sentenza Corte di Cassazione 18 luglio 2016, n. 30380 (06/09/2016)
• Formulario rifiuti, escluso reato di falso ideologico (06/09/2016)
• Sentenza Consiglio di Stato 5 ottobre 2015, n. 4636 (23/11/2015)
• Rifiuti non pericolosi, trasporto senza formulario non è penale (27/03/2019)
• Sentenza Corte di Cassazione 22 marzo 2019, n. 12737 (27/03/2019)
• Circolare MinAmbiente 4 agosto 1998, n. 812 (31/07/1998)
• Sentenza Tar Veneto 16 ottobre 2013, n. 1181 (31/10/2013)

I formulari di identificazione dei rifiuti di cui all'articolo 193 del Dlgs 152/2006 non rientrano tra i documenti ambientali per cui è possibile chiedere l'accesso ex articolo 2 Dlgs 195/2005.

Il Consiglio di Stato con due sentenze del 5 ottobre 2015 (numeri 4636 e 4637) ha ricordato come l'accesso ai documenti ambientali (regolato dall’articolo 3, Dlgs 195/2005) sia possibile per quei documenti che riguardano lo stato dell’ambiente (aria, sottosuolo, siti naturali ecc.) ed i fattori che possono incidere sullo stato dell’ambiente (sostanze, energie, rumore, radiazioni, emissioni). Nel novero delle informazioni ambientali con accesso facilitato (rispetto a quello disciplinato dall'articolo 22 della legge 241/1990), i Giudici amministrativi ritengono non possano includersi i formulari di identificazione dei rifiuti, non rientrando nell’elenco tassativo dell’articolo 2, Dlgs 195/2005. Questo anche alla luce della natura dei formulari, che non hanno alcun valore certificativo della natura del rifiuto, ma sono una mera attestazione del privato.

Nel caso di specie, i Giudici hanno rilevato come il richiesto accesso ai formulari attinenti il trasporto di rifiuti sanitari, non avesse una matrice ambientale, ma era volto all’acquisizione di dati rilevanti per motivi concorrenziali e commerciali. Di conseguenza hanno confermato la pronuncia del Tar che aveva respinto il ricorso dell'impresa che si era vista negare l'accesso ai documenti.