Incidenti petroliferi in mare, Commissione Ue chiede più coperture per risarcimenti
Acque
La Commissione auspica che la direttiva 2013/30/Ue spinga verso l'aumento degli strumenti di garanzia finanziaria che coprano tutti i danni da incidenti su piattaforme petrolifere, al momento ancora scarsi.
Questa è una delle conclusioni della relazione che la Commissione il 14 settembre 2015 ha presentato a Parlamento e Consiglio Ue per fare il punto della situazione sulla prevenzione dei rischi da incidenti nelle piattaforme offshore e sulle opportunità della direttiva 2013/30/Ue (recepita in Italia col Dlgs 145/2015 in vigore dal 17 settembre 2015). Per la Commissione andrebbero anche migliorati i meccanismi di risarcimento, in generale piuttosto lenti in molti Stati membri, introducendone di specifici relativi agli incidenti nel settore idrocarburi.
Inoltre, nel documento rilasciato dalla Commissione ai sensi dell'articolo 39 della direttiva, si sottolinea l'inopportunità al momento di implementare le attività in mare nel settore idrocarburi tra gli illeciti penali ex direttiva 2008/99/Ce sulla tutela penale dell'ambiente, ritenendo prima necessario verificare se siano sufficienti gli obblighi di riparazione e risarcimento dei danni ambientali previsti dalla norma e implementati in Italia nel Dlgs 145/2015 in vigore dl 17 settembre 2015. Se ne riparlerà nel 2019 in occasione del primo rapporto sull'attuazione della direttiva.
Relazione al Parlamento europeo e al Consiglio su responsabilità, risarcimento e garanzie finanziarie per le operazioni in mare nel settore degli idrocarburi
Disciplina della sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi - Attuazione direttiva 2013/30/Ue
Incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi - Danno ambientale - Modifica della direttiva 2004/35/Ce
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