Aia, conferma prosecuzione attività anche dopo il 7 luglio 2015

Ippc/Aia

Parole chiave: Ippc/Aia | Autorizzazioni | Proroghe | Impianti

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Consiglio di Stato 2 luglio 2014, n. 3316 (08/05/2015)
• Determinazione Direttoriale Lazio 22 marzo 2020, n. G03098 (24/03/2020)
• Determinazione Lazio 22 marzo 2020, n. G03103 (16/04/2020)
• Lazio, rinviati termini scadenze Aia per emergenza Covid-19 (24/03/2020)
• Decreto dirigenziale Lombardia 17 marzo 2020, n. 3430 (19/03/2020)
• Dl 30 ottobre 2007, n. 180 (05/11/2007)
• Sentenza Tar Piemonte 9 ottobre 2013, n. 1046 (12/12/2013)
• Sentenza Tar Campania 16 marzo 2010, n, 1479 (06/05/2010)

Le imprese che già operano nel rispetto di Aia già rilasciate possono proseguire l'attività anche dopo il 7 luglio 2015 nelle more dell'aggiornamento delle autorizzazioni. Lo prevede la legge 6 agosto 2015, n. 125.

La legge 125/2015 in parola — in vigore dal 15 agosto 2015 — converte il Dl 78/2015 (cosiddetto "Dl Enti territoriali") e riproduce pedissequamente senza modifiche quanto già previsto dal Dl 92/2015 in materia (il Dl in questione non sarà dunque convertito in legge). Alla base dell'intervento legislativo il fatto che il Dl il Dlgs 46/2014 prevedeva che, nelle more della conclusione dell'istruttoria delle istanze di autorizzazione integrata ambientale gli impianti potessero continuare l'esercizio in base alle autorizzazioni previgenti ma non oltre il 7 luglio 2015, dopodiché scattava lo stop all'attività.

L'intervento legislativo consente invece alle imprese che già operano nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla direttiva 2010/75/Ue sulle emissioni industriali (recepita col Dlgs 46/2014) di continuare l'esercizio dell'attività in base alle autorizzazioni previgenti anche oltre il 7 luglio 2015. Il tutto a condizione che le Autorità competenti provvedano, se del caso, all'opportuno aggiornamento delle autorizzazioni e che venga data piena attuazione agli adeguamenti proposti nelle istanze di adeguamento.