Aia, MinAmbiente chiarisce esclusioni per depuratori acque reflue urbane
Ippc/Aia
Depuratore escluso dall'autorizzazione integrata ambientale (Aia) se tratta esclusivamente reflui recapitati da fognature di reflui urbani. Lo precisa il MinAmbiente nella nota 17 giugno 2015, prot. n 12422.
Nella nota in parola il Ministero dell'ambiente fornisce criteri per l'applicazione uniforme della disciplina Ippc dopo le modifiche del Dlgs 152/2006 ad opera del Dlgs 46/2014. In particolare secondo il Dicastero il depuratore è completamente escluso dalle installazioni soggette ad Aia ex punto 6.11, allegato VIII, parte seconda Dlgs 152/2006 se tratta esclusivamente reflui recapitati da fognature di reflui urbani (definiti dall'articolo 74, comma 1, lettera i), Dlgs 152/2006), anche se tali fognature convogliano pure acque reflue industriali provenienti da installazioni Ippc, che rispettano i limiti di immissione in pubblica fognatura.
Sono invece installazioni soggette ad Aia le parti del depuratore in cui è effettuato il pretrattamento necessario a garantire ai reflui industriali derivanti da installazioni Ippc e convogliati tramite reti fognarie non provenienti da agglomerato, di conseguire le caratteristiche che ne consentano lo scarico in pubblica fognatura (ex articolo 107, comma 1, Dlgs 152/2006).
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte II - Procedure per Via, Vas ed Ippc/Aia
Emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento) - Attuazione direttiva 2010/75/Ue - Modifiche alle Parti II, III, IV e V del Dlgs 152/2006 ("Codice ambientale")
Autorizzazione integrata ambientale (Aia) - Ulteriori criteri sulle modalità applicative della disciplina alla luce delle modifiche del Dlgs 46/2014
Lo strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalle norme
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