Minambiente su potature da manutenzione del verde e produzione energia
Rifiuti
Sfalci e residui di potatura da manutenzione del verde possono essere usati per produrre energia se rispettano le condizioni dell'articolo 185, Dlgs 152/2006 o se possono essere qualificati come sottoprodotti.
Lo chiarisce il MinAmbiente nella nota 27 maggio 2015, prot. n. 0006038/Rin rispondendo al quesito di una Associazione. La Direzione generale per i rifiuti e l'inquinamento ribadisce l'interpretazione consolidata dell'articolo 185, comma 1, lettera f), Dlgs 152/2006. Per escludere i residui di potatura da manutenzione del verde dalla disciplina dei rifiuti occorre dimostrare che i residui provengano da attività agricola, sono costituiti da sostanze non pericolose, sono impiegati nello stesso o in altro ciclo produttivo, ad esempio per produrre energia da biomassa nel rispetto delle norme vigenti per il settore.
Il Ministero aggiunge che se non sono rispettate le condizioni dell'articolo 185, Dlgs 152/2006, cioè se i residui in parola non sono prodotti nell'ambito di una attività agricola, essi sono sottoposti alla disciplina in materia di rifiuti. Resta però la possibilità per l'operatore dimostrare che essi possiedono tutti i requisiti per la qualifica di "sottoprodotto" ex articolo 184-bis, Dlgs 152/2006. Se non è possibile nemmeno qualificarli come sottoprodotti, allora essi costituiranno rifiuti urbani o speciali a seconda dell'attività di provenienza, sulla base della classificazione ex articolo 184, commi 2 o 3, Dlgs 152/2006.
Classificazione dei residui di potatura derivanti da attività di manutenzione del verde
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941