Bonifiche, Provincia ha obbligo di cercare responsabile inquinamento

Danno ambientale e bonifiche

Parole chiave: Danno ambientale e bonifiche | Sanzioni | Emergenze

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Dgr Umbria 20 maggio 2020, n. 398 (03/06/2020)
• Umbria, Covid-19: proroga termini per bonifiche non urgenti (04/06/2020)
• Sentenza Corte di Giustizia Ue 9 marzo 2010, n. C-378/08 (09/08/2010)
• Sentenza Corte di Giustizia Ue 9 marzo 2010, n. C-379/08 e C-380/08 (09/08/2010)
• Ordinanza Consiglio di Stato 25 settembre 2013, n. 21 (09/10/2013)
• Danno ambientale, la P.a. può modificare le misure di riparazione già avviate (10/03/2010)
• Inquinamento diffuso, la responsabilità può essere presunta (10/03/2010)
• Bonifica siti inquinati, la responsabilità del proprietario "incolpevole" tra prassi e giurisprudenza (03/02/2020)

Ai sensi del Codice ambientale la Provincia ha l'obbligo di attivarsi concretamente per ricercare il responsabile dell'inquinamento, in aderenza al principio "chi inquina paga".

Lo ricorda il Tar Lombardia nella sentenza 15 aprile 2015, n. 940. Per i Giudici lombardi anche il fatto che il proprietario incolpevole si attivi spontaneamente per la bonifica del sito non cancella il dovere della Provincia, quale Ente competente in materia, di individuare l'autore dell'inquinamento attraverso l'apertura del procedimento previsto dall'articolo 244 del Dlgs 2006, n. 152.

Questo anche in aderenza al principio "chi inquina paga" che non è una pura formula ma esprime l'esigenza concreta che attività e costi del ripristino ambientale gravino sul responsabile dell'inquinamento, estrinsecandosi in un dovere dell'Amministrazione di individuare il responsabile a garanzia non solo dei ricordati interessi pubblici ma anche della tutela dell'integrità patrimoniale del proprietario incolpevole, che abbia sostenuto, direttamente o indirettamente, l'onere economico del ripristino.