Veicoli fuori uso, rilocalizzazione impianti entro tempi circoscritti
Rifiuti
Agisce legittimamente la P.a. che nega la proroga dell’autorizzazione a un impianto in attesa di rilocalizzazione presso altro sito, quando i tempi del trasferimento non sono precisamente definiti.
Il Consiglio di Stato (sentenza 6101/2014) ha così respinto il ricorso presentato dal titolare di un impianto di trattamento di veicoli fuori uso, la cui rilocalizzazione, autorizzata dalla P.a. nel 2010, non è stata ancora eseguita perché l’area prescelta come nuova sede rientra in un sito contaminato di interesse nazionale.
Avendo il ricorrente rinunciato a provvedere autonomamente alla bonifica, il fatto che tale sito sia ancora, dopo anni, in attesa di caratterizzazione, esclude la sussistenza dei “tempi definiti” per la rilocalizzazione che avrebbero legittimato, ai sensi dell’articolo 15, comma 3 del Dlgs 209/2003 (veicoli fuori uso), la proroga alla prosecuzione dell’attività nella sede attuale dell’impianto.
Le precedenti proroghe concesse dalla P.a. all’esercizio dell’impianto in un’area vincolata a parco urbano sono state, secondo il CdS, espressione di discrezionalità amministrativa.
Rifiuti - Veicoli fuori uso - Impianti di trattamento - Rilocalizzazione - Articolo 15, comma 3, Dlgs 209/2003 - Tempi definiti - Assenza - Proroga della permanenza dell'impianto nel vecchio sito - Impossibile
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941