Antitrust, assimilazione rifiuti ostacola concorrenza
Rifiuti
L’eccessivo ricorso all’assimilazione dei rifiuti sottrae al gioco concorrenziale tipologie di rifiuti speciali che dovrebbero essere lasciate agli operatori privati, ed estende in maniera ingiustificata l’esclusiva del gestore del servizio pubblico.
È quanto sottolineato dal Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (cd. “Antitrust”) durante un’audizione svoltasi in Senato il 6 novembre 2014.
Oltre all’aspetto legato alla assimilazione “disomogenea e troppo frammentata” dei rifiuti speciali da parte dei Comuni, l’Antitrust evidenzia criticità nella raccolta dei rifiuti legate ai modelli di affidamento del servizio (quasi la metà degli affidamenti “in house” esaminati non rispettano i requisiti Ue) e alla possibile estensione del monopolio legale, dalla fase a monte della raccolta a quelle a valle del recupero/smaltimento.
In un capitolo a parte sono poi contenute le osservazioni dell’Authority per quel che riguarda la organizzazione e il finanziamento dell’attività di riciclo della frazione differenziata degli Rsu.
Profili concorrenziali nell'ambito della gestione dei rifiuti solidi urbani - Audizione presso Commissione ambiente Senato
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