Riciclaggio rifiuti urbani, Italia sceglie metodo calcolo
Rifiuti
L’Italia verificherà il rispetto dell’obiettivo Ue di riciclaggio dei rifiuti urbani (50% entro il 2020) conteggiando “esclusivamente” carta, cartone, plastica, metalli, vetro, legno e organico.
Lo segnala il MinAmbiente (notizia pubblicata il 10 gennaio 2014 sul sito ufficiale), che ha reso noto di aver scelto e comunicato alla Commissione europea il metodo di calcolo che il nostro Paese utilizzerà per verificare il raggiungimento dell’obiettivo di riciclaggio dei rifiuti urbani, stabilito dalla direttiva "quadro" sui rifiuti 2008/98/Ce.
La scelta è caduta sul metodo di calcolo n. 2 previsto dalla decisione 2011/753/Ue, provvedimento che consente agli Stati membri di scegliere tra quattro metodi alternativi di calcolo, differenti per tipologie di rifiuti e frazioni merceologiche. Quello prescelto dall’Italia comprende oltre ai rifiuti “domestici” ( “prodotti dai nuclei domestici”) anche quelli “simili” (cioè “comparabili, per tipo e composizione, ai rifiuti domestici, esclusi i rifiuti da processi produttivi e i rifiuti provenienti dall'agricoltura e dalla silvicoltura”), e consente di delimitare le frazioni merceologiche da prendere a riferimento.
Direttiva relativa ai rifiuti - Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ce
Rettifica della decisione 2011/753/Ue che istituisce regole e modalità di calcolo per verificare il rispetto degli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani
Regole e modalità di calcolo per il rispetto degli obiettivi di riciclaggio e recupero dei rifiuti
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