Emissioni impianti incenerimento, le Mtd vanno sempre applicate
Rifiuti
A prescindere dalle espresse previsioni del titolo abilitativo, l’inosservanza della norma che impone l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (Mtd) per ridurre le emissioni e gli odori degli impianti costituisce reato.
Il principio di diritto è stato affermato dalla Corte di Cassazione (sentenza 44444/2013), che ha confermato la condanna inflitta al gestore di un inceneritore per il mancato contenimento degli odori nauseabondi prodotti, ai sensi dell’articolo 19, comma 12 del Dlgs 133/2005.
Nel far questo la Corte ha rigettato il ricorso del gestore, secondo il quale l’articolo 19, che in combinato disposto con l’articolo 8 punisce la mancata adozione delle Mtd per il contenimento degli odori, dovrebbe essere inteso come riferito alle sole tecnologie impartite con l’atto autorizzatorio (nella fattispecie non previste).
Tale lettura, secondo la Suprema Corte, non considera che le P.a. competenti al rilascio del titolo abilitativo non possono né “stabilire le modalità di progettazione e gestione delle apparecchiature utilizzate”, né “prevedere le individuazioni delle migliori tecnologie in futuro disponibili”.
Incenerimento dei rifiuti - Impianti - Contenimento emissioni e odori - Articolo 8, Dlgs 133/2005 - Migliori tecniche disponibili - Solo quelle previste dal titolo abilitativo - Escluso
Incenerimento di rifiuti - Sanzioni previste dal Dlgs 133/2005 - Confronto con le sanzioni previste dall'ordinamento in materia di "Aia" - Maggiore rigorosità - Norma speciale - Prevalenza
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