Attività offshore, dimezzate zone marine in cui cercare idrocarburi
Acque
Una riduzione di quasi la metà delle aree marine aperte alle attività offshore di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Lo prevede un decreto firmato dal Ministro dello sviluppo economico nei primi giorni di settembre.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale per l'entrata in vigore, le aree aperte alle attività offshore passano da 255 mila a 139 mila chilometri quadrati, spostando le nuove attività di ricerca idrocarburi verso aree lontane dalle coste.
Il decreto stabilisce la chiusura per le nuove attività di ricerca e coltivazione, delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le coste e le aree protette con la contestuale residua apertura di un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi.
Ricerca, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi nell'intero territorio nazionale, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana - Disciplina delle concessioni e delle autorizzazioni
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