Bioshopper, slitta via libera Ue
Imballaggi
La Commissione europea, dopo i rilievi formulati dal Regno Unito, ha deciso di fare slittare di 90 giorni la decisione - attesa per il 13 giugno 2013 - sulla compatibilità con le norme Ue del Dm 18 marzo 2013 sulle caratteristiche dei sacchetti per asporto merci. Rinviate quindi l'entrata in vigore del Dm e le relative sanzioni.
La decisione della Commissione — che condiziona l'entrata in vigore del decreto ai sensi dell'articolo 6 dello stesso Dm 18 marzo 2013 — era prevista per il 13 giugno 2013 ma non arriverà prima del 13 settembre 2013. Di conseguenza, le sanzioni per chi mette in circolazione sacchetti monouso che non siano biodegradabili e compostabili ex norma Uni En 13432:2002 o che non siano (se riutilizzabili) composti da polimeri diversi e con determinati spessori, scatterebbero due mesi dopo il vigore del Dm, dal 13 novembre 2013, secondo l'orientamento espresso dal Ministero dell'ambiente.
Le ragioni dello slittamento della decisione sono dovute al fatto che la Commissione il 17 maggio 2013 ha ricevuto dalla Gran Bretagna formale opposizione alla legge italiana 28/2012 — cui il decreto ministeriale 18 marzo 2013 è un attuativo — per contrasto con i principi di libera circolazione delle merci e di concorrenza ai sensi del Trattato sul funzionamento della Ue (Tfue) e con la direttiva imballaggi (direttiva 94/62/Ce).
Conversione in legge, con modificazioni, del Dl 2/2012, recante misure straordinarie e urgenti in materia ambientale - Materiali da riporto - Sacchetti biodegradabili - Emergenza campana
Individuazione delle caratteristiche tecniche dei sacchi per l'asporto delle merci
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