Bonifiche, Corte dei Conti Ue chiede migliore pianificazione
Danno ambientale e bonifiche
Con Comunicato dello scorso 18 aprile 2013 la Corte dei Conti dell'Unione europea ha reso noto la pubblicazione di una nuova Relazione sui siti dismessi all'interno dell'Unione oggetto di progetti di riqualificazione che avrebbero potuto essere gestiti a costi più contenuti.
La Corte ha in particolare rilevato che, dal punto di vista ambientale, il principio comunitario del "chi inquina paga" non sempre è stato rispettato ed anzi "si è rivelato pressoché impossibile da applicare nella pratica" (così il Relatore della Corte), cosicchè molti dei costi per le bonifiche sono stati sopportati dai bilanci della Ue o degli Stati membri, anzichè dai responsabili dell'inquinamento.
Secondo la Relazione della Corte, inoltre, la maggior parte dei siti dismessi sono stati effettivamente riconvertiti, ma in molti casi i terreni e gli edifici (ri)costruiti non sono stati destinati all’uso previsto ed i posti di lavoro creati sono stati meno di quelli attesi. Ciò è stato in parte dovuto alla scarsa attenzione alle analisi di mercato, ma anche a causa della crisi economica.
Elenco dei siti che non sono più ricompresi tra i siti di bonifica di interesse nazionale - Attuazione articolo 36-bis del Dl 83/2012
Riqualificazione dei siti industriali e militari dismessi
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