Il disegno di legge europea 2013 fa il pieno di novità ambientali
Rifiuti
Rifiuti da attività estrattive, pile e accumulatori, Raee, valutazione di impatto ambientale, risarcimento del danno ambientale: sono numerose le norme ambientali del disegno di legge europea 2013 approvato in via definitiva dal Governo il 18 aprile 2013.
Il provvedimento, che aveva ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni l'11 aprile 2013, è una delle due leggi che sostituisce la "vecchia" legge comunitaria come strumento per recepire nell'ordinamento il diritto europeo (l'altro è la legge di delega comunitaria). In particolare il disegno di legge europeo 2013, che comincerà a breve l'iter parlamentare, "corregge" il nostro ordinamento non in linea con le norme Ue. Tra le disposizioni del provvedimento si segnalano: la ridefinizione delle modalità di partecipazione del pubblico nel procedimento di autorizzazione alla gestione dei rifiuti di estrazione (Dlgs 117/2008), la possibilità di riciclare — a certe condizioni - rifiuti di pile e accumulatori anche fuori del territorio nazionale o comunitario (Dlgs 188/2008), l'inserimento dei grandi elettrodomestici tra i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Di interesse anche le modifiche al Dlgs 152/2006 per quanto riguarda la definizione dei criteri di soggezione allo screening (verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale), e la profonda ristrutturazione del risarcimento dei danni all'ambiente (Parte VI, Dlgs 152/2006) incentrata su tre principi: sparisce il ripristino e resta fondante e primaria la riparazione del danno; arriva la responsabilità oggettiva; scompare il risarcimento per equivalente economico (al posto della riparazione), oggetto di una dura reprimenda Ue all'Italia.
Attuazione della direttiva 2006/66/Ce relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori
Attuazione della direttiva 2006/21/Ce relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/Ce
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