Esportazione oli usati, MinAmbiente chiede più “vigilanza”
Rifiuti
La rigenerazione ha priorità rispetto al recupero energetico nella “gerarchia” di trattamento dei rifiuti, ma la spedizione di oli usati pericolosi a fine di rigenerazione non sempre rappresenta il “miglior risultato ambientale complessivo”.
Questo il succo della circolare 26 marzo 2013 del MinAmbiente che fornisce “alcuni elementi utili di valutazione” sull’applicazione del regolamento 1013/2006/Ce alle spedizioni extrafrontaliere di oli usati classificati come rifiuto pericoloso.
Nel documento si sottolinea l’obbligo delle autorità nazionali di spedizione di valutare la rispondenza delle spedizioni sia al principio della “gerarchia di trattamento dei rifiuti”, che assegna priorità alla rigenerazione degli oli usati, sia a quello del “miglior risultato ambientale complessivo”, nel cui ambito rileva l’impatto del trasporto dei rifiuti. E questo perché ai sensi del regolamento 1013/2006/Ce le autorità di spedizione possono sollevare obiezioni nel caso rilevino la sussistenza degli “elementi ostativi” previsti dagli articoli 11 e 12 del provvedimento, che a loro volta rimandano ai principi della direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti.
Nel caso di lunghe percorrenze, ad esempio, per il MinAmbiente non è irragionevole ritenere che “vi possano essere circostanze che possano far si che la rigenerazione possa addirittura non costituire più la migliore opzione ambientale rispetto ad altre forme di gestione degli oli usati (ad es., il recupero di energia)”.
Ulteriori possibili parametri di legittimità della spedizione sono poi rinvenibili nella pianificazione regionale sui rifiuti, nella tecnologia dell’impianto di destinazione e nella legislazione nazionale dello stato importatore.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Spedizioni di rifiuti - Abrogazione del regolamento 259/93/Ce
Indicazioni sulle modalità di rispetto degli obblighi di gestione degli oli usati - Articolo 183, comma 1, lettera c) Dlgs 3 aprile 2006, n. 152
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