Consiglio di Stato: la ventilazione del Cdr deve essere autorizzata
Rifiuti
L’insufflazione forzata del combustibile da rifiuti (Cdr) tesa a raggiungere il tenore di umidità richiesto dal Dm 5 febbraio 1998 (25%) configura un’operazione di “trattamento” dei rifiuti, che deve essere autorizzata.
Con queste motivazioni il Consiglio di Stato (sentenza 5800/2012) ha respinto il ricorso presentato da un gestore di rifiuti contro la diffida provinciale ad insufflare forzatamente il Cdr nell’area di messa a stoccaggio, in quanto operazione non prevista dall’autorizzazione.
Questa consente infatti la ventilazione nelle zone dove si effettua il trattamento finalizzato al recupero del Cdr (maturazione e stabilizzazione), ma non nelle aree destinate allo stoccaggio, senza che rilevi il fatto che l’operazione fosse comunque contemplata nei progetti tecnici presentati in sede autorizzativa.
Le operazioni di recupero/smaltimento elencate nel Dlgs 152/2006, sottolinea il CdS, sono meramente esemplificative ed è quindi ben possibile che tra le stesse vi rientrino operazioni ben differenti come la ventilazione.
Impianto di gestione rifiuti - Dlgs 152/2006 - Produzione Cdr - Insufflazione forzata - Operazione di trattamento - Rientra - Autorizzazione - Richiesta
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