Consiglio di Stato, gestione diretta servizi locali sempre possibile per Comune
Appalti e acquisti verdi
Nessuna norma obbliga i Comuni ad affidare all'esterno la gestione dei servizi pubblici locali laddove preferiscano amministrarli in via diretta, magari in economia.
Lo ha deciso il Consiglio di Stato nella sentenza 26 gennaio 2011, n. 552, riformando una decisione del Tar che aveva cassato la delibera di una Giunta comunale che stabiliva la gestione diretta dell'illuminazione cimiteriale. Per il Tar la delibera violava l'articolo 23-bis del Dl 112/2008 che stabilisce la regola della gara per l'affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Per il Consiglio di Stato, invece, nessuna norma obbliga un Comune ad affidare all'esterno dei servizi, qualora decida di gestirli direttamente, magari in economia. Né vi sono motivi validi per i quali un Ente locale debba rintracciare un’esplicita norma positiva per poter fornire direttamente ai propri cittadini un servizio tipicamente appartenente a quelli per cui esso è istituito.
Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria - Energia - Istituzione "Ispra" - Stralcio
Servizi pubblici locali di rilevanza economica - Affidamento - Gestione diretta del Comune - Legittimità
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